Ciao a tutti, chiedo scusa per questo enorme ritardo non avevo previsto, anzi mi auguravo di riuscire ad aggiornare prima. Anche se avrei preferito ancora rivedere questo capitolo ho preferito comunque postarlo, ( meglio saperlo pubblicato che avere il rischio di riperderlo ) .
Questo capitolo lo dedico a un'amica che lo aveva controllato e fatto le sue piccole revisioni, che per mia fortuna lo aveva ancora così da poterlo riadattarlo come lo avevo più o meno previsto. Un grazie e un bacione forte forte a questa amica (friiiii ti voglio bene ) .
E chiedo profondamente scusa a tutti voi che seguite questa fic e un grazie di cuore a chi la inserita tra i preferiti o seguite, e per chi me la commentata un ringraziamento di cuore.
Vi lascio alla lettura, anche se il capitolo è corto vi sarà presto un'altro aggiornamento (non vi preoccupate questa volta non passerà un anno ^^''' , il tempo di riadattare in modo decente ciò che già ho scritto ).
baci a tutti e buon san valentino
9° CAPITOLO
Famiglia ??? (parenti di Hana)
Eichi ??? = lo zio
Yamato Sakuragi = padre di Hana pucci
Famiglia Rukawa
Soichiro Rukawa= Suocero di Hana
Yuri = Suocera
Kioko (la maggiore). = cognata Hentai
Donan (il piccolo di casa)= cognatino
Famiglia Mito
Kayoko Mito = il padre dell’amico
Lara = La Madre
Mariko = sorella minore
Arrivati a
casa, ru trascinò il piccolo rossino fino alla sua camera da letto dopo aver
preso dall’armadio pigiami e biancheria pulita si liberò dei propri vestiti
rimando in box per poi, avvicinarsi al suo compagno e sfilargli gli abiti stando
attendo alle contusioni e varie ferite che in quel momento coprivano il suo
bellissimo corpo, per poi trascinarlo con lui sotto la doccia levando ad
entrambi l’ultimo indumento. Dopo, ovviamente, essersi saponato, prese la spugna
e insapono delicatamente anche lui, con tocchi delicati come carezze. Hana in
tutto quel frangente, si fece accudire come un bambino piccolo, bisognoso di
quei gesti che anni non gli venivano rivolti, così dopo la doccia si fece
condurre sempre dal suo amato di nuovo in camera da letto dopo essere stato
medicato, vestito e aspettando che anche ru lo fosse si misero sotto le calde
coperte e prima che cadesse nel mondo dei sogni, senza pronunciare alcuna parola
da quando erano arrivati, ru lo attiro a se lo baciò dolcemente per poi tenerlo
stretto tra le sue braccia fino ad addormentarsi così.
Il mattino
seguente Hana si svegliò verso le cinque del mattino, ancora coccolato tra le
braccia del suo amato kaede, rimase lì a fissare i suoi lineamenti delicati, le
sue labbra sottili che desiderava ancora sentirle sulle sue, dopo averlo
contemplato, delicatamente senza
svegliarlo e si diresse a piano di sotto e si diresse al piano di sotto e
attraversò quella porta a fianco le scalinate che portavano in una stanza che in
un angolo vi era un piccolo tavolo con tutti i vari attrezzi e colori
per dipingere con accanto un piccolo mobiletto con altra attrezzatura,
poi addossate alle pareti di ogni angolo della camera le varie tele, molte
bianche altre dipinte e al centro della camera il cavalletto con già una tela
bianca pronta per essere usata.
Hana si
posizionò lì con la tavolozza dei colori che con movimenti precisi e veloci li
mischiava tra loro per poi imbrattare quella tela bianca di colori armoniosi
creando così una stupenda opera da mostrare alla mostra ormai vicina.
Verso le
nove e mezza Hana aveva terminato la sua opera e tutto sporco di pittura si
diresse ai piani di sopra per darsi una ripulita.
Ru non
sedendo più accanto il calore del compagno si sveglio subito e lo andò a cercare
in tutte le stanze della casa e quando lo trovò ne rimase estasiato, così bello
con il sole che illuminava la sua figura, i suoi meravigliosi capelli rossi
ancora arruffati, le pozza di cioccolato concentrate sulla tela dove quelle mani
ancor più bronze dalla luce di quei raggi birichini si muovevano sicure di ciò
che facevano, dopo averlo allungo contemplato decise di ritornare a letto e
attenderlo.
Dopo essersi
diretto in bagno e fatto una bellissima doccia si avvio nella sua stanza dove
trovò ancora il suo amato steso, pian piano si avvicinò al letto e si ristese
accanto per poi baciarlo sulle labbra in maniera un po’ goffa ed imbarazzata; ru
che fino in quel momento aveva finto di dormire, rimase piacevolmente spiazzato
dall’iniziativa che all’inizio non rispose ma poi lo ricambio facendo diventare
quel bacio ancor più appassionato, mentre le sue mani ansiose e desiderose
iniziarono a muoversi sul suo corpo come quelle impacciate di Hana, le loro
gambe intrecciate tra loro cominciarono a sentire le loro erezioni crescere pian
piano. Dopo che Hana in modo impacciato gli ha sfilato i suoi indumenti
facendolo rimanere in box, ru sfilò dolcemente la casacca del pigiama
continuando a baciagli il collo per poi scendere sui suoi capezzoli e
stuzzicaglieli con la lingua, mentre hana iniziava a gemere sotto quei tocchi,
dopo un po’ ru iniziò a depositare piccoli bacetti man mano che scendeva
arrivando ai bordi dell’elastico dei pantaloni che prese delicatamente e
facendolo scivolare pian piano sempre depositando delicati baci lungo percorso
per poi concentrare tutti quei piccoli baci sul’erezione evidente che quei slip
attillati e bianchi e leggermente bagnati del suo succo mostravano ancor di più,
con un movimento deciso sfilo via anche l’ultimo indumento, lecco prima tutta
l’asta per poi prenderlo in bocca fino a quando non venne ingoiando fino a
l’ultima goccia il suo seme, poi hana inverti le posizioni e liberò il compagno
dell’ultimo indumento, prima impacciato lecco la punta della sua erezione e poi
iniziò a leccarla per tutta la sua lunghezza, nel fra tempo ru prese una mano
del rossino e succhio due dita a tale gesto Hana sgranò i suoi occhi per poi
calmasi notando lo sguardo del compagno deciso.
Prima di
introdurre le dita inumidite dal compagno, inizio a leccare
l‘apertura e quando fu a sufficienza bagnata infilo un primo dito, piano
piano anche il secondo e con l’altra mano massaggiava la base del pene del
compagno e con la bocca a leccarglielo, prima che arrivasse al culmine, hana si
fermò e sfilo via le dita per poi penetrarlo dolcemente ma anche velocemente
(ricordandosi la sua prima volta) il compagno per poi attendere fino a quando
non si fosse abituato alla sua intrusione, per poi muoversi con movimenti lenti
e con una mano tra loro per dar piacere ad entrambi, fino a quando non si
facevano ancor più velici e non vennero entrambi. Dopo un po’ entrambi i
diressero sotto la doccia e si preparano, ricordando che da li a poco, sarebbero
arrivati la famiglia di ru ed erano quasi le undici e non avevano ancora
preparato nulla.
Appena scesi
iniziarono a mettersi all’opera in cucina, preparano le lasagne, polpettone,
peperoni imbottiti e infine la macedonia di frutta e come dolce Hana preparò il
tiramisù.
Durante
tutta la preparazione, Hana si metteva vicino al compagno e gli mostrava ciò che
si doveva fare, scambiandosi spesso baci e qualche coccola.
Arrivati a
mezzogiorno tutto era pronto, la tavola ben apparecchiata la cucina ripulita con
solo le pietanze pronte e appena
bussarono alla porta Hana-pucci corse ad aprirli.
Il piccolo
Donan appena hana aprì la porta gli salto a dosso e gli diede un bacio sulla
guancia e stringendo forte forte le braccine intorno al suo collo.
- Buon
giorno piccolo, come stai stamattina? – chiese Juri con tono materno
- Noto che è
già tutto pronto! – esclamò il signor Soichiro entrando
- Si sto
bene signora e si tutto è pronto – disse un hana strafelice.
- Oltre ad
essere un fico di ragazzo sei anche un ottimo casalingo, è proprio fortunato mio
fratello!! – disse Kioko squadrando con sguardo malizioso il piccolo Hana che
era vestito semplicemente di un pantalone di una tutta blu leggermente larghi
per lui e una maglietta di un paio di taglie più grande bianca che coprivano le
mani di Hana dandogli un aria da tenero cucciolo e in quel momento sfoggiava
anche delle deliziose gote rosse per il commento della ragazza, infastidendo
così il fratellino che la guardava con sguardo truce che dicevano “lui è mio giù
le mani maniaca" e lei con un ghignetto era come rispendesse “non mi pare che tu
sia un angioletto” .
Hana dopo
averli fatti entrare in casa, inizio a portare le portate a tavola con l’aiuto
del piccolo Donan che voleva stare vicino al suo fratello acquisito, a tavola
volle perfino trovarsi seduto vicino, in pratica il dolcissimo rossino ai lati
aveva un kaede che per tutto il pranzo discuteva con la sorella per i suoi
apprezzamenti sul suo ragazzo, l’altro il piccolo Donan che apprezzava la sua
cucina di forte i suoceri che oltre a complimentarsi con lui per le sue doti
culinarie parlavano di ogni cosa, la parte più divertente del pranzo fu quando i
coniugi iniziarono a parlare dell’infanzia dei loro figli facendoli imbarazzare
nel narrare quelli imbarazzanti, in quel momento i due fratelli erano muti con
facce tutte rosse che fece divertire ma allo stesso tempo intenerire il rossino.
Fine