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Autore: Mari24    17/02/2011    13 recensioni
"Non è normale pensare a un altro uomo mentre il tuo si sta avvicinando e non vi vedete da settimane."
ATTENZIONE SPOILER. (in realtà non so se è uno spoiler. lo metto per sicurezza).
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Sono al distretto, immersa in un’enorme pila di scartoffie da compilare.

Odio scrivere i rapporti, soprattutto quando sono nervosa.

Ho già spezzato due matite oggi e la terza pare non avrà sorte migliore.

E poi ti vedo svoltare l’angolo.

Sei appena tornato dall’Africa e sei… diverso.

Ringrazio Dio che Castle non sia qui, avrebbe fatto le sue solite battutine sul motorcycle boy!

Castle.

Vedo te che ti avvicini alla mia scrivania ma penso a lui.

Non è normale pensare a un altro uomo mentre il tuo si sta avvicinando e non vi vedete da settimane.

Mi sorridi e io ti sorrido in rimando.

-“Ciao Kate!”- sospiri e mi abbracci. Chiudi gli occhi e mi tieni stretta a te.

E mentre tu mi abbracci, io guardo furtiva in caso arrivasse lui.

Non voglio che mi veda così abbracciata a te.

Tu mi stringi ancora più forte, come se captassi i miei pensieri, come se mi leggessi la mente e mi sussurri:

-“Mi sei mancata molto!”-

-“…Già.”- riesco a dire io con la voce spezzata e dopo qualche momento di silenzio.

Vorrei dirti che mi sei mancato anche tu, davvero lo vorrei, ma non ci riesco.

Vorrei dirti che durante la tua assenza ho riaperto il caso di mia madre, che ho rischiato di morire almeno due volte, ma non ci riesco.

Tu eri in Africa a salvare il mondo, ma non sapevi che il tuo mondo, che io, stavo crollando.

Ma in parte è anche colpa mia, non ti ho mai fatto vedere tutte le prove che ho raccolto sul caso, non ti ho mai spiegato perché porto l’orologio di mio padre e l’anello di mia madre.

Non mi sono mai aperta con te, non sono mai riuscita a fidarmi completamente di te.

Non lo so perché.

Forse perché Castle aveva riaperto il caso e io l’avevo mandato via.

Forse perché è una cosa a cui tengo troppo e voglio fare le cose fatte bene. Ma non voglio essere sola.

E neppure stavolta ero sola.

Lui era lì con me. Era lì per me.

 

-“Tutto apposto?”- mi chiedi risvegliandomi dai miei pensieri.

Ti sorrido, ma con la mente sono altrove.

Ripercorro i passi di quella notte, quando Ryan ed Esposito sono stati rapiti. Per colpa mia. Non riesco ancora a non sentirmi in colpa.

E poi c’è stato quel bacio. Non è stato solo di copertura, io… ho ricambiato. E se devo essere completamente onesta con me stessa non avrei ricambiato se fosse stato solo di copertura.

-“Senti, ti devo parlare!”- mi dici con fare serio e riportandomi alla realtà per la seconda volta in pochi minuti.

Ti guardo con uno sguardo interrogativo. In effetti sei strano. Hai per caso capito qualcosa?

-“E’ meglio se ti siedi!”-

-“Josh… parla e basta. E poi anch’io ho bisogno di parlarti!”-

-“Ok. Allora… ho vinto il premio Carter-Madison. Non è un premio qualunque, è un premio che vincono in pochi, e alcuni dei miei colleghi dicono che solo i geni lo vincono e chi ha frequentato college prestigiosi e chi continua a dare il suo contributo per innovazioni sulla medicina…”-

Ti interrompo. Sono felicissima per te e per il tuo premio ma non capisco dove vuoi andare a parare.

-“Josh.. è fantastico che tu abbia vinto questo premio, e sono davvero molto contenta, ma non capisco dove vuoi arrivare.”-

-“Il punto è che devo andare in Africa per tre anni.”-

-“Tre anni?”- ti chiedo quasi sconvolta. Forse avrei dovuto sedermi.

-“Si. È un’occasione unica per la mia carriera. Pensa quante persone potrei salvare con la cardiochirurgia. A quanti bambini potrei riuscire a salvare e magari anche prima che si ammalino, con i vaccini e…”-

Mi guardi. E io continuo a non capire se mi stai lasciando o se vuoi continuare la nostra storia a distanza.

-“…e vorrei che venissi con me!”-

Io spalanco la bocca. Non era sicuramente questa la frase che mi aspettavo.

Non riesco quasi a parlare, mi manca il fiato come se avessi corso per kilometri e kilometri.

Ora ho bisogno di sedermi.

No, ho bisogno di respirare aria fresca.  Non posso stare ancora con te, lì.

Ma tu continui:

-“Sposami Kate. Sposiamoci e andiamo in Africa. Non cambia nulla vivere qui o lì!”- mi dici tutto sorridente e felice.

-“Non cambia nulla? Scherzi?”-

-“No, non cambia perché noi continueremo a stare insieme ed è questo ciò che conta!-“

-“E per fare cosa? La poliziotta in Africa?”-

-“Kate non avrai bisogno di lavorare. Io sono un cardiochirurgo ora di fama mondiale. Ho vinto il premio Carter-Madison!!”- mi dici come se non avessi capito quanto prestigioso sia questo premio.

Ok adesso ho veramente bisogno di uscire. 
Non posso darti una risposta su due piedi come vorresti. Ci sono troppe cose a cui devo pensare.

-“Josh. Io non posso mollare tutto e scappare con te in Africa! Io ho un lavoro qui, ho la mia famiglia, ho… “- 
“Castle”- penso.

-“Kate, io voglio essere la tua famiglia. Ti prego non dirmi subito di no! Pensaci.”-

Non so cosa risponderti. Mi hai appena chiesto di lasciare tutto e partire con te in Africa.

Mi hai chiesto di sposarti.

Sono ancora scioccata. 
Cosa si risponde quando un uomo ti chiede di sposarlo?

-“Pensaci.”- mi ripeti. Non so cosa davvero cosa dirti.

-“Va bene. Ci penserò!”-

-“Di cosa volevi parlarmi?-

-“Niente di importante!”-. ti rispondo veloce.

Come faccio ora a dirti che nel mentre che tu eri via, io pensavo continuamente a un altro? Come faccio a dirti che l’ho baciato adesso che tu mi hai chiesto di sposarti?

Mi accarezzi la guancia, e mi baci sulla fronte.

Vai via, e nel voltarmi vedo lui con due caffè in mano.

Ha uno sguardo triste. Forse ha sentito la conversazione.

Sono ancora troppo sconvolta però per parlare con Castle, ho bisogno di stare da sola per qualche minuto.

Così mi catapulto in bagno. Almeno qui Castle non può seguirmi.

Spero. Mi ha già seguita quando stavo leggendo Heat Wave.

Mi bagno la faccia e passo la mano anche sul collo.

Certo quando ero bambina sognavo che il mio principe mi chiedesse in un modo diverso di sposarmi. Non così in un distretto di polizia affollato.

Mi sono guardata allo specchio. Ero davvero visibilmente sconvolta.

Ho respirato a fondo e sono uscita.

E lui era lì. Ad aspettarmi.

 

-“Tutto apposto?”- mi hai domandato.

-“Certo Castle, perché non dovrebbe?”- ti rispondo stampandomi in faccia un finto sorriso e prendendo il caffè che ogni mattina mi porti. Ma non riesco a guardarti negli occhi.

-“Non lo so. Ho visto che motorcycle boy è tornato e mi sei sembrata turbata. Tutto qui!”-

-“No, no! Va… va tutto alla grande.”-

Ma vedo che sei poco convinto della mia risposta. Probabilmente è perché neppure io sono convinta di ciò che dico, anche se mi stampo un sorriso in faccia.

-“Senti se hai bisogno di parlare… io sono qui!”-

Lo so, tu ci sei sempre. C’eri quando ho ucciso Coonan, c’eri quando è stato riaperto il caso di mia madre. Anche se mi hai lasciato la scorsa estate. E non riesco a pensare se le cose fossero andate diversamente, se solo fossi riuscita a parlarti quel giorno, ora a che punto saremmo.

-“Castle, è tutto apposto. Andiamo dobbiamo fare un sopraluogo in quel magazzino!”-

 

Siamo arrivati lì. In macchina non ho detto una parola.

Ho ancora in testa le parole di Josh.

Come faccio a lasciare tutto e tutti? Come faccio a lasciare Castle?

Sto ancora pensando a questo quando ci ritroviamo di fronte a quella saracinesca gialla.

Entriamo.

C’è uno strano odore. Apro un contenitore e fuoriesce della polvere gialla.

-“Castle corri! Abbiamo aperto qualcosa di radioattivo!”- urlo.

Corriamo, più forte che possiamo, ma qualcuno ci blocca, hanno delle tute arancioni.

Ci separano.

-“No, no! Beckett! Lasciami andare!”- sento che ti stai ribellando.

-“Non azzardarti a toccarla!”-. Come sempre cerchi di salvarmi, di proteggermi.

Mi fanno entrare in una stanza isolata.

Dopo pochi istanti entri anche tu.

Capisco che ci hanno messi in quarantena.

-“Ma chi è questa gente?”- continui a domandarmi.

-“Non lo so. Non lo so, Castle!!”- ti rispondo nervosa.

Mi passo le mani nei capelli. Sbuffo e chiudo gli occhi.

Sono nervosa perché siamo bloccati in quarantena.

Sono nervosa perché Josh ha vinto quel maledettissimo premio. Sono nervosa perché mi ha chiesto di lasciare tutto e partire con lui.

E sono nervosa perché mi ha chiesto di sposarlo.

Ho troppi pensieri per la mente, sono poco concentrata sul caso.

Ma sento il tuo sguardo perforarmi la fronte.

Apro gli occhi e tu mi stai fissando.

Capisco che ti ho risposto male.

-“Scusami Castle. Non ce l’ho con te. È che sono… tesa!”-

Sbuffo di nuovo.

Invece tu non dici una parola. Forse ti aspetti che ti dica qualcosa. Che mi confidi con te. Ma non ci riesco.

Evidentemente hai capito che non ho voglia di parlarne, così anche tu non parli. È incredibile quanto bene tu mi conosca, ormai sono un libro aperto per te.

Mi fa impressione essere così cristallina per te, non sono abituata ad aprirmi con le persone.

Dopo l’omicidio di mia madre ho imparato a chiudere la gente fuori dal mio mondo, fuori dal mio cuore.

Avevo la mia corazza che mi sono faticosamente costruita negli anni, impenetrabile.

E poi sei arrivato tu. Tu che ogni giorno mi porti il caffè. Tu che ogni giorno mi strappi un sorriso. Tu che ci sei ogni giorno.

Devo capire. Ho bisogno di sapere. Non posso sposare Josh se nella mia testa c’è un’altra persona.

 

Dopo quelle che sembrano ore ti siedi affianco a me e mi domandi di nuovo se è tutto apposto.

Io ti guardo. Sei davvero preoccupato per me.

-“Josh deve trasferirsi in Africa per tre anni. Mi ha chiesto di andare con lui…”-

Mi guardi sconvolto. Non ti aspettavi sicuramente una risposta così. E non sai ancora il meglio!

-“…e…”-

-“…e?!”-

-“…e mi ha chiesto di sposarlo!”-

 

Il tuo solito colore roseo adesso ha uno strano colore verdognolo. Non so se è per quei fumi radioattivi che abbiamo inalato o per questa mia confessione.

Scusami Castle se ho avuto poco tatto, ma ho davvero bisogno di sapere cosa ne pensi, cosa provi. Abbiamo fatto finta di nulla per settimane ma quel bacio c’è stato.

-“Castle, ti senti bene?”-

-“Si. Stavo… stavo solo elaborando la cosa.”-

Annuisco ma non dico niente. Per la seconda volta nella giornata non so che cosa dire.

-“Tu…”- tossisci e ti schiarisci la voce. –“Tu, cosa gli hai risposto?”-

-“E’ importante?”-

-“Diamine! Certo che è importante!”-.

Ti alzi di scatto, non mi dai neanche il tempo di rispondere ed esplodi in quella che non era iniziata come una litigata.

-“Non puoi mollare tutto, il tuo lavoro, la tua famiglia per andare in Africa. Cosa faranno Ryan con Esposito senza di te? E il capitano? Non può perdere la sue detective migliore. E a tuo padre non ci pensi? Gli sei rimasta solo tu, non puoi andartene!”-

-“Quindi è per questo? Per mio padre… per Ryan ed Esposito e il capitano? È per loro che dovrei restare? Rinunciare a un uomo perfetto che può farmi felice, per loro?”- mi alzo anch’io.

La mia voce è più alta del previsto. Sento le lacrime affacciarsi prepotentemente sui miei occhi e una traditrice scende nella mia guancia. Mi volto e con la mano asciugo la mia guancia, anche se so che lui ha visto.

E poi sento che continui:

-“…e per me! Non voglio che tu vada via! Non voglio che ti trasferisca in Africa! Quindi ti prego Kate, dimmi cosa gli hai risposto!”-

-“I-io non sapevo cosa rispondere Castle, così gli ho detto che ci avrei pensato!”-

Sembri un po’ più sollevato anche se secondo te il pericolo non è passato. Io non ho ancora né accettato né rifiutato la proposta di Josh.

-“Kate, per favore. Non partire! Io non posso…”-

-“Cosa, Castle? Cosa non puoi fare? Non puoi scrivere i tuoi libri senza di me? Eppure quest’estate ci sei riuscito bene!”-

-“Tu avevi Demming!”-, lo dici come se il fatto di essere stata con lui fosse un’accusa.

-“Dannazione Castle! Io non avevo Tom. L’avevo lasciato per venire con te negli Hamptons. Ma mi hai rimpiazzata in fretta, quindi sono certa che non avrai nessuna difficoltà a trovare un’altra musa!”-. 
Ormai le lacrime mi scendono copiose. Non riesco a trattenerle, eppure sono diventata brava a non mostrare le emozioni.

Ti avvicini a me. Sei troppo vicino.

Mi prendi il viso tra le mani, e con i pollici scacci via quelle lacrime dalle mie guance.

-“…nessuna sarà mai come te! Io non posso stare senza di te.”- mi dici serio e guardandomi negli occhi.

Avvicini ancora di più i nostri visi. 
Le nostre bocche si stanno per sfiorare, ma io riesco a liberarmi della tua presa.

-“Smettila!”-

-“Kate, ma non capisci? Io non voglio che tu vada via, non è più per i libri ormai! E non voglio che ti sposi con lui!”- dici con enfasi. Raramente sei così diretto. E poi continui abbassando la voce:-

-“Per me è una sofferenza vederti accanto a un altro!”-

-“Cos’è una dichiarazione Castle?”-

-“Solo se lo vuoi tu. Andiamo, sappiamo entrambi che quel bacio non è stato di copertura. Si magari all’inizio si, ma poi si è trasformato in altro e…”-

Non ti lascio finire.

Questa volta sono io che mi butto fra le tue braccia e ti bacio.

Come al magazzino, sento un brivido che mi percorre la schiena.

Finalmente ti sento di nuovo, sento le tue mani sulla mia schiena, e le tue forti braccia che mi stringono e avvicinano sempre più il mio corpo al tuo.

Ci stacchiamo.

Abbiamo il respiro accelerato.

Poggi la tua fronte sulla mia, le tue mani scendono sui miei fianchi e mi chiedi:

-“Cos’è una dichiarazione, Beckett?”-

-“Solo se lo vuoi tu, Castle!”-

-“Um… io voglio che tu resti qui, con me! Cioè non qui-qui, in questa specie di stanza strana! No, intendo a New York!”-

Sorrido.

-“Ho capito, Castle.”-

-“Allora cosa decidi di fare? Resti o te ne vai?”-

Ti guardo. Ormai ho capito cosa voglio fare. Voglio restare.

Ma voglio anche farti soffrire ancora un po’. Me lo devi. Dopo essertene andato in quel modo l’altra estate, con Gina.

-“Non lo so. Dovrei avere un ottimo motivo per restare!”-

-“Io sono l’ottimo motivo, Kate!”-

Sorridi. Hai capito il mio gioco. E poi di colpo ritorni serio.

-“Mi sono innamorato di te la prima volta che ti ho visto. Mi sono innamorato dei tuoi occhi quando mi hai interrogato la prima volta. E te l’ho anche detto che avevi, hai, due occhi stupendi. Ok forse all’inizio ti desideravo e basta come tutte le altre, ma poi ti ho conosciuta e a poco a poco mi sono innamorato di te. Io… io ti amo, Kate. E non credo che Josh riuscirebbe a renderti felice. Si impegnerebbe certo! Ma non saresti felice con lui. Soprattutto perché non sei innamorata di lui.
O mi sbaglio?”-

-“No. Come sai che non sono innamorata di lui?”-

-“Perché quando una donna è innamorata e riceve una proposta di matrimonio seguirebbe anche in capo al mondo il suo uomo senza esitare. Se prende tempo non è davvero innamorata.”-

Mi hai sorpresa con queste tue parole.

In fondo forse, il mio cuore aveva già deciso cosa fare, non rispondendo a Josh. Mi spiace, ma non posso partire e non posso sposarlo.

Io amo un altro uomo.

Io amo Castle.

-“Sai, ti seguirei in capo al mondo, Rick!”-

Mi sorridi. Sei felice e hai capito la mia scelta.

Mi baci di nuovo.

La tua bocca calda si posa sulla mia.

In questo momento mi sembra di sognare. So che dovrò affrontare Josh, ma ora non ci voglio pensare.

Voglio solo stare così fra le tue braccia e lasciarmi amare.

Ma poi una voce alle nostre spalle esclama:

-“Scusate se vi interrompo, ma possiamo tornare a lavoro!”-

È il capitano Montgomery.

Beccati!

Io sorrido imbarazzata e, guardando Castle il capitano sorridente continua:

-“Era ora che ti dessi una svegliata Castle!”-.

ANGOLO DELL'AUTRICE: Ciao ragazziii!!

eccomi di nuovo qui!!!
dunque in questa One-shot ci sono spoiler credo, ma date le foto che circolano ho pensato di scrivere qualcosa.
prima di tutto ringrazio Paola per avermi dato l'idea..  ;)
ovviamente non so come andrà la puntata e dubito fortemente che andrà così.... però mi è sembrato carino lasciare il finale aperto.. XD  
come ogni volta mi sembra di aver detto tutto, e invece dimentico qualcosa... XD  

come sempre ringrazio anticipatamente chi  leggerà la storia e chi lascerà un piccolo commento...
le vostre recensioni sono molto importati e senza non potrei andare avanti... quindi fatevi sentire!! *_*

a presto e tanti sbaciotti a tutti...
 kate24  ;>

   
 
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