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Autore: ChibiRoby    19/02/2011    6 recensioni
Quattro one short una su ognuna delle coppie OjamajoxFlat, tutte abientate dopo la quarta serie, un ipotetico incontro tra le ex apprendiste e i quattro maghi.
1- You won the game and my heart [Dedicata a Ang3l per il suo compleanno]
2- Seguimi, ti porterò dove non serve sognare
3- Warming the heart
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aiko Seno, Doremi Harukaze, Flat4, Hazuki Fujiwara, Onpu Segawa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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A Vale che mi sostiene sempre e sa come farmi sorridere
buon compleanno nonnina xd
tii voglio bene.


La magia del cuore

You won the game and my heart -AikoxLeon

 

 

Era una calda mattina d’inizio primavera e un ragazzo alto, dalla pelle nivea, il fisico asciutto e leggermente muscoloso -frutto dei numerosi allenamenti a cui si sottoponeva tutti i giorni- dai lunghi capelli biondi legati in un codino basso con un nastro azzurro, si stava dirigendo verso la scuola mentre suoi i grandi occhi color del cielo brillavano d’entusiasmo. Oggi era la sua giornata, il giorno in cui avrebbe finalmente sconfitto la persona che più ammirava dimostrandogli il suo vero valore!

Si fermò davanti al cancello della scuola media di Osaka e iniziò ad aspettarla, mancavano pochi minuti al suono dell’ultima campanella.

-Scusate, sapete dov’è Aiko Senoo?- chiese a due ragazzine, una castana e una mora, che stavano uscendo in quel momento dal cancello.

La moretta arrossì osservando il biondo, ammaliata dalla sua bellezza, costringendo l’amica a tirarle una gomitata per risvegliarla.

-Eccola lì! Sta arrivando insieme ad Anrima.- rispose la castana mentre afferrava l’amica e la trascinava via.

Leon si voltò e la vide: era in compagnia di un ragazzo molto più basso di lei ma non ci badò molto, intento a mangiarsi con gli occhi la sua “rivale”; era davvero carina con indosso la divisa scolastica alla marinara blu, la cravatta rossa e la minigonna a pieghe lunga fino al ginocchio dello stesso colore della maglia.

Dall’espressione scocciata dipinta sul suo viso, era evidente che fosse molto seccata da qualcosa che il ragazzo accanto a lei stava dicendo, ma Leon era troppo lontano per sentire quello che dicevano.

-Ti ho detto che non voglio uscire con te!- sbuffò Aiko per l’ennesima volta. Certo che era davvero insistente! Anche più di un certo biondino di sua conoscenza.

Senza accorgersene erano già arrivati al cancello e la blu andò a sbattere contro qualcosa ,o meglio qualcuno. Alzò lo sguardo specchiandosi in due magnetici occhi azzurri che conosceva fin troppo bene.

-Ciao Ai chan, è da un po' che non ci vediamo!- la salutò il biondo sorridendo.

-Leon? Che cosa ci fai qui?- balbettò allontanandosi un po' da lui, imbarazzata.

Sorrise dolcemente vedendo l’imbarazzo dell’amica –Me l’hai detto tu, non ti ricordi?- le disse riferendosi a quello che gli aveva detto circa due anni prima quando l’aveva battuto in ogni sport.

-Cosa? Tieni le tue manacce lontane da Aiko, lei è la mia ragazza!- urlò Anrima verde di gelosia.

-Io non sono la tua ragazza!- urlò a sua volta la blu con un'espressione a dir poco terrificante.

-Stammi bene a sentire nanerottolo: Ai chan aveva preso questo impegno con me da molto tempo e non ho intenzione di rinunciarvi!- ribattè Leon sicuro di sé. Questa sicurezza unita al modo affettuoso e confidenziale usato per riferirsi alla blu fece infuriare ancora di più l’altro ragazzo che reagì alla provocazione e i due iniziarono a litigare.

-Questi due sono una vera tortura, ma almeno la compagnia di Leon è molto meno fastidiosa di quella di Anrima che non fa altro che provare a baciarmi un secondo sì e l’altro pure! E poi è da tanto tempo che non faccio una bella partita a basket degna di questo nome!- pensò Aiko sorridendo, aveva preso la sua decisione.

-Andiamo Leon!- esclamò afferrandolo per un polso –altrimenti farà buio e non faremo in tempo.- aggiunse trascinandolo via. Prima di andarsene il biondo guardò il rivale per un istante e gli mostrò un sorriso sornione che sembrava voler dire “è inutile che ti arrabbi, tanto vinco io e tu non puoi farci niente!”

-Sei davvero la ragazza di quel tipo?- le domandò una volta lontani da orecchie indiscrete. Non sapeva il perché ma aveva paura di ricevere una risposta positiva.

Negò con il capo e senza neanche rendersene conto iniziò a raccontargli la storia dal principio, non voleva che pensasse lei fosse la ragazza di Anrima.

Dopo aver ascoltato attentamente tutta la storia, il biondo sospirò di sollievo, felice di sapere che quella sottospecie di scimmia non fosse il ragazzo della sua Ai chan.

-Eccoci qui!- esclamò la blu una volta arrivati davanti al campo di basket, Subito diedero inizio a un’emozionante partita di basketball all’ultimo canestro di quelle in cui era impossibile capire chi avrebbe avuto la meglio prima della fine.

 

***

 

Due ore dopo Aiko si sedette stremata in mezzo al campo, aveva il fiatone ed era tutta sudata ma soprattutto era incredula, senza parole. Leon era stato bravissimo e, ancora non riusciva a crederci, l’aveva battuta!

Il biondo si voltò verso di lei –Ora comincerà a vantarsi di essere il migliore!- pensò scocciata la ragazza, ma contro ogni sua aspettativa il mago non iniziò a sbeffeggiarla.

-Visto Ai chan? Mi sono allenato tutti i giorni e sono migliorato!- le sorrise porgendole una mano per aiutarla ad alzarsi e, per la prima volta, Aiko dovette ammettere almeno con se stessa che Leon era davvero bello e che la luce del tramonto lo illuminava rendendolo ancora più affascinante, simile a un incrocio tra un angelo tentatore e un dio greco. Non che Aiko avesse mai visto un angelo o un dio greco, ma era certa che se fossero esistiti sarebbero stati belli come lo era Leon in quel momento.

Allungò la mano verso quella del ragazzo e appena venero a contatto, entrambi sentirono un brivido caldo lungo tutta la schiena che li fece arrossire. Tuttavia non si staccarono; quel calore non gli causava imbarazzo, anzi, si sentivano bene, in pace con loro stessi e con il mondo che li circondava.

 -Sì, sei diventato bravissimo.- si complimentò sincera donandogli uno dei suoi sorrisi migliori.

Gli occhi del biondo s’illuminarono e sorrise radioso, mentre una nuova, calda sensazione si espandeva al interno del suo petto. Aiko non gli aveva mai rivolto un complimento così bello, si sentiva come se avesse potuto esplodere di gioia da un momento al altro.

Rise vedendo l’espressione dell’amico, in quei momenti sembrava proprio un bambino che si esaltava per un complimento ricevuto dalla mamma.

Abbassarono entrambi lo sguardo e solo allora si accorsero che le loro dita erano ancora intrecciate; arrossirono allontanandosi di scatto mentre l’atmosfera che li aveva avvolti fino a quel momento svaniva rapidamente lasciando spazio a un clima teso e imbarazzato.

-Sarà meglio che io vada, si sta facendo tardi e non voglio far preoccupare troppo i miei genitori.- mormorò distogliendo lo sguardo imbarazzata.

-Ok, ti accompagno.- rispose cercando d’ignorare il gelo che sentiva da quando aveva lasciato la mano della ragazza. –È pericoloso per una ragazza andare in giro a quest’ora, anche se la ragazza in questione è un maschiaccio come te!-

-Idiota.- ribattè la blu guardandolo male. Leon sorrise divertito, adorava farla arrabbiare: in quei momenti diventava il centro dei suoi pensieri e questo gli piaceva molto.

-Solo lui può dire una frase del genere in un momento così imbarazzate!- pensava irritata, prima di accorgersi che l’atmosfera imbarazzante presente fino a quel momento era completamente svanita dopo la frase del giovane mago. Arrossì, che l’avesse fatto a posta?

-Ai chan muoviti, anch’io devo tornare a casa, altrimenti chi lo sente Fujio!- esclamò iniziando a camminare.

L’ex apprendista scosse il capo divertita –Arrivo! E comunque preparati, voglio la rivincita!- esclamò raggiungendolo.

-D’accordo, ma ti avverto che non mi farò battere facilmente!- ribatté divertito il biondo.

E così tra una discussione e l’altra si allontanarono illuminati dalla calda luce del tramonto che nascondeva solo in parte il rossore sulle loro gote.

 

 

   
 
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