Forse ti odio
forse ti amo
E vedo il mattino
rovesciarsi nel cielo
stillando ignominie di luce,
e vedo la notte
rigettarsi nell’alba
con la violenza di una marea.
Forse ti amo
Forse ti odio
E vedo inneggiare
a un inutile trionfo
quello sciocco manipolo
di fiori di campo
recisi.
Forse ti immagino
giaggiolo luccicante
di rugiada e di pianto.
Forse ti immagino
fiamma gelida
di ghiaccio e di luce.
Forse ti immagino
plastico nulla
di distratta perfezione.
Forse ti vedo
-oh, sì-
nella coperta stellata
in cui ti avvolgi
dall’inizio del mondo.
Forse ti perdo
-oh, no-
nel sorriso sbocciato
di una montagna silente.
Forse ti odio
Forse ti amo
Sottile imperizia
Di sinapsi imperfette,
bizzarria non negata
di un circuito cerebrale
obsoleto.
Forse ti odio
Forse ti amo
Luce cupa
turpe lucerna
che mi neghi un sorriso.
Forse ti amo
Forse ti odio
Tenebra calda
chiara oscurità
che mi regali solo ferite.
Forse ti amo
Forse ti odio
Eccola, la vera magia
Forse ti capisco
Nel tuo non capire
Forse ti interpreto
Nel tuo non interpretare.
Eccola, la vera follia.
Forse ti amo
Forse ti odio
E ardo
ogni giorno
d’ inimmaginabile nulla.