Ecco cosa succedeva a non dargli retta...
Glielo aveva detto di lasciare stare il re loro ospite, ma non pensava che un piccola indagine lo avrebbe messo in quel guaio...
Era cominciato tutto pochi giorni prima: il re di Madriks era venuto in visita a Camelot, per stringere un trattato con Uther.
Appena era arrivato Merlino aveva percepito in lui qualcosa di strano, sentiva... magia, intenzioni malvage.
Artù però, che ormai era a conoscienza del suo segreto, era stato chiaro: giravano strane voci su quell'uomo, Boun, voci che non ispiravano fiducia nei suoi confronti, quindi Merlino doveva togliersi dalla mente qualunque progetto o strana idea che si era fatto.
Ma figurarsi se quel servo idiota lo ascoltava, no... lui doveva mettersi ad indagare su Boun, tanto per fare qualcosa, si intende!
E così, quella mattina, si era introfolato nella stanza del re, trovando niente meno che un sacco di libri di magia nera e un progetto di conquista di Camelot: altro che trattato di pace, Boun voleva fare fuori Uther e, con l'aiuto della magia, diventare Re di Camelot.
Proprio mentre Merlino stava andando via il re di Madriks era comparso dal nulla, il ragazzo si era convinto fusse spuntato dalla piastrelle, e lo aveva minacciato di morte, per poi legarlo sotto il letto e tappargli la bocca con un incantesimo.
Boun se ne era andato, lasciandolo con la certezza che al momento opportuno lo avrebbe uccisso: a Merlino non rimaneva altro che sperare in un provvidenziale salvataggio di Artù, che però, dopo due ore, non si era ancora fatto vivo.
Cosa aspettava quell'asino reale per capire che era sparito, un comunicato scritto!?
Chissà come si sarebbe divertito nel vederlo legato come un salame sotto il letto!
Ora l'importante era che lo salvasse, poi avrebbe potuto dire quello che voleva!
Per una volta, era Merlino a dover essere salvato da Artù, e non viceversa! Concentrato com'era nei suoi pensieri, Merlino si accorse che fuori dalla porta Boun stava parlando con il principe in questione...