E’ così difficile dire addio. Così difficile accettare di perdere una persona. Così difficile accettare di perderla senza poterle dire davvero quanto conta per noi...

Era lì,di fronte a noi. I capelli dorati,raccolti,iniziavano a dare qualche segno di ribellione,rea la giornata pesante che era appena passata. Gli occhi blu erano bagnati ed arrossati di lacrime. “Sei sicura che non si possa fare nulla?Insomma..” Derek non sembrava poter credere a quello che stava dicendo “..Ti trasferiscono?”.JJ alzò le spalle rassegnata “E’ già stato deciso tutto,è al di sopra delle possibilità di Hotch” sospirò “E anche di quelle della Strauss”.Non pensavo di riuscire a proferire parola. “Non possono portarti via..”,invece vomitai a fatica una frase inutile. JJ mi guardò appena,per poi voltarsi verso Emily:”Sei troppo brava,è questo il problema..”.David annuì “Già..Noi ci perdiamo,ma qualcuno ci guadagna”.Derek scosse la testa,un’ espressione schifata si disegnò sui suoi lineamenti “Vogliono distruggerci?! Questo lavoro è già abbastanza duro..”.Jennifer abbassò lo sguardo. “Non.. Non possono portarti via..”.Ancora quella maledetta frase. Era uscita dalla mia bocca senza che io la potessi controllare. JJ mi si avvicinò e mi strinse la spalla con la mano,abbozzando un triste sorriso. Abbassai la testa e tentai di trattenere le lacrime,mordendomi il labbro. “E’..E’ ora che me ne vada”,disse lei,quasi sussurrandolo. La vidi uscire dall’openspace,vidi la porta chiudersi a rallentatore. No,non poteva finire così. Lei doveva sapere. Scattai verso la porta. Derek sorrise.

“JJ!”.Jennifer si voltò al mio urlo. Si fermò ed aspettò che la raggiungessi. “Spence!” mi chiamò sorpresa “Cosa succede?”.Io la guardai negli occhi, quegli occhi così blu. C’erano tante cose da dire,tante cose da fare. Io la amavo. Lei non poteva andare via così,dovevo dirglielo. Scossi la testa “Non puoi andare via”.JJ sorrise,mentre il labbro iniziava a tremarle. Delle pesanti lacrime iniziarono a sgorgare da quegli zaffiri limpidi. Si lasciò andare su di me,abbracciandomi. Le circondai la vita con le braccia e la strinsi. Presto,ai suoi singhiozzi,si aggiunsero i miei. Eravamo lì,fermi,abbracciati. Il corridoio era immerso nel silenzio più assoluto,rotto solamente dal nostro pianto. “Come..Come farò senza di te?” riuscii a dire tra le lacrime. Jennifer si staccò da me e mi guardò,cercando di sorridere. “Forse è una cosa che dovrei dire io,Spence” disse,asciugandomi una lacrima col pollice. Sbuffai,guardandomi intorno “Sarà tutto diverso”.JJ scosse la testa “No”,disse,”Ci vedremo spesso, ci sentiremo spesso..Henry ha sempre bisogno del suo padrino!”,cercò di scherzare. Abbozzai un mezzo sorriso. “Te lo prometto,Spence. Il lavoro non ci separerà”.La sentii prendere la mia mano e stringerla nella sua “Sei il mio migliore amico”.Deglutii “Anche tu”.Mi feci forza. “JJ,io..”.La mia fantasia iniziò a viaggiare..

“JJ,io ti amo!”.Lei mi guardò stranita. “Spence..”.Intrecciai le mani dietro la sua schiena esile e la attirai a me,premendo le mie labbra sulle sue. Finalmente. Finalmente riuscivo ad assaporare quelle labbra morbide,delicate ,deliziose. Jennifer ricambiò il mio bacio,stringendomi una mano dietro la nuca. Non volevo staccarmi,non volevo allontanarla da me. La staccai solo un attimo per guardare il suo bellissimo viso. Lo accarezzai delicatamente con le mani,quasi fosse un delicato oggetto di porcellana,e lo riportai dove era il suo posto:sulle mie labbra. Vicino a me. Per sempre.

“Spence?”.Fu proprio lei a riportarmi alla realtà. La guardai sorpreso. Non era successo davvero,me l’ero solo immaginato. Sospirai. Non era destino,non ero io. Non ne avevo il coraggio. La abbracciai. “Mi mancherai da morire”.JJ mi guardò,sorridendo tristemente. Le sue labbra erano a poca distanza dalle mie. Le posò delicatamente sulle mie,sfiorandole appena. Si allontanò da me immediatamente. “Questo può restare in questo corridoio,se vuoi”.La vidi sorridermi ed andare via,verso la porta d’ingresso. Mi sfiorai le labbra con le dita,mentre la sua figura si faceva sempre più lontana. Le lacrime iniziarono a sgorgare senza freno. “Ciao,amore mio”.