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Autore: ElfoMikey    16/02/2011    5 recensioni
Il suo ricordo non è dentro Kurt.
Si ripete, cercando di non piangere.
Kurt è il tuo futuro, la tua felicità, perché è tuo figlio e lo amerai per sempre.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kurt Hummel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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kurt

 

I personaggi di Glee non sono miei e non ne ricavo nulla scrivendo questa storia se non la soddisfazione di qualche commento =) .

 "He is your future..."


Non è facile essere genitori, tanto quanto non è facile essere figli.
Quando Burt aveva visto per la prima volta il visetto tondo e vispo di suo figlio, le paure che lo avevano sommerso ore prima, e tutta quell’inadeguatezza, erano scivolate dalle sue spalle come acqua fresca.
Non potrà mai scordare il luccichio negli occhi di sua moglie, mentre stringeva delicatamente quel fagotto così piccolo, così fragile.
C’era una serenità così meravigliosa impressa sul viso del suo amore che il suo cuore perse un battito, esattamente come la prima volta che l’aveva vista sommersa da libri in quella biblioteca polverosa, esattamente come quando le aveva chiesto di sposarlo.
Burt si sentiva inglobato da una sensazione di pace.
È questo il mio posto.
Pensò mentre baciava le labbra secche della sua amata e posava dolcemente una mano sulla testolina del suo bambino.
Kurt.
Nessuno, può impedirmi di essere felice.
Lei lo guardò, gli occhi socchiusi e pieni di lacrime di gioia. “Saremo felici per sempre, noi tre.”
Ci aveva creduto.
Ci aveva sperato.
Ma la vita, non ascolta le preghiere disperate di una famiglia oramai in pezzi, fa il suo corso, senza preoccuparsi di essere troppo dura o troppo ingiusta.
Bart si era presto ritrovato a fare i conti con una solitudine colmata solo dalla presenza del suo amato figlio.
Lei li aveva lasciati.
Per sempre.
Il vuoto incolmabile di una moglie e di una madre li aveva fatti sopravvivere, senza vivere.
Si sorreggevano entrambi, come colonne portanti di una chiesa, senza mai dividersi.
Burt e Kurt.
Padre e figlio.
Ma c’era quel qualcosa che mancava, nonostante il loro affetto fosse così forte da essere indistruttibile.
Dov’era quella felicità che si erano ripromessi di ottenere?
A che gioco stava giocando, per non mostrarsi a loro e farsi catturare?

 
 
**
 
Kurt oramai è grande, ha sedici anni e ogni cosa di lui gli ricorda lei.
Si assomigliano così tanto che a volte riflesso nello sguardo chiaro di suo figlio intravede ancora il suo scintillio.
Un giorno uscendo prima dalla sua officina ed entrando nella sua stanza da letto, lo vede.
È lì sdraiato sul pavimento, con le cassettiere del comò aperte e il suo respiro rotto dai singhiozzi.
Non si è accorto della sua presenza perché resta immobile a terra, intento a odorare la stanza che sa di lei, della sua mamma.
È la prima volta che lo vede in quella posizione, ma sa che non può impedirgli di cercarla, sa che non può lasciare i cassetti chiusi per sempre e sa che Kurt ha bisogno di sentire quel profumo per ricordarsi com’erano gli abbracci caldi e amorevoli di sua madre.
Poi inizia a cantare.
È una canzone che non conosce, ma ha il suono leggero di una ninna nanna.
La voce delicata e femminile di Kurt lo ferisce come se fosse la lama affilata di una spada, ma non può distogliere l’attenzione da tale perfezione.
Il suo ricordo non è dentro Kurt.
Si ripete, cercando di non piangere.

Kurt è il tuo futuro, la tua felicità, perché è tuo figlio e lo amerai per sempre.




***


una piccola storia uscita dal cuore
spero vi sia piaciuta.


Grè.
  
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