Storie originali > Fantascienza
Ricorda la storia  |      
Autore: Astaroth Arslan    19/02/2011    2 recensioni
Queste 23 song!fic sono per festeggiare i 23 anni della Cardy -sì lo so, sono in ritardo atroce tesoro!- I pg sono due dei nostri personaggi su un gdr a sfondo yaoi, per tanto consiglio a chiunque non ami il genere di chiudere la pagina.
Spero che queste drabble vi piacciano, a me per niente!
Se vi va lasciate un commentino ^^
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
1. Enrique Iglesias – Hero

Aveva accettato la mano bruna che lo invitava a ballare e ancora di più aveva accolto quel sorriso di malcelata malizia che aveva accompagnato la domanda. Si era stretto al suo corpo e si erano lasciati scivolare in mezzo alla pista, in balia di quel morbido lento. La sensazione del petto del maggiore contro di sé gli faceva sempre un certo effetto. Quelle braccia lo facevano sentire protetto e al sicuro. Sì, non si era sbagliato: James era proprio il suo eroe, quello che avrebbe baciato via il dolore con le sue labbra da favola.

2. Evanescence – Bring me to life

Bring me to life.
Un urlo sordo. Accorato e struggente, ma muto. Percepibile solo in minimi gesti e in quelle occhiate vuote e spente, prive anche del suo solito fiero cipiglio. Sguardi che nessuno riusciva a cogliere.
Save me from the dark.
Nessuno… prima di lui. L’aveva afferrato e portato alla vita con violenza, aveva mostrato a lui per primo quanto fossero deboli le sue difese e di come, al contempo, fosse forte e coriaceo. Tanto da distruggere le barriere del suo stesso salvatore, fondendosi l’uno nell’altro.
Bring me to life.

3. Tre Allegri Ragazzi Morti – Codalunga
 
Ansimi, mani che si cercano e labbra che si divorano come se fossero state create proprio per quello scopo. Andrew ha ormai perso il conto delle volte in cui si ritrova a gemere sotto il peso del corpo del maggiore che lo porta in Paradiso ad ogni spinta. Si sente terribilmente bene in quei momenti, tanto da credere di poter scoppiare dalla felicità. Normalmente critico nei propri confronti in quei frangenti si sente bellissimo e amato, molto più di quanto James riesca ad esprimergli, ma lui lo sa… lo sa che l’unico modo per fargli capire la profondità dei suoi sentimenti è farci l’amore, chiamandolo sesso.
 
4. Faith Hill – This kiss
 
Misteriosi alieni arrivavano dalle oscure profondità dello spazio per uccidere il suo compagno, chiunque si fosse messo in mezzo e, già che c’erano, per ridurre la Terra alle dimensioni di una da pallina da biliardo e i suoi nervi restavano saldi ed incrollabili. Organizzava la resistenza e partecipava alle guerre con un incredibile sangue freddo ed una straordinaria razionalità e strategia, ma bastava un bacio dell’altro perché il suo cuore avesse un’impennata e si ritrovasse ad ansimare come se fosse stato in fin di vita.
 
5. Epica – Beyond believe
 
Sentiva come un rimbombo nella sua testa farsi sempre più lento ed indistinto. La voce concitata di James gli arrivava ovattata alle orecchie, ma il suo sguardo sconvolto da dolore, rabbia e paura era ancora abbastanza nitido nonostante la sua vista si facesse man mano sempre più appannata. Gli sorrise come un ebete, sussurrando il suo nome. Il rimbombo nella testa, il proprio cuore, era sempre più irregolare e ballerino, saltava dei battiti come se fosse un semplice sbaglio e non un fatale errore. Chiuse gli occhi, le palpebre erano sempre più pesanti, e gli strinse la mano che era circondata da quella del compagno. Dovrò morire prima di te. Mi sta bene. Ricordò sorridendo, lasciandosi andare con la testa ciondoloni nel grembo del proprio ragazzo.
 
 
6. Amber Pacific – Save me from me
 
Si era stretto il corpo senza vita al petto, incurante di fargli male. Era una premura inutile, ormai. Il dolore faceva male, molto di più di quanto ne avessero fatto le ferite, ora semplici cicatrici, che gli avevano dilaniato il petto e la spalla quasi un anno prima. Andrew c’era stato per lui. Gli aveva baciato quei candidi segni e si era riproposto di affrontare insieme qualsiasi altra disgrazia della vita, ma adesso l’aveva lasciato. Non ci sarebbe stato più nessuno a lenire i suoi squarci, nessuno gli avrebbe leccato le orme della sofferenza indelebili sulla propria pelle. Nessuno più l’avrebbe consolato dagli altri. Nessuno più l’avrebbe salvato da sé stesso.
 
7. Crossfade – So far away
 
Tutto era cambiato. In un solo crudele istante. Ogni cosa era mutata e non accennava a farlo di nuovo. Batté i pugni sul ripiano metallico sul quale un corpo senza vita giaceva da giorni. Nulla accennava a trasformarsi di nuovo. Una mano rude, ma dal tocco gentile gli si appoggiò sulla spalla invitandolo ad allontanarsi, a mangiare qualcosa, a farsi una doccia… a vivere almeno un poco nell’attesa. Scosse la testa con un sorriso mesto. “Lui è qui. È qui, lo so” asserì tornando a guardare la salma distesa su quella superficie di liscio e freddo metallo. Gli prese una mano e la baciò lievemente. “È solo ancora troppo lontano” sussurrò con lo sguardo perso nel vuoto.
 
8. Owl City – Fireflies
 
Lucciole. A migliaia. Ovunque gettasse lo sguardo vedeva queste fiammelle dorate di vita. La stessa che gli era stata tolta. Allungò la mano verso il più vicino fra quegli insetti luminosi. Nella campanula dorata vi erano immagini, ricordi. Un bacio. Una stanza da letto. Vestiti abbandonati e corpi nudi. Un braccio circondava il suo, poi un petto contro il quale il suo capo riposava e, più in alto, quel volto bruno e accigliato. James. Ogni lucciola raccontava la sua storia. La loro storia. Andrew sorrise. Se quella era la morte, non era poi così male.
 
9. Slipknot – Before I forget
 
Stringimi.
Before I forget this.
Abbracciami.
Before I forget this.
Fammi sentire che per te valgo ancora qualcosa.
Before I forget this.
Non piangere, non voglio che l’ultima imagine che ho di te ri raffiguri di profilo perchè guardarmi ti fa troppo male.
Before I forget this.
Ti tiro debolmente a me. “Non ti lascerò andare, Andy” mi sussurri. Sorrido. Ti abbassi su di me e mi baci con dolcezza. Il tuo sapore mi colpisce ancora una volta. Sorrido ancora e chiudo gli occhi.
Before I forget this.
Voglio stare fra le tue braccia. Voglio sentire la tua voce chiamarmi ancora una volta e le tue dita ruvide accarezzarmi.
Voglio vivere tutto questo prima di dimenticarlo.
 
10. Puddle of mud – Away from me
 
Ti stringo forte al mio petto, soffocando le mie dita, sporche di questa guerra, nei tuoi capelli biondi. La mia schiena sobbalza, il mio intero corpo è scosso da violenti singhiozzi. Tu non c’entravi niente e io ti ho perso. Per sempre… o forse no? Non sopporto tu stia lontano da me, lo sai. Ti bacio sulla fronte e ti cullo dolcemente. Sei via da me adesso, ma so che tornerai. Non sopporti di starmi lontano, lo so.
 
11. The Rasmus – In the shadows
 
L’oscurità mi avvolge. I tuoi occhi vividi e limpidi non mi fanno più abbassare lo sguardo per nasconderti le gote rosse d’imbarazzo che tanto ti piacciono. Non sono più tue le braccia che mi possenti stringono, ma quelle dell’oscurità così nera e densa da atterrirmi. Non c’è luce qui. Soprattutto manca la viva scintilla del tuo sguardo, talmente brillante quando vuoi fare l’amore. Le tenebre qui sono così spesse da cancellare tutto il resto, ma non te. Non il tuo ricordo. Sei dentro di me, James. La tua assenza fisica è palpabile ma nella mia mente e nel mio cuore sei con me. Ti aspetterò, Starlight… ti aspetterò qui, nell’ombra.
 
12. The Used – Home
 
La casa è ancora più vuota e immensa senza di te. Le foto sui mobili e il posto freddo accanto al mio nel letto mi ricordano la tua assenza. Ridono di me. Devo essere patetico, effettivamente. Probabilmente anche tu mi prenderesti in giro, io risponderei alle tue provocazioni e finiremmo a fare l’amore ovunque in questa casa gigantesca. Sorrido mesto. Non posso andare avanti ancora molto da solo. Per questo non volevo innamorarmi di te. L’amore ti fa sentire un leone, ma appena quando se ne va è più distruttivo di un attacco deceptycon. Ora lo so. Scendo le scale che portano alla taverna dove il tuo corpo congelato attende. Ti ho promesso che non ti avrei lasciato andare e così farò. Ti baciò dolcemente la fronte fredda e ti stringo la mano gelida nella mia. Ti prego apri gli occhi, torna a casa… torna da me.
Un sussurro, forse il vento, sembra rispondermi “I’m going home” Mi alzo e chiudo la finestra rimasta aperta. Sospirò rimanendo lì in piedi a fissare l’esterno. Un nuovo sussurro, questa volta da dietro le mie spalle. “Io sono a casa”.
 
13. Three Days Grace – Gone forever
 
Credevo di essermene andato per sempre. Pensavo che non ti avrei più rivisto, che i giorni fra le tue braccia fossero ormai uno dei tanti ricordi che la morte non ha cancellato. Ero sicuro che il suono della tua voce non fosse altro che una crudele utopia che si prendeva beffe di me in questo luogo oscuro. Apri gli occhi, Andrew! Apri gli occhi! Sentivo questo rimbombo costante nelle mie orecchie e stupidamente lo ricollegavo ad una delle tante mattine in cui eri tu a svegliarmi. Ora che sono fra le tue braccia, però so che non è così. Eri tu a chiamarmi. A rivolermi con te. Il tuo abbraccio mi soffoca, ma non importa. Ho già sfidato la morte per poi tornare da te. Ti stringo a mia volta e soffoco il volto nell’incavo della tua spalla. “Credevo fossi andato per sempre”.
 
14. Police – Every breath you take
 
Ogni respiro che fai mi convince che sei di nuovo qui con me. Ogni sospiro che ti esce dalle labbra mi fa capire che c’è qualcosa di sbagliato in me, qualcosa che ho fatto storto e ciò non potrebbe rendermi più felice. Forse hai ragione quando mi dai del pazzo. Forse lo sono. Devo esserlo se penso che ogni gemito che fai quando facciamo l’amore è splendido perché significa che sei qui con me. Amo anche ogni singolo tuo sbuffo di disappunto per lo stesso semplice motivo. Sentirti respirare nel sonno, mentre sei stretto a me, mi fa addormentare con un sorriso sereno sul volto. Sei con me adesso e anche se non te lo dirò mai ogni gesto che fai, ogni passo che compi e ogni tuo respiro sono importanti quanto l’aria per me. Perché se ti sto guardando vuol dire che ci sei.
 
15. Madness – House of fun
 
Non pensi che dovremmo… sì insomma?” ti guardo senza capire. “James cosa intendi? Dovremmo cosa? Non mi sarai mica diventato frigido mentre eravamo lontani!” Mi fulmini con gli occhi e scuoti la testa. “Non è questo” sospiri. Mi sembri affranto, quasi deluso dalla mia scarsa capacità di comprensione. Ti chiamo ancora una volta, incitandoti ad essere più chiaro. Stavolta sbuffi. “Andy, insomma! Non pensi che dovremmo usare un preservativo?” Tutto mi sarei aspettato da te, ma non una cosa del genere. Forse è per questo che mi soffoco con la mia stessa saliva. “Ma James! Non l’abbiamo mai usato!” “Magari dovremmo!” mi rispondi piccato. “Non voglio che tu resti incinto, Andrew!” “I-incinto?” balbetto. “Sì. Elisabeth mi ha detto che facendo sesso non protetto c’è questa possibilità…” sbuffo e il mio tono si addolcisce mentre ti spiego che io non corro tale rischio. Dopotutto è colpa mia. Non dovrei mai lasciarti da solo con Elisabeth!
 
16. Katy Perry – I’m still breathing
 
Mi prendi il volto fra le mani e mi baci. È un contatto lungo e senza esclusione di colpi. La tua lingua mi invade velocemente la bocca, alla ricerca della gemella che subito le si fa incontro. Quando mi baci tutto intorno a me si sgretola, persino le mie convinzioni più resistenti. Tutto diventa sfocato ed indistinto. Potrei essere nel pieno di un importante meeting di lavoro che, se tu mi baciassi, dimenticherei il mio discorso e finirei per inciampare come un balbuziente nelle mie stesse parole. Per un lungo istante perdo il controllo del mio corpo e niente mi è più chiaro. Credo di morire o comunque di lasciare temporaneamente questa terra. Solo quando ti stacchi da me con un sorriso mi accorgo di stare ancora respirando.
 
17. One Republic – Apologize
 
Scuse. Inutili e banali. Neanche le voglio sentire. Sono così false e stupide, non c’è un briciolo di verità nelle loro fragili argomentazioni. Niente di più di un frenetico bla bla bla. “È troppo tardi per scusarsi.” È il mio pensiero e il mio verbo prima ancora che io stesso me ne accorga. Straccio il contratto davanti ai loro occhi allibiti e stringo forte la mano di James. “Il malinteso è chiarito, ma per le scuse è ormai troppo tardi. Non ho bisogno del vostro appoggio. Anche la nostra trattativa economica termina qui.” Hanno cercato di rovinare il mio sogno, di allontanarmi dal mio compagno. Esco dalla chiesa a testa alta. Decisamente troppo tardi per le scuse.
 
18. The Veronicas – Take me on the floor
 
La stanza è pregna di un forte odore di rose. Rosse, a giudicare dalla quantità esorbitante di petali scarlatti sul pavimento. Il campanello suona, ma nessuno va ad aprire. Dopotutto chi è fuori ha le chiavi. Dopo qualche altro squillo, la serratura scatta e dei passi si fanno sentire lungo le assi scricchiolanti del pavimento. Una musica aggressiva e per niente pudica si libra leggiadra e sembra andare incontro al visitatore, invitandolo ad entrare nella stanza. “Andrew perché non mi hai aperto…?” Un ragazzo biondo dalla gote arrossate è sdraiato a terra, vestito soltanto dei petali che in grande misura giacciono a terra. Le gambe divaricate e uno sguardo carico di lussuria.  “James… take me on the floor…”.
 
19. Augustana – Sweet and low
 
Ti muovi piano dentro di me. Come se avessi paura di farmi male, di rovinare questo nuovo corpo che finalmente ti si concede. Ci siamo aspettati così tanto. I tuoi movimenti sono lenti e i baci che mi lasci sulle spalle e sulle labbra sono dolci. Ti sorrido mentre ti circondo il collo con le braccia. La musica che esce dalla radio è terribilmente romantica, quasi stomachevole ma né tu né io siamo molto impegnati ad ascoltarla. I nostri gemiti si fondono insieme allo stesso ritmo che tu imponi a questo amplesso. Lento e dolce come questa melodia che dopotutto ci accarezza e infine ci avvolge. Come quell’amore passionale che ci consuma con un dolce e lento incedere.
 
20. Foo Fighters – Best of you
 
È vero sono pazzo di te. Pazzo come mai mi era capitato di essere, come non credevo di poter essere. Eppure questo è il meglio di te. Riesci a tirar fuori da me stesso atteggiamenti che non sapevo di possedere. Mi hai fatto conoscere l’Andrew lussurioso, quello delicato come una ragazzetta e quello forte e coriaceo come il proprio compagno. Mi hai posto davanti a diverse realtà del mio stesso essere che io ignoravo o più semplicemente rifiutavo. Eri sempre dietro di me dopo avermi mandato a sbattere contro questi miei alter ego ripudiati. Mi hai leccato le ferite nonostante me ne creassi continuamente di nuove. Mi hai preso con te come un gatto, mi hai rifiutato poi sei tornato da me. Sei incoerente, ma per me daresti tutto… ed è questo il meglio di te.
 
21. Queen – Don’t stop me now
 
Andrew è stravaccato sul divano con espressione annoiata e vagamente infastidita. Dopotutto è stata tutta colpa sua. Aveva pensato che potesse essere divertente fare qualcosa insieme. Qualcosa che non fosse semplicemente chiudersi in una stanza a fare l’amore. Per quello aveva comprato quell’odioso affare. Gli era sembrata una grande idea! Nonostante le prime proteste James alla fine aveva capito che poteva essere anche divertente giocarci insieme, ma non era male neppure da soli. Ne era diventato dipendente al punto tale che quando Andrew gli si era avvicinato e aveva preso a strusciarglisi addosso l’altro l’aveva cacciato via grugnando. “Non fermarmi adesso! Sto per superare il livello!
Maledetta Xbox 360!
 
22. Red Jumpsuit Apparatus – Home improvement
 
Andrew, voglio guidare!” Il ragazzo biondo aveva alzato un sopracciglio in direzione del suo compagno. Gli sarebbe davvero piaciuto sapere da dove gli venissero certe idee. “James, dopo ieri tu la macchina non la tocchi più” rispose tornando a concentrare la propria attenzione sul libro che stava leggendo. Non fece in tempo a ritrovare il punto in cui si era interrotto che il volume venne chiuso senza troppi complimenti. “Andrew! Non è stata colpa mia!” James gli aveva alzato il viso ed ora lo stava guardando negli occhi Finalmente la concentrazione del compagno era tutta per sè. Andrew trattenne a stento un ringhio. “Sei salito sul marciapiede e non ti azzardavi a scendere!” gli disse con una nota di rabbia che tradiva la calma che cercava di imprimere al proprio tono di voce. L’altro gonfiò il petto. “Andy! Stavo solo seguendo il ritmo della musica che c’è di male?” Fu così che “Guerra e pace” venne scaraventato sulla testa di un James per niente rassegnato a non poter più guidare.
 
23. Gavin DeGraw – Chariot
 
La canzone aveva subito invaso la stanza con un ritmo incalzante e allegro. C’era da festeggiare quella sera. I calici, pieni di champagne, erano stati abbandonati dopo appena un sorso su un ripiano in mogano della libreria del salotto. “Balliamo” un invito secco accompagnato da una mano tesa. Andrew l’aveva guardata per qualche minuto senza capire poi l’aveva accettata. Da James non si sarebbe mai aspettato un gesto del genere. Il maggiore se lo strinse al petto e iniziò a muoversi lentamente al centro della stanza, contrariamente all’incedere cadenzato della canzone che usciva dallo stereo. “James... questo non è un lento...” una flebile protesta. In fondo fra quelle braccia muscolose non si stava poi così male. “Se preferisci un ritmo più veloce possiamo andare in camera” un roco sussurro rilasciato proprio a diretto contatto con l’orecchio. Un sussurro e una leggera scossa di capo subito seguita da un “dopo”. Fra quella braccia forti non si stava male per niente.
 
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: Astaroth Arslan