DI NUOVO VIVO
-Rukia…-
Sussurrò Ichigo con gli occhi sgranati.
-Rukia,
sei davvero tu?-
Lei lo fissava con i suoi profondi occhi blu che
facevano impallidire la notte, lo sguardo impassibile.
-Certo che sono io, stolto.- Gli rispose con una sfumatura
di dolcezza nella voce, le labbra increspate in un piccolo sorriso che bastava
ad illuminarle il volto.
Stolto. Quante volte l’aveva immaginata o sognata
chiamarlo in quel modo, con il suo tipico tono autoritario, da quando aveva
perso i suoi poteri di Shinigami? Troppe,
un’infinità…
Con le gambe che gli tremavano e l’espressione
ancora stupita, le si avvicinò e, arrivatole di fronte, si inginocchiò ai suoi
piedi.
Sotto lo sguardo incerto di Rukia,
le prese delicatamente le mani, così piccole e fredde in confronto alle sue, e
prese a baciarle.
-Sei tornata… Sei tornata…- Ripeteva, come a voler
convincere se stesso che lei era reale ed era veramente insieme a lui.
Rukia
liberò gentilmente una mano e gli accarezzò la testa, per fargli capire che non
era un sogno.
Ichigo, ancora in ginocchio, le circondò l’esile
vita con le braccia e affondò il viso nel suo grembo.
-Ti prego, non lasciarmi mai più.- Le disse con voce
soffocata.
Rukia
continuò ad accarezzarlo per un po’, poi
appoggiò le mani sulle sue forti spalle facendolo staccare da lei, in modo da
poterlo guardare negli occhi.
-Kurosaki Ichigo- iniziò
con tono solenne. -Sono tornata per restare, e ti giuro che non mi separerò mai
più da te.-
E finalmente Ichigo si sentì di nuovo vivo.