Salve gente! Sono di nuovo io, Dacey.
Mi è venuta una nuova idea, quindi ho deciso di farvela vedere (ovviamente questo non significa che non continuerò Appaerances) ! :)
Comuuuuuumque^^
E' una storia forse un po' diversa dal solito, spero vi piaccia:)
Vi voglio bene
D.
Where does
the love go? {I don't know}
Mi piace
sognare.
Mi piace
fantasticare su come potrebbe essere il
mondo senza tutta questa falsità,
ipocrisia e odio.
Purtroppo
però i sogni la maggior parte delle
volte non si avverano.
Non
criticarmi, ti assicuro che io sono una di
quelle persone fermamente convinte che i sogni sono cose buone e
soprattutto
utili.
I sogni
esistono. Assolutamente sì.
Solo che
bisogna avere il coraggio di renderli
realtà.
Un'altra
cosa, bisogna stare attenti a non
confonderli con le illusioni.
I sogni sono
quel qualcosa che ti fa svegliare la
mattina con la voglia di andare avanti, che ti fanno sorridere e che ti
danno la
forza di andare avanti, mentre lei illusioni, beh da come dice il nome
illudono, semplice.
Statford
{Ontario} - Canada
28 Marzo
-Ehi Dacey!-
Una ragazza bionda, occhi azzurri,
sorriso smagliante, avvolta in un grazioso vestito rosa confetto, mi
abbracciò
entusiasta.
-Ashley!-
Esclamai sinceramente felice di
vederla.
Ci staccammo
per poi prenderci per mano e
incamminarci verso il Paris High School.
-Dov'è
Hilary?- Le chiesi preoccupata, di solito
lei e sua sorella erano inseparabili.
-A casa con
la febbre-. Fece una smorfia per poi
ridere.
Entrammo nel
grande edificio.
C'era una
strana fermentazione nel corridioi,
ragazze che si specchiavano, aprivano armadietti e si truccavano,
ragazzi che
borbottavano tra loro...
Io e Ash ci
guardammo a vicenda, sospettose.
Che cosa
stava succedendo?
Entrammo in
classe e ci sedemmo sui banchi come
al solito.
-Che sta
succedendo secondo te?- Mi chiese
guardandosi intorno.
-Bella
domanda, non ne ho la più pallida idea-
Ero confusa quanto lei in quel momento.
-Ehi
ragazze!-
-Ciao Tay!-
Esclamai sorridendole, Ash si limitò
a salutarla con la sua mano pallida.
-Non siete
emozionate?-
Stupita le
chiesi: -perchè dovremmo?-
Taylor mi
guardò come se provenissi da un altro
pianeta.
-Pronto?
Justin Bieber verrà a farci una
visita!-. Esclamò entusiasta.
Cazzo. Cazzo.
Cazzo.
-E' una cosa
fantastica vero? Magari tornerà qui
a scuola come tre anni fa, sarebbe fanstastico no?...-
Mimai un
"stai zita" a Taylor e guardai
preoccupata Ash.
Come
immaginavo: Sguardo perso e assente,
espressione vaqua e spenta, volto ancora più pallido del
solito.
Dato che Tay
non capiva la interruppi, -Ehi
Taylor! Mi faresti un favore? Potresti andarmi a chiamare Lucy Hale?-.
Le
chiesi speranzosa.
-Ma non ti
interessa sapere che Justin è tornato
a vivere nella casa dei suoi nonni? Proprio di fianco alla tua casa?-
Grido
l'ultima frase entusiasta.
La fulminai
con lo sguardo, liquidandola con un
"Fuori".
Quando se ne
fu andata, Ashley incominciò a
piangere.
L'abbracciai
e le porsi un fazzoletto.
-Ash, ne
abbiamo
già parlato un sacco di volte, è
stato uno stronzo, tu ti meriti
decisamente di meglio-.
Tirò
su col naso -Lo so, ma con tutto quello che
abbiamo passato, dopo quello che abbiamo fatto!- Urlò
l'ultima parola,
isterica.
-Ashley lo
so-. Le asciugai una lacrima con un
dito e le sorrisi, incoraggiante. -So che lo amavi, ma è
andata così, non puoi
più tornare indietro, adesso non ti resta che guardare
avanti-.
Sospirò.
-E' così difficile, lo amavo, lo amo-.
Digrignò i denti -Merda! Io...io...non lo voglio vedere,
rischierei di soffrire
ancora!-.
Incominciò
di nuovo a piangere.
-Dai Ash! Sii
forte!-.
-Facile a
dirlo! Non sei stata tu quella ad avere
spreacato la sua prima volta con uno stronzo! Non sei tu quella che ha
buttato
giù nel cesso un anno della sua vita ! Non sei stata dicerto
tu quella a
piangere ogni notte per una persona che ormai si era dimenticata di
te!-.
-Lo so! Ma
devi essere forte! Te lo dico sempre!
Devi essere forte! Vai avanti!...- Nei miei occhi ardeva tutta la
sincerità che
avevo in corpo.
-Sai Dacey,-
Mi guardò sprezzante, -Non tutte
sono come te! Non tutte sono positive o- Fece le virgolette con le
mani- Forti
e piene di bontà-.
Inarcai un
sopracciglio.
-Ashley! Non
dire stronzate! Ti dico queste cose
perchè ti voglio bene! Non per,- Arricciai il naso,
-Vantarmi o cose del
genere!- La guardai inorridita.
Sospirò
e con le mani si strofinò gli occhi,
rovinandosi tutto il trucco.
-Si scusa D.
Sai come sono...- Le porsi la mano,
sorridendole, -Andiamo in bagno che ti sistemo il trucco, non vorrai
che Dylan
ti veda conciata così!-
Rise
stringendomi la mano e scendendo dal banco,
-Muoviamoci dai!-
°°°
-Beh ragazzi,
come sapete, oggi Justin, uno dei
nostri allievi preferiti verrà a trovarci, sono passati ben
tre anni dalla sua
partenza, ed ora si è preso un trimestre di riposo, dove lo
passerà a casa dei
suoi nonni-.
Tutti si
girarono verso di me. Li guardai
malissimo, come a dire "Non verrete mai a casa mia".
Ero
all'ultimo banco, in fondo all'aula, vicino a
me c'era Ash e un banco vuoto, quello di Hilary, la gemella di Ashley.
La bionda era
tesa come la corda di un violino,
oltre ad essere pallida ed avere gli occhi rossi, certo.
-Cosa ne
pensate se ognuno di voi, quando lui
arriverà, si alzasse in piedi e lo salutasse a modo suo, per
farlo sentire a
casa, dato che prima del successo, eravate voi...- Indicò
tutti noi con un
gesto ampio delle braccia, -la sua seconda famiglia?-.
In cuor mio
sapevo che l'idea della professoressa
Gilbert sarebbe stata un disastro. Con la coda dell'occhio guardai Ash,
ammirava le sue unghie leccate di rosso, come se fosse stata
indifferente, ma
me non mi fregava, sapevo che stava lottando con se stessa per non
scoppiare a
piangere davanti a tutti.
-Magari
potrebbe incominciare lei, Ashley- Ash
sussultò ed io mi coprii con una mano gli occhi, pronta al
peggio.
-Certo Prof.-
Esclamò lei entusiasta.
Spalancai gli
occhi chiedendomi cosa avesse in
mente e la guardai confusa. Lei mi sorrise sistemandosi i lunghi
capelli biondi
che le scendeva delicati sulle spalle. Quando faceva così
significava solo una
cosa, vendetta.
-Ashely, ti
prego, non fare stupidaggini-. Le
sussurrai. Lei rise.
-Del genere?-
-Qualunque
cosa tu voglia fare, non farla-. Mi
guardò scettica.
-Oh andiamo
D.! Lo sai che è acqua passata
Justin-.
Spalancai la
bocca. Ti prego Signore, fa che non
combini qualche cazzata delle sue.
-Signorina
Loxx, anche lei potrebbe dare un
benvenuto a Justin-. Fulminai con gli occhi
-Ditemi
ragazzi, oltre a O'Connel, Loxx, Flow e
Hale, chi si offre per dare il benvenuto a Bieber?-
Nessun
alzò la mano.
-Suvvia
ragazzi! Non fate i timidi!- Alzai
un sopracciglio scettica. Povera
donna...
-Ho capito,
dovrò scegliere io...-
Proprio
quando stava per chiamare qualche altro
povero capitato bussarono alla porta.
-Avanti-
Esclamò
Una faccia a
me conosciuta sbucò dalla porta.
-Salve Prof!-
Era arrivato,
subito controllai la reazione di
Ashley. Lo guardava truce, sospirai e mentalmente mi preparai alla
guerra.
-Justin!
Caro! Entra, entra!-
Sorrisi
triste.
Era cambiato
il mio amico. Era diventato alto,
molto alto e poi la sua voce era diventata più grave e
possente.
-Come stai?
Andato bene il viaggio?- Gli chiese
la professoressa.
Lui annui,
sorridendole e guardanosi in torno,
dubito che mi vedesse, avevo davanti Jason Bylor, uno stangone di due
metri, ma
Ash, eccome se la vide.
Lo capii
perchè si paralizzò guardando verso la
nostra parte.
Ashley era
silenziosa, c'era tensione, la
sentivo.
-Beh Justin,
abbiamo una sorpresa per te- Chiusi
gli occhi e istintivamente pregai Dio. Nessun spargimento di sangue, ti
prego!
-Grazie!-
Esclamò lui ridendo, guardando la prof.
-A dire il vero anche io ne avrei una per voi!- Sorrise alla classe.
-Fantastico!
Avete sentito ragazzi?-
Scossi la
testa, stremata. Ero circondata da
idioti.
Ashley lo
guardava silenziosa.
-Ash?- La
chiamai sussurrando.
Non ottenni
nessuna risposta.
Le diedi un
piccolo scossone.
Niente.
-Dai cazzo!-
Urlai.
Tutti si
girarono verso di me, compreso Jason,
lasciando a Justin l'opportunità di vedermi.
-Scusate-
Sussurrai sorridendo a trentadue denti
verso
Tutti
scoppiarono a ridere. Tranne Justin.
-Sti ragazzi-
Borbotto la professoressa, per poi rivolgersi
a un Justin turbato, -Vuoi iniziare tu, o iniziamo noi, per la
sorpresa?-.
-A dire il
vero, per me sarebbe lo stesso- Disse imbarazzato.
-Iniziamo
noi, allora-
Justin
sorrise e la professoressa indicò Lucy
Hale.
-Cara Lucy,
inizi tu?- La incalzò, la rossa
annuì, si alzò e iniziò a parlare.
Intanto io
iniziai a fare degli scarabocchi e
smisi solo quando sentii il nome di Ashley.
Alzai di
colpo gli occhi dal foglio e osservai
Ash che si era alzata elegantemente dalla sedia, ed ora sorrideva
ingenua a un
Justin diffidente.
-Ciao Justin,
da quanto!- Sorrise inclinando la
testa verso sinistra, -Volevo farti semplicemente sapere che questi
anni senza
di te sono stati una meraviglia, e che sei stato davvero una testa di
ca...-
-Signorina O'
Connel! Contegno!-
Ashley
guardò ingenuamente la prof. -Scusi
professoressa, mi sono lasciata prendere-. La quale la
fulminò con gli occhi e
le ordinò di sedersi.
Dopo Ash fu
il turno di Witheny Flow.
Non prestai
attenzione al discorso che fecero
perchè fui distratta da Ash, disegnava su un foglio tanti
piccoli cuori rotti,
mi dispiacque così tanto che quasi mi venne voglia di dirle
di prendere
posizione, di fare qualcosa per cambiare la situazione o semplicemente
di
voltar pagina, ma giusto, io non potevo capire, mica c'avevo fatto
sesso io con
lui, l'aveva fatto lei!
-Dacey e' il
tuo turno!- La prof. richiamò la mia
attenzione, ed io confusa mi alzai in piedi.
-Ehilà
Justin...- Dissi salutandolo incerta con
la mano, -Ben ritornato a Stratford, spero ti troverai bene qui-. E
detto
questo mi sedetti, nonostante le proteste della Gilbert per "la mia
poca ospitalità".
Ma d'altronde
di Justin cosa mi importava?
Una volta
sarebbe stato tutto diverso, certo, una
volta eravamo grandi amici, forse i migliori, ma dopo che lui e Ash
dopo
essersi messi insieme si erano lasciati così bruscamente io
dovetti scegliere.
L'amica che
per me ci sarebbe sempre stata o
l'amico di cui mi ero follemente innamorata e che presto sarebbe
partito?
Si, anni fa,
ero innamorata di lui, ma mi ero
fatta da parte, l'avevo lasciato a Ashley, d'altronde io per Justin ero
solo
un'amica, niente di più...Così ora eccomi, felice
della mia scelta di pochi
anni prima.
-A quanto
pare caro Justin hai dei compagni
piuttosto inospitali- Disse
Justin uscii
dalla stanza e dopo pochi minuti
rientrò con uno piccolo scatolone, lo appoggiò
sopra il banco della Collins, in
primo banco e lo aprii.
Tirò
fuori un sacchettino, e spiegò -Ho scelto personalmente
il regalo per ognuno di voi, spero vi piaccia-. Ci fu un brusio
generale e poi
-Bene allora
questo è di...Diana-. La ragazza si
alzò e andò a prendere il sacchetto di velluto
rosso.
Bieber
iniziò a chiamare dei ragazzi, che a loro
volta si alzarono e andarono a prendere il regalo.
-Ashley- Ash
si alzò dalla sedia, andò da Justin,
prese il sacchetto, questa volta
però era blu, diverso da tutti gli altri che l'avevano
ricevuto rosso, e
ritornò al posto, appoggiando il sacchettino sul banco e
guardandolo truce.
-Non lo
apri?- Le chiesi.
Scosse la
testa, -Non ora, non voglio avere
reazioni esagerate davanti a tutti-.
-Scelta
saggia-. Le sorrisi.
-...E per
finire Dacey-.
Mi alzai
titubante dalla sedia e mi diressi verso
Justin, lo guardai meglio, era veramente cambiato, mi porse il
sacchetto, che
al momento non guardai, e mi sorrise confuso.
Tornai al
posto, e appoggiai a mia volta il
regalo sul banco, Ashley lo guardava a bocca aperta, cosa c'era adesso?
-Che
c'è?- Le chiesi sulla difensiva.
-Il
colore...- Sussurrò.
Osservai il
sacchetto, aveva ragione, non era
rosso, tantomeno blu, era bianco. E questo cosa significava?
Scossi le
spalle, -Siamo amici-
Ash
guardò prima il pacchetto, poi Justin, poi
me.
-Tu non me la
racconti giusta- Sibilò.
-Andiamo Ash!
Siamo amici, tutto qui!- Mi difesi.
Sospirò,
scuotendo la testa -Si scusa, è che sono
agitata.-
-...Bene io
qui avrei finito, ragazzi volevo
invitarvi, prima di andare, a casa mia domani sera, faccio una piccola
festa in
memoria dei vecchi tempi.-
-Tu ci
andrai?- Mi chiese Ash.
-Non saprei,
penso di sì, sai come la pensa mia
madre, ci tiene a Justin e a soprattutto a Pattie-. Scossi le spalle.
Lei annui,
-Io forse-. Le sorrisi
-Ciao Guys!-
Justin uscii dall'aula.
E poi ci fu
il finimondo, ragazze in fase
premestruale che urlavano disperate, ragazzi che pensavano
già chi invitare
alla festa di Bieber, ragazzine che fantasticavano e alludevano su
Justin...
Approfittai
del caos per aprire il pacchettino,
dento c'era un foglio e un braccialetto, era piccolo e luccicante, in
poche
parole splendido.
Lentamente
aprii i biglietto:
"Si
è sentita la tua mancanza questi anni,
spero di rimediare il tempo perduto. Ti voglio bene, Biebz."
Sorrisi
dolcemente al ricordo dei bei momenti
passati assieme.
-Perchè
sorridi?-
-No, niente-
Cercai una scusa credibile -E' che
pensavo che Andrew è proprio carino-.
-Mhh...già,
forse dovresti invitarlo alla festa
di Bieber-.
-No dai, lui
no...- Cercai di deviare il
discorso, -A proposito che vestito ci metteremo alla festa?-
-Non cercare
di cambiare argomento, tu ci andrai
con lui!-
-No. Ash. Non
fare casini!- Esclamai agitata.
-Dai D. Non
fare la timidona!- Mi strizzò
l'occhio. -Ehi Andrew! Vieni qui!-
Un ragazzo
dai capelli castani, abbastanza carino
si avvicinò a noi.
-Dimmi Ashley-
Lei sorrise
civettuola. -Sei libero domani sera?-
Annuì
serio, -Bene- continuò Ash, -potresti
accompagnare Dacey alla festa di Justin-.
Andrew si
girò verso di me -Certo!- Mi sorrise.
-Grazie-
Arrossii.
-Figurati D.
e poi Justin sarebbe felice di
sapere che uno dei suoi migliori amici esce con la sua migliore amica-.
Quasi mi
strozzai con la mia stessa saliva.
Aveva detto
uscire?
Aveva detto
migliore amica?
-Ehm...Già- Sorrisi timida.
-Allora ti
passo a prendere alle nove- Mi strizzò
l'occhio e mi diede un lieve buffetto sulla guancia.
Quando si fu
allontanato sospirai.
-La prossima
volta ti uccido se fa un'altra cosa
del gere-. La minacciai.
-Uhuh scusa,
ecco cosa succede quando si vuole
aiutare un'amica-. Fece la finta offesa, ed io scoppiai a ridere per
poi
trascinare anche lei.
Stettimo in
silenzio tutte e due, ed osservammo
il pacchettino sopra il suo banco.
-Lo apro?-
Annuii seria.
Prese il
sacchetto con mani tremanti e lo aprii,
rovesciò con cura il contenuto sul banco, c'era una collana
con un cuore d'oro
e un biglietto, Ash lesse il biglietto: -Mi dispiace-.
Fece silenzio.
-Tutto okay?-
Le chiesi, lei annuì seria.
Poi
suonò la campanella e se ne andò senza
salutarmi.
***
-Sono a
casa!- Urlai aprendo la porta.
Nessuno mi
rispose, così andai in cucina.
Attaccato al
frigo c'era un biglietto, lo lessi:
"Sono andata a fare la spesa, sta sera abbiamo ospiti".
Fantastico,
pensai sarcastica.
Salii le
scale ed andai in camera mia, tirai le
tende, la mia stanza aveva una grandissima vetrata e, se non volevo
brutte
sorprese, era meglio stare attenta quando mi cambiavo, infatti la mia
camera
era parallela alla camera di Justin, anche lui, come me, aveva una
vetrata e
quindi, vedevo tutta la sua stanza, come lui vedeva la mia.
Mi infilai
una magliettina senza maniche, corallo
e un paio di shorts in Jeans e
mi
guardai allo specchio, i miei capelli castani erano abbastanza lisci e
lunghi,
la mia carnagione era dorata e la mia bocca, da me detestata tantissimo
perchè
piccola e a forma di cuore, questa volta sembrava quasi normale.
Scesi le
scale e andai in cucina, di nuovo.
Avevo bisogno
di zuccheri e grassi.
Aprii il
freezer e presi il mio gelato preferito,
quello al biscotto, in casa mia non mancava mai.
Presi un
cucchiaino e inizia a mangiarlo
voracemente.
Pochi minuti
dopo suonarono il campanello,
maledissi chiunque fosse e, con ancora il cucchiaio in bocca e la
scatola di
gelato in mano andai ad aprire.
Il cucchiaio
mi cadde dalla bocca quando vidi
Justin appoggiato allo stitipe della porta, con fare noncurante.
Lo raccolsi
imbarazzata e lo salutai.
-Ciao Justin-
Gli sorrisi.
-Ciao Dacey-
Mi spostai
per farlo entrare e per poi chiudere
la porta.
-Farsi
sentire ogni tanto no eh?- Lo accusai
scettica guardandolo negli occhi.
-Guarda che
anche tu potevi fare lo stesso-.
-Ci ho
provato, ma mi dicevano che eri sempre
impegnato, cose del genere- Gesticolai con la mano.
-Mh, beh
sì, ero impegnato-.
Lo fulminai.
-Non avevi nemmeno cinque minuti da dedicare alla tua migliore amica?-
-Scusa D. Le
cose sono cambiate, e poi c'era il
fuso orario...-
-Meno
stronzate mi racconti meglio è Justin, e
poi hai ragione-. Lo guardai negli occhi - Le cose sono cambiate-.
-In che
senso?- Questa volta fui io a distogliere
lo sguardo da lui.
-Io non sono
più sicura di volere essere tua
amica...-
-Cosa?-
Escalmò spalancando gli occhi.
-Hai capito
bene, Justin. Dopo quello che hai
fatto a Ashley, ho perso tutta la stima per te-.
-Non credi
che siano affari miei e di Ashely
quello che è successo fra di noi?-
-Se permetti
io sono la migliore amica di Ash e
faccio quello che ritengo giusto, sei stato proprio un coglione
bastardo a
dirle che l'amavi e farlo con lei solo perchè non sapevi
come sprecare il tuo
tempo-. Dissi
infuriata.
-Dacey,
ascolta. Uno, io l'amavo. Due, è stata
lei a voler avere la sua prima volta con me!-
-Allora
perchè l'hai tradita con sua sorella??-
Esclamai indignata.
-Ero ubriaco-
-Fai schifo
Justin-.
-Come se non
lo sapessi, ho chiesto scusa ad
Ashley non ti basta?-
-Non
è a me che deve bastare! Mio Dio! E' Ashely
quella che ha sofferto! E' Hilary quella che si è
allontanata da sua sorella!
Io provo semplicemente disgusto nei tuoi confronti! Non capisco
perchè una
volta eravamo tanto amici, sei una persona orrenda!- Esclami.
-Dacey, ti
prego. Ho tutti contro, non
abbandonarmi anche tu...- Sussurrò.
-Fatti un
esame di coscienza Justin! E chiediti
il motivo per cui tutti ti sono contro! Scoprirai che la colpa
è semplicemente
tua-.
-Mi
dispiace...-
-Anche a me
Justin, non sai quanto...-.
-Ci vediamo
sta sera a cena, mia mamma ha detto
che farà il dolce che preparava sempre quando eravamo
piccoli...- Sorrise
triste e uscì
a testa bassa di casa.
Dopo che la
porta si chiuse mi accasciai ai piedi della porta e portandomi le mani
tra i
capelli, iniziai a piangere.
***