Dritto in vena;
Niente Paradiso.
Dante avrebbe detto no.
Quindi va benissimo l'Inferno.
Dicono.
Sussurrano.
Pensano.
Parlano.
Quanta scena che fai, non hai il coraggio.
Dici davvero?
Te
lo
giuro
io lo
farei.
Anche adesso, scommetti?
Una volta c'ero quasi riuscita,
ma Lui mi ha fermata.
Ormai neanche chi mi ha messo al mondo,
mia ama.
mi sento sola, perduta.
Mi bastano pochi minuti d'orologio.
Ho già tutto pronto: nella siringa lucida, sento già l'ago tremare.
Sta aspettando me. Chiama e vuole me.
Piccoli gesti calcolati.
Nella plastica, solo petrolio.
Un veleno mortale.
Uno qualsiasi.
Basta fare in fretta.
Dentro c'è tutto il male che ho fatto.
Le sofferenze altrui.
Una
puntura.
DRITTO IN VENA.
E poi basta, solo lampi sotto le palpebre,
scosse violente lungo il corpo,
mille te vestiti da ricordi.
Mi toccano. Mi baciano. Mi compiangono.
Le mie ossa lo berranno.
La mia carne lo divorerà.
Il mio cervello, timeout.
Il lavandino pieno d'acqua non è bastato.
Forbici, coltelli e lame scintillanti nemmeno, solo graffi.
Il detersivo poi non ci pensiamo, ho purtroppo uno stomaco di ferro.
Questa, è la via migliore.
Per chi lo fai, lo fai per me?
No, per loro.
Mi tolgo di mezzo.
Perché?
Hanno detto fuori dalle palle.
E tu, tu li ascolti?
Sì, perché non riesco a camminare più.