16/02/2011
7 recensioniRaramente ti ho visto dormire. Rare le tue palpebre abbassate, raro il tuo coricare su un materasso.
Stai dormendo.
Però ti ho visto.
Sì, ti ho visto dormire, e ho dormito con te.
Ho visto il tuo pollice premuto sul labbro inferiore. Ho visto le ginocchia contro al petto.
Ho immaginato i tuoi occhi neri che in quei momenti non vedevano, né scrutavano come di consueto.
Sono sdraiato sul letto.
Sono sveglio.
Un corpo femminile, giovane e levigato, giace al mio fianco.
E' strano che non godessi della morbidezza delle sue cosce mentre era su di me.
Vero?
E' ridicolo che immaginassi fianchi meno curvati e meno ambrati mentre li stringevo.
Vero?
Ma tu stavi dormendo.
Stai ancora dormendo.
Forse nessuno ti ha visto dormire.
Io sì.
E so della tua schiena più lattea di luna, e so dello strano contrasto coi capelli bui come buio è ciò che risiede nei tuoi occhi dalle palpebre abbassate.
Stai tranquillo.
Ti sei addormentato tra le mie braccia.
Il corpo accanto al mio si muove.
Il tuo non si muoveva
Sei strano anche quando dormi. Il viso immobile e imperscrutaile, come da sveglio.
So che tu dormi.
Ma non so se io sono sveglio.
Ho gli occhi aperti ma, forse sto dormendo.
Mi pare davvero bizzarro.
Come mai dormi così a lungo?
Come mai?
Due ore di sonno sono sufficienti per te.
Ah, hai sonno?
Così tanto sonno?
D'accordo, non voglio disturbarti.
Non voglio darti noia.
Non voglio.
Io non VOGLIO niente.
Un barlume, dalla finestra.
Il sole.
E' giorno.
Dormi ancora?
No, ma. Tranquillo.
Continua. Ne hai bisogno.
Sì, ne hai.
Ma.
Io non...
Ma.
E' solo che vorrei svegliarti.