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Autore: Sciarpata di verde    17/02/2011    2 recensioni
Valentina vuole il vero amore, ma presto si rende conto che il prototipo di ragazzo perfetto per lei non esiste… accaddè però che un giorno venne rapita dagli alieni. XD cosa succederà?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Capitolo I


Valentina Colin. Beh?  Che volete? Mi sono presentata! Che dovrei dire? Salve, molto piacere di conoscervi? Bah…

Ero a scuola quel giorno.

Quale giorno? vi starete chiedendo…

Il giorno in cui sono stata rapita dagli alieni.

Vi narro dall’inizio.

- Valentina, smettila! – mi urlò contro Davide.

- di fare cosa? – domandai fulminandolo.

- di trattarmi così! –

- così come? – finsi di non capire.

- siamo amici da una vita e adesso tutto d’un tratto mi tratti malissimo! Ma cosa ti ho fatto? Perché mi ignori?! – sbraitò. Io non stavo facendo un bel niente! Lo stavo trattando semplicemente come tratto tutti…

- non ti sto ignorando e non ti sto trattando male! – gli feci una linguaccia.

- no! – prolungò la ‘o’ in un tono sarcastico – mi hai solo evitato tutto il giorno, risposto male almeno 20 volte e mi hai insultato davanti alla mia ragazza! niente di che… -

- affatto… - ero arrossita e me ne ero resa conto, così mi girai di spalle per non guardarlo e per non imbarazzarmi ancora di più.

- e mi giri anche le spalle! Ma che ti prende? – mi rigirò di faccia ma io evitai di guardarlo.

- niente, ok?!! – gli urlai in faccia – e adesso lasciami in pace!! – gli pestai il piede e corsi in classe.

Si, l’avevo trattato malissimo. Ma un motivo c’era: mi ero presa una cotta per lui; lui, il mio migliore amico di una vita; lui, quello fidanzato più o meno con la stessa persona da quando l’ho conosciuto; lui che mi considera solo e soltanto una sorellina minore. Lo odio.

Lo detesto! Ma chi? Il mio cuore! Lo odio! Non lo sopporto! Perché non mi poteva piacere qualcun altro??

Io mi odio quando mi piace qualcuno. Perché comincio ad allontanarmi sempre di più da quella persona. Io non voglio mai innamorarmi, non lo voglio! Perché in questo paesino del cavolo esistono solo ragazzi superficiali. Ed io non li voglio! Non vedo l’ora di avere 18 anni per andarmene di qui! Ma da quello che sento dai viaggi di mia sorella, anche negli altri paesi esistono tipi superficiali… ah, non so che fare! Io non voglio farmi piacere nessuno!

Questo pensavo fino a che non vidi un film. Non ricordo bene come si chiamava, anche perché lo vidi contro la mia volontà, in pratica mi costrinsero, ma il personaggio protagonista mi stupì profondamente. Era… era… non so nemmeno descriverlo, ma come lo vidi e lo ascoltai parlare me ne innamorai perdutamente! Era il mio prototipo di ragazzo perfetto! E non era nemmeno questa grande bellezza… ma era fantastico, un mito di personaggio! Non avevo mai visto qualcuno del genere! Da quel giorno decisi che mi sarei innamorata e fidanzata solo ed esclusivamente con un ragazzo del genere. Gli altri non li avrei mai più guardati. Volevo solo… l’unico!

Dopo un po’ che cominciai a pensare ciò, mi resi conto che molto probabilmente nella vita non esistono tipi così, e che forse io pretendevo troppo dalla vita, e che forse era per questo che non piacevo mai a nessuno… troppo pignola, troppo seria, troppo così, troppo cosà… ero troppo tutto e chissà perché un tipo come me non piaceva mai a nessuno. Cominciarono anche a togliersi di mezzo gli amici che mi credevano troppo (ancora!) fissata.

Basta. Non volevo più nessuno! Perché dovevo passare la vita a cambiarmi in continuazione per gli altri quando gli altri non si cambiavano mai per me? Volevo restare sola! Questo avevo deciso.

La mia mente era davvero contorta in quel periodo. Infatti non riesco nemmeno a capire come ho fatto ad arrivare alla conclusione che voglio restare sola!

In sintesi, ero arrabbiata col mondo intero. Non volevo affetto, perché sapevo che poi avrei sofferto. Meglio sole che mal accompagnate dice il proverbio!

Come stavo dicendo quel giorno stavo semplicemente pranzando sul terrazzo della mia scuola. Come sempre ero sola. Mentre mangiavo pensai bene di ripetermi qualcosa per la lezione di lettere subito dopo. Presi il libro, lo aprii a pagina 34 e cominciai a leggere. Un boccone, due righi. Piccola pausa dal masticare per ripetere qualcosa di importante e poi riperesi. “Che noia la vita…” pensai. Alzai la testa verso il cielo e le nuvole grige sopra di me. C’era abbastanza vento e si vedevano le nuvole passare velocemente. “Chissà come è essere un uccello… puoi volare dove vuoi! E hai anche il navigatore satellitare incluso nel cervello! Pensa che figata sentirsi dire in testa girare a sinistra al prossimo albero!”. E mentre pensavo a cavolate simili vidi qualcosa nel cielo. “Un uccello?” mi domandai. Guardai meglio, ed effettivamente sembrava un uccello… solo che… era fisso… e… “no, no… non è un uccello. È tondo! Un frisbee!” manco il tempo di pensarlo che mi finì in testa.

- AHIO! – urlai. Lo presi e lo guardai. Era giallo. Semplice e orribile.

Si aprì la porta del terrazzo ed entrarono due ragazzi che mi guardarono e mi dissero:- scusaci, stavamo giocando e abbiamo fatto un tiro troppo lungo… ti abbiamo fatta male? – si avvicinarono.

- no, no… tenete. – porsi ad uno di loro il frisbee. Se ne andarono.

Continuai a guardare il cielo. “Forse il frisbee sembrava fisso solo perché cadeva dritto… va beh! Non ci applichiamo su cose così stupide! Riprendiamo a studiare!”.

Dopo un po’ di tempo avevo finito di pranzare e feci per alzarmi quando sentii un rumore come un ronzio. Guardai il cielo. “Ma no! Lo stesso frisbee di prima! Che palle!” allungai le mani cercando il punto della traiettoria in cui sarebbe caduto l’oggetto volante. Aspettai l’impatto, ma sembrava non arrivare mai. Poi, una luce. Mi coprii gli occhi con le mani. Era troppo forte quella luce, considerando che era anche una giornata nuvolosa, i miei occhi non erano abituati. Poi sentii i miei piedi sempre più sollevarsi dal terreno. Guardai a terra e… stavo volando! Alzai gli occhi verso il frisbee. Non era più un frisbee!! Era un enorme sfera con un cerchio poco più piccolo al centro da cui proveniva quella luce accecante. E lì, persi i sensi.

La mia storia comincia così!

 

Spero vi sia piaciuto il primo capitolo… non volevo fare niente di che… voi che ne dite? Vi ha minimamente incuriosito?

   
 
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