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Autore: Fuecchan    18/02/2011    3 recensioni
Salve... Cominciamo con questa piccola raccolta di one-shot che ho scritto con un semplicissimo criterio: Lo sfogliare del vocabolario. Ogni capitolo tratterà di una parola diversa, in una situazione diversa tutte riguardanti la coppia SpaMano. Sono completamente introspettive, ma l'introspettività varia a seconda della parola... Spero che vi piaccia :3
-Fue
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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N.A: Salve a tutti. Questa è una piccola raccolta SpaMano che ho cominciato per pura noia mentre sfogliavo il vocabolario. Ho deciso di prendere delle parole a caso su di esso e la prima è proprio Indipendenza. Sembra quasi fatto apposta! XD Prima di lasciarvi alla lettura vorrei precisare che l’introspettività delle shot che qui vi presento, varia da parola a parola.

In questo caso sono i pensieri di Romano/Lovino.

 

 

 

First word:

 

~ Indipendenza ~

 

Una volta lessi su di un libro una parola che per me aveva un significato piuttosto nullo.

Indipendenza.

Cos’era?

Me lo chiesi. Ovviamente ero troppo piccolo, all’epoca, quando la lessi o non ricordo se me la

lesse a suo tempo Spagna.

Un tempo in cui l'unica cosa che mi importava, era solamente mangiare e nutrirmi per diventare più grande ogni giorno.

Non avrei mai potuto minimamente immaginare che un giorno quella stessa parola si sarebbe ripercossa su di me, con conseguenze completamente disastrose, non certo per quando riguardava me e la mia terra.

Quando chiesi a Spagna il significato di quella parola mi disse che non ero ancora abbastanza grande per poterlo comprendere appieno.

Ed aveva avuto perfettamente ragione.

 

Ricordo ancora l'odore di cuoio della valigia che tenevo sotto il mio letto e che, dopo anni ed anni, avevo deciso di tirare

fuori per fare i bagagli ed andarmene. Voi mi chiederete: "Così all'improvviso?"

Ebbene sì, mi ero accorto che potevo vivere in modo autosufficiente , potevo trascorrere perfettamente il resto della mia vita da solo, senza dipendere da qualcuno che fosse Spagna, o chissà quale altra nazione. Potevo difendermi benissimo

da me, il mio esercito era più che forte

Ma ovviamente glielo chiesi con ESTREMA gentilezza prima di decidere e fare le valige.

"LASCIAMI L'INDIPENDENZA, STRONZO!"

"Dovrei?" Commentò lui storcendo appena le labbra mentre alzava il viso dalle carte che stava leggendo - ed era la prima

volta che glielo vedevo fare da quando ero lì da lui. Ovviamente avrei dovuto combattere anche con le sole parole, non

mi andava di ricorrere direttamente alla violenza, ma i Borboni erano diventati di peso per la mia terra.

"Sì! Siete una massa di fottutissimi scrocconi! State distruggendo tutto il raccolto e per non parlare delle tasse!" Battei

un piede per terra facendo traballare la scrivania, vedendo come il mio interlocutore stava sobbalzando. Per una volta fui

davvero lieto di vederlo tremare di paura, perchè sì, facevo decisamente sul serio.

"Andiamo Roma, non prenderla così a male!" Cominciò lui, prendendo a ridere mentre si affiancava a me, scostando l'enorme

poltrona di pelle.

"Non c'è davvero bisogno di andartene, in fondo sei sempre stato così bene qui a casa mia, a mangiare pomodori, sonnecchiare

sotto gli alberi dopo pranzo no? Tre pasti al giorno e un pisolino, non erano questi gli accordi?"

"Diciamo che il cibo ora non m'interessa granché, sto pensando solamente alla mia gente che sembra ridotta alla fame, per

colpa di voi maiali spagnoli!" Lo scostai violentemente prendendo la valigia che, sì avevo già preparato a differenza di quello che stavate sicuramente credendo, e me ne andai dalla porta sbattendola violentemente. In quella porta vi era una grossissima crepa creata da un moschetto inglese durante le guerre che lo avevano visto contro il Signor Inghilterra, e la forza che ci misi dentro, permise di far cadere un buon pezzo di legno davanti a lui.

Non so cosa gli fosse passato per la mente, non so nemmeno se abbia provato a rincorrermi, non mi sono voltato indietro

per vedere se lo stesse facendo. Non avevo alcuna intenzione di tornare indietro da lui, e non ce l'ho tutt’ora ovviamente.

Ma sono assolutamente sicuro che dentro di lui si fosse smosso qualcosa, facendogli capire che quella era seriamente la fine,

la fine di un ciclo che ci aveva visti insieme. Di un ciclo dove io ero stato il suo schiavetto o forse la cosa più import-

tante della sua vita. Non me ne può fregare un cazzo che cosa sia stato per lui tutto il tempo che avevamo passato insieme..

Per me era giunto il momento di crescere, a modo mio.

   
 
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