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Autore: Semplicemente G    19/02/2011    4 recensioni
Eliza:
Una ragazza timida, associale e innamorata persa di James.
James:
il classico bel ragazzo che piace a tutte e innamorato di Emily.
Una finta fidanzata e delle compagne di classe insopportabili.
Tra litigi, riappacificazioni e tradimenti, Eliza riuscirà a confessare a James l'amore che prova per lui?
Leggete e lo scoprirete!! R&R
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Why

Why

 

Capitolo 1

 

 

POV Eliza

 

Un altro noiosissimo giorno di scuola era terminato. Finalmente.

Ero stanca morta…

Salii in autobus e mi sedetti, abbandonando la testa sul sedile, chiudendo gli occhi.

Li riaprii poco dopo, voltando la testa verso sinistra per guardare fuori dal finestrino.

Oggi ero sola in corriera.

Non c’era nessuno che conoscevo.

Di solito c’erano James e Claire.

Adoravo Claire. Era una ragazza così piena di vita, sempre sorridente. Era sempre gentile e mi piaceva tantissimo parlare con lei.

James era diverso… lo conoscevo da circa sei anni e beh… ero innamorata di lui.

Da sempre.

Mi piaceva, era sempre gentile con tutti, sorridente.

Avevo imparato a controllare l’imbarazzo quando parlavo con lui, perché se non ci fossi riuscita avrebbe notato ogni volta il rossore che avvampava sulle mie guance.

Mi sedetti meglio sul sedile e aprii la tasca della mia borsa a tracolla, tirandone fuori il mio iPod azzurro.

Infilai gli auricolari nelle orecchie e schiacciai il tasto Play.

Immediatamente le note di “Miracle” dei Cascada risuonarono nelle mie orecchie.

Vidi, con la coda dell’occhio, qualcuno avvicinarsi e fermarsi davanti al mio sedile.

Alzai lo sguardo, incontrando due iridi marroni che mi fissavano.

James.

Tolsi velocemente gli auricolari dalle orecchie e lo fissai.

- Posso sedermi? – mi domandò indicando il posto vuoto accanto a me.

- Certo. – gli risposi spostando la borsa ai miei piedi. James si sedette accanto a me, mettendo il suo zaino sulle sue ginocchia. Dietro di lui c’era Claire, che mi sorrise e si accomodò nel sedile davanti al nostro.

- Come va? – gli chiesi.

- Bene. – sorrise.

Claire non prestava ascolto a ciò che stavamo dicendo, impegnata ad ascoltare musica con l’iPod.

Continuai a fissare James. Sapevo che c’era qualcosa che non andava.

Sapevo osservare bene le persone e capire se c’erano dei problemi.

Improvvisamente alzò lo sguardo.

Seguii la direzione dei suoi occhi e vidi salire in corriera Emily.

Era una ragazza di terza D, bionda, un fisico slanciato e una bellezza quasi fuori dalla norma.

La conoscevo, ci salutavamo e uscivamo con lo stesso gruppo di amici.

Guardai James. Dall’espressione sul suo viso si capiva subito che era interessato a lei. L’avevo già vista in passato quell’espressione.

- È molto bella, vero? –

James si voltò di scatto verso di me, con gli occhi spalancati. Rimase alcuni secondi a fissarmi negli occhi e io, in risposta, gli sorrisi.

- Si. -

Gli sorrisi di nuovo. Rispose al mio gesto e girò la testa dall’altra parte. Era un chiaro segno che non volevo parlarne.

Rimanemmo per alcuni minuti in silenzio, mentre la corriera cominciava a muoversi.

- Le hai mai chiesto di uscire? – domandai.

Non ero riuscita a trattenermi.

- Si. Una volta. – mormorò.

Sinceramente non pensavo che mi avrebbe risposto. Credevo che avrebbe evitato la domanda.

Lo sentii sospirare e mi voltai meglio verso di lui, in attesa che mi raccontasse ciò che era successo.

- Eravamo compagni di classe alle elementari e quindi ci conosciamo piuttosto bene. È successo qualche mese fa… glielo ho chiesto, ma mi ha detto che era impegnata. Usciva già con un altro ragazzo. -

Sentivo la delusione e l’amarezza nella sua voce.

- Mi spiace. – gli dissi. – Ora, però potrebbe non uscire più con quel ragazzo. -

- Vero… - sussurrò. – Ma… lo stesso. Non voglio fare la figura di uno che non ha saputo accettare un rifiuto. –

- Ok. –

Ci fu un’altra pausa di silenzio tra noi.

- Cosa credi che dovrei fare? -

Oltre che essere un ragazzo piuttosto insicuro di se, aveva anche uno spiccato orgoglio maschile.

Infatti, quando mi pose quella domanda non potei credere a ciò che sentivo.

Lo guardai sbalordita e lui rise, passandosi una mano tra i capelli, leggermente imbarazzato.

- Non commentare. – mi intimò.

Sorrisi.

Mi sistemai una ciocca di capelli dietro l’orecchio, abbassando lo sguardo.

- Non so cosa potresti fare… se non vuoi chiederle di uscire un’altra volta potresti… farla ingelosire. -

- Ma se sta con un altro ragazzo! – esclamò.

- Si, ma non è detto che tu le sia del tutto indifferente. Magari anche lei non ha il coraggio di venire a parlarti. Potrebbe pensare che ti piace un’altra ragazza e che si passato troppo tempo perché lei ti possa piacere ancora. –

Mentre parlavo James si accigliava sempre di più.

- Che casino. – mormorò. – Quindi, riassumendo, cosa dovrei fare? -

Presi un grosso respiro e gli risposi. Non sapevo se ciò che stavo per dirgli era corretto oppure no, ma, secondo me, sembrava la cosa migliore da fare.

- Credo che dovresti provare ad uscire con un’altra ragazza, farti vedere da lei con un’altra. -

James rimase in silenzio per un po’, poi parlò.

- Bene. E dove la trovo una ragazza con cui uscire? - mi domandò.

Nonostante mi facesse male, vederlo con altre ragazze, sapevo che era la cosa migliore da fare. Doveva uscire con un’altra, sia per dimenticarsi di Emily, sia per farla ingelosire.

- Questo non te lo so dire. - risi.

Voltai la testa davanti a me, osservando tutte le persone in piedi.

Sentivo il suo sguardo addosso e ero ben restia dall’incontrare i suoi occhi, o mi avrebbero tradita.

- Eliza, ti andrebbe di uscire con me, oggi? -

Spalancai gli occhi e sentii le guance colorarsi di rosso. Claire, dal posto davanti a noi, si girò, fissando il fratello ad occhi spalancati.

Rimasi alcuni secondi perfettamente immobile. Non potevo crederci.

Sentii il cuore battermi furioso dentro il petto, sembrava quasi volesse esplodere.

- C-cosa? – mormorai. Non potevo rimanere in silenzio per secoli.

- Ti ho chiesto se vuoi uscire con me oggi pomeriggio. – ripeté tranquillamente lui.

Non vedevo la sua espressione, perché ancora mi rifiutavo categoricamente di guardarlo negli occhi.

Presi il coraggio e due mani e lentamente alzai la testa  .

James mi sorrideva tranquillamente.

- Perché mi hai chiesto di uscire? – gli domandai.

- L’hai detto tu stessa. Devo uscire con un’altra ragazza, far finta di uscire con lei.  –

Improvvisamente s’imbarazzò, passandosi una mano tra i capelli. Forse si aspettava che io rifiutassi.

Non sapevo ciò che fare.

Se accettavo, gli facevo un favore e avrei potuto passare più tempo in sua compagnia, se rifiutavo perdevo un’occasione e ci sarebbe rimasto male. Dentro la mia testa di formarono una serie di fotogrammi: cosa sarebbe potuto succedere se avessi acconsentito oppure no.

Poi ripensai a quello che aveva detto prima: “Far finta di uscire con lei”. Non mi stava chiedendo un vero appuntamento. Dovevamo fingere di uscire insieme.

“È solo una farsa.” Mi dissi.

- Ma che bell’idea, fratellino!! – esclamò Claire, seduta davanti a noi. Dopo lo shock iniziale si era ripresa.

Fortunata lei.

– È perfetto! –

James ignorò le parole di sua sorella e puntò i suoi occhi su di me. Sentivo che mi stava guardando.

- Ascolta – mi disse. Mi voltai di scatto verso di lui. – Non è che voglio approfittare della nostra amicizia, -

Il mio cuore prese a battere furiosamente.

- Ma... con te sarebbe tutto più facile. Voglio dire, se chiedessi ad un’altra ragazza di uscire, dovrei cominciare tutto da capo e mi ci vorrebbe un po’ per conoscerla. Ormai è tanto che ci conosciamo... -

Si stava arrampicando sugli specchi, voleva giustificarsi per la domanda che mi aveva posto.

- Fermo. – lo interruppi. James si zittì. – Non c’è bisogno che ti giustifichi, ho capito cosa intendi. Dobbiamo far finta di stare insieme. Giusto? Mi stai chiedendo questo, vero? -

James si grattò la nuca imbarazzato.

Lo presi come un sì.

Sospirai chiudendo per un secondo gli occhi.

- Ascolta, lo so che ti sto chiedendo tanto... non è il massimo fingere di stare con un ragazzo che non ti piace. -

A queste sua parole arrossii e abbassai il capo.

Lui era convinto che non mi piacesse... se avesse saputo cosa mi stava passando per la testa in quel momento, avrebbe di sicuro cambiato idea.

- James, non ci sono problemi. Va bene. Farò finta di essere la tua ragazza. - mormorai ancora rossa in viso.

Con la coda dell’occhio lo vidi sorridere. Claire emise un gridolino di felicità e mi sorrise. Ricambiai il suo sorriso con molta più timidezza.

All’improvviso vidi una mano davanti a me. Spostai lo sguardo da Claire e fissai James.

Mi fece segno di accettarla e poggiai, con riluttanza e imbarazzo, la mia mano sul suo palmo.

Mi strinse la mano e mi sorrise.

- Eliza, vorresti diventare la mia finta ragazza per un po’? – mi domandò ridacchiando.

Che imbarazzo!! Proprio davanti a sua sorella!!!

Cercai di sorridere anche io e mormorai un lievissimo sì.

- Perfetto. – mi disse. Incrociò le sue dita con le mie e posò le nostre mani intrecciate sulla mia gamba.

Stavo morendo di autocombustione. Avevo le guance in fiamme.

Non mi capitava quasi mai di arrossire, ma quando c’era lui nei paraggi era inevitabile.

- Dammi il tuo numero, così oggi usciamo e decidiamo bene cosa fare. -

- Ok. – risposi. Staccai la mia mano dalla sua per prendere il cellulare nella tasca e salvare nella rubrica il suo numero.

La corriera si avvicinava sempre di più alla fermata dove dovevo scendere e cominciai a prepararmi.

James si alzò, e mi fece passare.

- Ci sentiamo dopo. Ciao. Ciao Claire. – lo salutai.

- Certo. –

- Ciao Eliza!! – esclamò a voce alta Claire agitando la mano e sorridendomi.

Improvvisamente sentii le sue labbra sulla mia guancia. James.

Rimasi immobile per un secondo, con gli occhi spalancati.

Non riuscivo bene a connettere il cervello, mi sentivo scombussolata. Fortunatamente la corriera mi salvò fermandosi appena in tempo.

- Ciao. – lo salutai di nuovo.

Lui mi fece un cenno affermativo e un sorriso.

Scesi dall’autobus e mi avviai verso casa mia.

Lentamente alzai una mano e mi toccai il punto in cui le sue labbra avevano sfiorato la mia pelle.

Mi sentivo terribilmente felice. Sapevo benissimo che l’aveva fatto solo perchè dovevamo fingere di stare insieme davanti a Emily, ma in quel momento non mi interessava.

Alzai gli occhi al cielo, guardando le folte chiome degli alberi del fiale che stavo attraversando.

Ero proprio innamorata.

 

Buon giorno a tutti!!

Sono tornata con una nuova Fan Fiction!!

"Why" è una Fan Fiction complicata, molto introversa che esplorerà tutti i pensieri di una ragazza di sedici anni innamorata.

Vi avverto che il personaggio di Eliza è molto particolare, ma si comprenderà meglio dei prossimi capitoli.

Ci ho messo davvero me stessa per scriverla, ho cercato di analizzare i suoi sentimenti e di farli sembrare veri...

Spero vivamente che vi piaccia.

Per me questa storia è davvero importantissima, e sono molto emozionata...

Ringrazio con tutto il cuore un mio carissimo amico che, senza di lui, la mia storia non avrebbe mai preso vita. Grazie!!

Non mi resta che salutarvi...

A presto e al prossimo capitolo!!

Con tantissimo affetto,

Luna Renesmee Lilian Cullen :=)

 

Le altre mie Fan Fiction!!

My Doctor  (Doctor Who) - Completa

Rapito dalla CIA (Castle - Detective Tra Le Righe) - Completa

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