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Autore: Hotrod    05/01/2006    7 recensioni
Prima o poi la timidezza si vince... Meglio tardi che mai... Recensite, vi prego! ;)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I love you

2 words

Da quanto tempo la osservava.

Da quanto tempo frequentavano la stessa scuola.

Era bella. Bellissima. Non ne aveva mai visto una ragazza così bella…

Lui, Mark, che era così timido che diventava rosso se solo gli si chiedeva dove abitava.

Lei, Susan, così bella. Così dolce. Un angelo.

E’ innamorato di lei da quando aveva 13 anni.

Troppo timido per dirglielo.

Troppa paura dei ragazzi che le venivano dietro: quasi tutti 2 o 3 anni più grandi di lui e quasi sicuramente drogati o mezzi matti.

Lei usciva sempre con gruppi del genere.

“Cosa vuoi che gliene importi” pensava “di uno sfigato come me?”.

Tenatava di togliersela dalla testa in tutti i modi.

Ma la verità è che lui è ancora innamorato di lei.

Il tempo passa, le persone cambiano. Lei no.

Era sempre bella. Dolce. E lui, purtroppo, sempre troppo timido.

Ma quell’estate qualcosa stava per cambiare.

Si sentiva fiducioso.

Era determinato a vincere la sua timidezza.

Era determinato a dirglielo.

Era determinato a superare tutte le sue paure.

Compresa quella dei ragazzi che le venivano dietro.

Era sicuro che l’avrebbe vista arrivare.

Lei andava sempre a guardare il mare dalla spiaggia.

Ogni giorno alla stessa ora. Da sola.

E infatti, ad un tratto, la vide arrivare.

La vide sedersi sulla riva, lontano da lui.

Lui tentò di fare finta di niente. Di fare l’indifferente.

Cercò di posare gli occhi sul mare.

Di guardare la strada. Gli scogli. O qualcos’altro che distogliesse la sua attenzione da lei.

Ma poi si rese conto che LEI lo stava guardando.

Con quei suoi occhi castani. Lo fissava. E accennò a un sorriso.

Lui era come pietrificato.

Quasi sperava che lei si girasse da un’altra parte.

Ma in fondo gli piaceva il fatto che lei lo guardasse.

Si sentiva come se gli mancassero le forze.

Avrebbe voluto correre via.

Ma si accorse anche del fatto che lei si era alzata.

E gli stava venendo incontro.

Mentre lei camminava, lui si sentiva il cuore che accelerava ed era come se le sue mani e le sue gambe avessero perso sensibilità.

Quando lei arrivò davanti a lui, Mark non riusciva a staccare lo sguardo dal suo viso.

Lei si sedette accanto a lui.

Mark si sentiva il cuore in gola.

Si sentiva come un burattino. Come un animale in gabbia.

Senza via d’uscita.

Ma ormai doveva farcela.

Doveva vincere quella paura.

-Ciao Mark-

Il battito del cuore aumento ancora e Mark non riusciva quasi a respirare.

Dopodichè le disse con un fil di voce:

- C-Ciao Su-Susan…-

- E’ veramente bello qui, vero?-

-….Sì….m-molto bello…-

-E’ così romantico…-

Alla parola “romantico” Mark si sentiva quasi come se il suo petto stesse per scoppiare.

-S-s-s….Sì, hai ragione.- Da quella frase lui fece partire una risatina stupida, per coprire la sua timidezza, la sua paura.

Allora lei gli disse dolcemente: -Vieni a fare una passeggiata sugli scogli con me?-

Lui titubò un po’ prima di riuscire a rispondere, poi raccolse le forze e disse:

-…Sì…sì! Molto volentieri!-

Allora si diressero sugli scogli per passeggiare insieme.

Solo lei e lui.

Nessun altro.

Mark era così felice, anche se ancora con il cuore impazzito.

Ad un tratto arrivarono ad un tratto pericoloso degli scogli.

-Me la daresti la mano, per favore?-

Mark, dapprima diventò tutto rosso.

Poi iniziarono a tremargli le gambe.

Alla fine, sebbene un po’ tremolante, le diede la mano.

- Sai ho molta paura su questi scogli. Però se riesco a tenermi a qualcuno, mi sento più sicura-

Alla fine, la mano di Mark smise di tremolare.

Lei con lui si sentiva al sicuro.

E lui con lei si sentiva felice.

Non desiderava altro se non stare solo con lei.

E poter tenere la sua mano.

Alla fine arrivarono in una grotta.

Si sedettero uno vicino all’altro.

Rimasero lì dentro a parlare.

A ridere.

A scherzare.

Fino al tramonto.

Piano piano, mentre parlava con lei, Mark si accorse che la sua timidezza, la sua paura, era scomparsa del tutto.

Ormai si sentiva sicuro.

Era deciso a dirglielo.

Non aveva più paura ormai.

- Susan, ti devo dire una cosa-

- No, aspetta…prima…devo…dirtela io…Mark…-

Mark era sorpreso.

Sapeva il suo nome.

Anche se non gli aveva mai parlato in tre anni di scuola.

- Io…io…-

Sembrava quasi che Susan si stesse per mettere a piangere.

-Mark…io…mi sono…mi sono…-

Ad un certo punto iniziò a tremare anche lei.

E strinse forte la mano di Mark.

-Io…mi sono…i-innamorata di te…Mark…-

-Davvero?-

-…S-sì…-

Mark vide che anche lei sentiva il cuore che le scoppiava.

E che anche a lei tremava la mano.

-Non ho mai avuto occasione di dirtelo…Ogni volta venivo presa di mira da quei…quei…-

-Quei cosa?-

-Quegli scemi delle quarte e delle quinte! Ogni volta non mi lasciavano mai in pace…-

-Ti capisco. Loro sono fissati sulla faccenda che per fare colpo…-

-Non ti devono mai mollare un minuto! Si mettevano sempre davanti a me a impennare con la moto, a offrirmi sigarette…-

Susan iniziò a piangere.

Mark era lì accanto a lei.

Sbalordito.

La sua mano che stringeva forte quella di lei.

Susan appoggiò la sua testa su quella di Mark, che con una buona dose di coraggio, le accarezzò dolcemente i capelli.

Lei lo guardò negli occhi.

Mark accennò a un sorriso.

-E’ questo il tipo di ragazzo che vorrei…dolce...che non pensi solo ad apparire…-

Mark la guardò negli occhi e non smise mai di guardarla.

-Io non voglio uno di quegli imbecilli…IO VOGLIO TE, MARK!-

Susan tentò inutilmente di asciugare le sue lacrime.

-Io voglio solo qualcuno che sappia amarmi…niente di più…-

Mark le accarezzò le guancie grondanti di lacrime.

Poi lei alzò il viso.

-Non so se questo riuscirà a fermare le tue lacrime…-

I due si unirono in un dolcissimo bacio.

Lunghissimo.

Sembrava che quel bacio non dovesse finire mai.

Alla fine, quando il sole sparì per lasciare posto alla luna e alle stelle, i due ragazzi, prima di andare, si scambiarono due dolci parole che tutti e 2 capivano molto bene.

-Ti amo Susan…-

-Ti amo anche io Mark…-

 

THE END

 

Dunque, questa ff è dedicata a tutti i timidi che ancora non hanno avuto il coraggio di dichiararsi. Prima o poi si riesce a vincere la propria timidezza. Meglio tardi che mai… ;) Che altro? Ah sì! Ringrazio Xbass per avermi fatto conoscere il mondo delle ff e BigFutche forse è uno dei migliori scrittori di ff (se non il migliore) sulla faccia della Terra. Questo lavoro però lo dedico in modo particolare a Giuly, che è la persona più dolce che esista al mondo e non smetterò mai di volere bene. Ti voglio tanto bene, fragolina.^_^

Per favore recensite, grazie.

 

*fine comunicazione*

 

HOTROD

 

 

 

  
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