«Quindiiii, hai deciso di andare?»chiese Caroline alla sua migliore amica che era seduta davanti a lei a mensa.

«Si! Ho deciso, ma tanto non succederà un bel niente perché…»spiegò Jude.

«Cosa perché? Lo sai che quelle ti umilieranno davanti a tutti!»

«No non lo so Car! So solo che devo fare vedere loro quanto valgo!»

«Senti, loro sanno quanto vali! Ma ti faranno fare cose che neanche la donna più elastica e atletica del mondo sa fare»

Jude sbuffò, «Quintuplo salto mortale? Lo farò! Gli farò vedere al quel branco di puttanelle oche chi sono io okay? E che per essere una brava cheerleader non bisogna solamente sculettare»disse prendendo il vassoio con gli scarti del pranzo ed uscendo infuriata dalla mensa.

Caroline e Jude erano amiche d’infanzia. Si erano conosciute perché erano vicine di casa, avevano solo sette anni allora, ma diventarono quasi da subito inseparabili.

Caroline era una ragazza un po’ timida ma quando c’era da incavolarsi lei era la prima alla rivolta. Castana chiara ,riccia e con gli occhi celesti che nascondeva dietro i suoi occhiali. Aveva la mamma italiana, anche se era nata a Los Angeles, dove dopo rimase insieme alla sua famiglia.

Jude, invece, era una ragazza abbastanza decisa e sicura di se. I capelli biondo cenere ed gli occhi verdi.  Era nata a Londra, il suo papà era inglese. I suoi divorziarono, cosi all’età di sette anni si trasferì a Los Angels.

«Dove corri tutta sola Lewis?»chiese Joseph che era spalle al suo armadietto.

«Non ti hanno imparato a farti gli affari tuoi Jonas!?»disse lei smettendo di correre, visto che era arrivata all’armadietto.

Joseph attraversò il corridoio vuoto per largo, ed andò vicino alla ragazza.

«Quale è il tuo problema Judith?»disse Joseph facendo lo sbruffone.

«Da quando mi chiami con il mio nome intero?»chiese lei.

«Da quando mi va! E poi lo sai che amo il tuo accento inglese?»

«Ahaha non attacca Joe»disse lei prendendo la gonna da cheerleader dall’armadietto e chiudendolo.

«Oggi, ma tanto prima o poi…»

«Prima o poi ti metterò sotto con la macchina, ora ciao»disse lei andandosene.

«Ti verrò a guardare in palestra,voglio proprio vedere come sculetti!»urlò lui.

«Fottiti Joseph»rispose Jude, sparendo dietro l’angolo.

Jude era un po’ agitata, ma entrò in palestra a testa alta.

«Ah sei venuta Jude»disse Amber, la “capa” cheerleader.

«SI pensavi che non venissi?»rispose la ragazza mettendosi le mani sui fianchi.

«Nono, pensavo solo te la stessi facendo sotto»

«Oh ti sarebbe piaciuto ammettilo Amb!»

«Da morire! Ora aspetta un secondo ed incominciamo»

Jude annuì e poi si girò verso gli spalti.

Notò subito Joseph che faceva il deficiente come il suo solito. Caroline che le fece l’occhiolino e le fece segno ‘okay’ con la mano. Ma poi il suo sguardo si abbassò. C’era Nicholas il fratello di Joseph, giocava a football, e stranamente non stava mangiando con gli occhi una cheerleader sculettante, ma guardava Caroline.

Amber si avvicinò a Jude.

«Bene Judith Lewis cominciamo?»chiese.

«Non vedo l’ora!»rispose la ragazza prendendo il centro della palestra.

Amber mise la musica e diceva tutto quello che Jude doveva eseguire.

«Passo a destra, ruota a sinistra, avanti, indietro, salto con spaccata»urlava.

Jude eseguiva quasi tutto con facilità anche se dopo un po’ cominciò ad avere il fiatone.

«può bastare cosi-disse Amber spengendo la musica e andando verso Jude- Judith sei dentro».

Jude fece un sorriso di soddisfazione che sembrava immenso.

Si girò verso Caroline che era in piedi ed applaudiva come una matta, «SEI LA MIGLIORE LEWIS!»urlò.

«GRAZIE!»rispose Jude facendo un inchino poi si ritirò negli spogliatoi per una doccia.

Caroline si rimise seduta sugli spalti aspettando che Jude tornasse.

Nicholas era sempre li seduto che la fissava da lontano.

Lei alzò di poco lo sguardo e lo vide, e lui la salutò con la mano sorridendole.

Caroline divenne immediatamente rossa e fece quasi fatica ad alzare la mano per risalutarlo, poi tornò con gli occhi al suo libro.

«Ti hanno presa insomma»disse Joseph che era poggiato vicino l’armadietto di Jude.

La ragazza sbuffò, «Cavolo Joe ma non hai niente di meglio da fare che rompere le scatole a me?»chiese.

Joe scosse la testa, «E poi cioè wow sculettavi da paura»disse.

«Bene, buono a sapersi»disse sarcastica lei.

Lui le si avvicinò all’orecchio, «Jude daiii…non ti arrabbiare sempre…»sussurrò.

«E tu non scocciare sempre!»disse lei acidamente andandosene verso l’amica che l’aspettava all’uscita.

-Salve a tutte, siamo Arianna e Clotilde :D
La prima FF che postiamo qui, siamo nervosissime!
scriveteci cosa ne pensate :D
un bacione<3