« Ha dei begli occhi, non trovi? »

No, non erano belli. Erano perfetti. Glieli avrebbe strappati con le mani e sarebbe andato in cerca del chirurgo più malfamato del paese pur di farseli trapiantare.

Guardandosi allo specchio si sarebbe odiato un po' di meno, forse. Avrebbe osservato il proprio sguardo senza stare male, senza vedere in quegli occhi quelli di suo padre, così simili ai suoi. Quel nero così profondo sarebbe stato sostituito da un azzurro cielo.

E Akira l'avrebbe riempito di complimenti. Ah, quante volte gli aveva detto che stava benissimo con gli occhi chiari.. Ogni volta che indossava le lenti a contatto sapeva che lo aspettavano i suoi complimenti. Spesso glieli sussurrava senza farsi notare da altri, quelle parole dolci erano un loro segreto. Uno dei loro segreti.

Avrebbe voluto dirgli che era invidioso, che stava impazzendo di gelosia sentendolo elogiare quella ragazza. La nuova arrivata, tsk. Una truccatrice con poca esperienza che gli era stata mandata senza che loro sapessero nulla.
Ma nonostante tutto, si limitò ad accennare un sorriso e a dire prima di tirare una boccata di fumo: « Già, molto belli ».

Il bassista sorrise e lo attirò a sé, noncurante di potersi bruciare con la sua sigaretta.

« Non essere geloso.. Lo sai che per me ci sei solo tu », gli mormorò all'orecchio per poi sorridergli ancora.

Aveva smesso di pensare in quell'istante. Gliel'aveva detto chissà quante volte, ma gli faceva ancora lo stesso effetto. Totale assenza di parole. Annebbiamento della mente. Palpitazioni.

Lo baciò senza curarsi di altro, in quel momento c'erano solo lui e la sua bocca.

Fortunatamente, erano rimasti soli.