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Autore: F l a n    25/02/2011    8 recensioni
[Missing Moments della puntata 2x14 'Blame it on the alcohol']
"“Come sarebbe a dire che dobbiamo portarlo a casa noi?!” Finn guardò con aria contrariata il fratellastro, il quale stava sfoggiando lo sguardo più implorante del suo vasto repertorio.
“Andiamo Finn! Hai visto in che stato è? Se guida si ammazzerà.”
Finn diede uno sguardo a Blaine; era accasciato sul gradino dell’ingresso della casa di Rachel e stava ridendo, mentre stringeva ancora una bottiglia di chissà quale alcolico in mano."
[Blaine Anderson/Kurt Hummel/Finn Hudson]
Genere: Commedia, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Finn Hudson, Kurt Hummel
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Titolo:  "Between two brothers"
Fandom: Glee
Rating: PG13 (ma giusto per la situazione un po'... lol)
Pairing/Personaggi: Blaine/Finn/Kurt
Betareader: [info]nessie_sun  (grazie carissima O/)
Timeline: Missing Moments dell'episodio 2x14 'Blame it on the alcohol'
Wordcount: 1430 ([info]fiumidiparole  )
Disclaimer: I personaggi non mi appartengono, sono tutti di Ryan Murphy e non ci guadagno mezza lira.
Prompt: "Coraggio" per il team 'Cavalieri' del COW-T di [info]fiumidiparole  e [info]maridichallenge  
Avvertimenti: idiozia(?) What If, Missing Moments, Slash, vago Threesome.
Note: Questa fic è nata a causa di:
1- Non appena ho sentito il discorso di Blaine sul fatto che Finn e Kurt sono fratelli, la mia mente ha viaggiato verso orizzonti threesome.
2-  [info]sheesgotagun (che ringrazio tanto) mi ha linkato questa fan art: 27.media.tumblr.com/tumblr_lh2uynlfj21qziyfto1_500.jpg su twitter e non ho potuto resistere... ho dovuto scrivere questa piccola idiozia. Adoro i missing moments.
 
“Come sarebbe a dire che dobbiamo portarlo a casa noi?!” Finn guardò con aria contrariata il fratellastro, il quale stava sfoggiando lo sguardo più implorante del suo vasto repertorio.
“Andiamo Finn! Hai visto in che stato è? Se guida si ammazzerà.”
Finn diede uno sguardo a Blaine; era accasciato sul gradino dell’ingresso della casa di Rachel e stava ridendo, mentre stringeva ancora una bottiglia di chissà quale alcolico in mano.
“È fantastico! Siete due fratelli, io ho sempre sognato di fare sesso con due fratelli,” Kurt non fu del tutto sicuro di aver sentito bene la frase, ma si voltò sconvolto verso Finn, il quale aveva un’ espressione a dir poco scioccata.
“Finn…”
“Mio Dio, no. Mi rifiuto, questo non so cos’è in grado di fare…” la voce del ragazzo tremava lievemente mentre Blaine si era alzato e gli aveva circondato le spalle con un braccio.
“Puzza d’alcool,” constatò ancora, mentre Hummel lo scrutava con uno sguardo ben diverso dal precedente, più simile a qualcosa di minaccioso.
Conosceva quello sguardo e no, a Finn non piaceva.
“Dannazione Kurt, va bene. Ma se lo scoprissero Burt e mia madre? Sai che non gli farebbe piacere…”
“Finn non dire idiozie, sono sicuro che tua madre non ci direbbe niente e mio padre… che dovrebbe dire? In fondo non siamo noi quelli ubriachi, no?”
Il fratellastro tirò un sospiro e fece un gesto a Kurt per farsi aiutare a trascinare Blaine verso la macchina; era talmente sbronzo che non riusciva a reggersi in piedi.
Mormorava il nome di Rachel e qualche altra idiozia tipo ‘ti stanno bene quegli occhiali rosa’, ma Kurt e Finn preferirono non darci troppo peso, mettendo il ragazzo sui sedili posteriori della macchina.
“Non credo sia abituato all’alcool…” commentò Finn, osservandolo sempre più accigliato mentre il ragazzo stendeva le braccia in aria nel tentativo di cantare una qualche canzone – o un macello di canzoni in una –.
“No, in effetti non penso lo sia… salgo dietro con lui.”
Kurt sostenne Blaine sulla propria spalla per quasi tutto il tragitto, mentre cantava canzoni assurde e mentre diceva frasi come‘le labbra di Rachel sapevano di rosa, tu hai mai sentito labbra al sapore di rosa?’ seguite tutte da una risata isterica o comunque poco intelligente. Kurt ogni volta puntava gli occhi fuori dal finestrino e si sentiva male per ogni accenno al nome ‘Rachel’. Se almeno fosse stato sbronzo anche lui, non avrebbe capito la metà di quel che era successo.
“Ti piace così tanto?”
La voce di Finn interruppe i suoi pensieri e Kurt lo guardò tramite lo specchietto retrovisore all’interno dell’auto.
“A che serve? Tanto non c’è speranza,” commentò, con un tono intriso di acidità e tristezza.
“Non c’è speranza? Ma ci ha appena proposto di fare una cosa a tre!” ribatté, quasi strozzandosi con la sua stessa saliva, Finn “Anzi, mi correggo, ce l’ha proposto due volte in una sola serata. Se ti sembra poco…”
“Io sono ancora disponibile,” intervenne Blaine, alzando un braccio, che non sapevano bene come doveva aver colto la parola ‘tre’ nel discorso di Finn.
“Terribile. Non ci posso credere” Hudson spalancò gli occhi e si aggrappò al volante e sperò di arrivare a casa più in fretta possibile. Era chiuso in macchina con due omosessuali - non che avesse qualcosa contro i gay, ma quella situazione stava diventando a dir poco imbarazzante – dei quali uno era suo fratello acquisito e l’altro era il suo amico/ragazzo-qualcosa-del-genere- decisamente troppo sbronzo e troppo eccitato. E forse anche troppo confuso, perché alternava frasi da checca tremenda ad altre da etero maniaco commentando come potevano essere le mutandine di Rachel.
E com’era che Blaine stava sussurrando qualcosa al suo orecchio dal sedile posteriore e Kurt gli stava dicendo di smetterla?
Finn trovò quella situazione a dir poco imbarazzante e pregò che quel viaggio in macchina finisse davvero MOLTO presto.
 
*
 
Quando Finn scese dall’auto gli sembrò una completa salvezza.
Aveva lasciato che Kurt trascinasse Blaine fuori dalla macchina, ma non fu del tutto semplice ed il ragazzo non era certo molto forte.
“Dammi una mano, non ce la faccio da solo.”
Come Finn aveva previsto, purtroppo, si era ritrovato a portare Blaine di peso in casa. Lo aveva trascinato su per le scalette dell’ingresso, aiutato da un Kurt un po’ miagolante e petulante che gli ripeteva di essere più delicato.
Come si poteva essere delicati? E cosa aveva fatto di indelicato?
“La prossima volta lo porti tu allora.”
“sssssh! Non voglio che ci sentano i nostri genitori!” Kurt chiuse con debita delicatezza la porta di casa e si diresse verso Finn, che intanto era arrivato alle scale che conducevano alle loro camere.
“Questo qui non ci dorme in camera mia, lo sai vero?”
“Finn, stai tranquillo non ti avrei chiesto di farlo dormire in camera tua,”
Hai delle belle… lab- labbra belle,” farfugliò Blaine, portando il suo volto pericolosamente vicino a quello di Finn, il quale si scostò inorridito.
“K-KURT!” chiamò, allarmato.
“Dio Finn, fai piano!”
“Ha tentato di baciarmi”
“Non ce la farà, tu tienilo lontano.”
“Come posso tenerlo lontano se tenta di baciarmi?”
“Non lo so, ma pensa a trascinarlo quassù quanto prima. Sarà meglio per te, per me e pure per lui.”
Finn lo guardò spaventato e vide Kurt correre con passo felpato per le scale, mentre probabilmente andava a liberare il letto da qualunque cosa vi avesse messo sopra. Decise che la cosa migliore era davvero portarlo su per quella maledetta scala e lasciarlo sul letto di Kurt; da quel momento in poi – ne era sicuro – se ne sarebbe preso cura lui.
Il giovane Hummel lo raggiunse di nuovo in fondo alla scala.
“Ho aperto la porta e sistemato il letto, andiamo.”
Finn gli rivolse un’occhiata incerta.
“Devo prenderlo in braccio?”
“Secondo te? Finn, ci saranno almeno 16 gradini. Se non vuoi fargli spezzare le gambe è la cosa migliore.”
Hudson afferrò Blaine sotto le gambe e lo prese di peso, mentre Kurt lo seguiva gradino dopo gradino. Era tutto così assurdo – o era lui che era abituato a far di ogni cosa una tragedia greca?-
Oh, mio cavaliere,” sussurrò Blaine, accoccolandosi tra le braccia di Finn, il quale sentiva di poter morire da un momento all’altro se non arrivava in fretta in camera del fratello.
 
“Kurt, non pensavo potesse esistere qualcuno peggio di te da sbronzo!” disse Finn, quando finalmente aveva appoggiato Blaine sul letto.
“Evidentemente esiste,” il tono dell’interpellato era leggermente inacidito.
“Eeeeh, portatemi un bicchiere di wodka!”
“Siamo senza speranza. Blaine ti prego abbassa il tono. Ommioddio sono sicuro che se Burt vede un tuo amico in questo stato non ne sarà felice. Magari crederà che abbiamo bevuto anche noi.”
“Finn non potevamo lasciarlo da Rachel, né farlo guidare, sono sicuro che i nostri genitori capiranno.”
“Sarà…”
È sempre stato uno dei miei sogni dormire tra due fratelli,” mormorò con voce impastata, l’ospite.
“Kurt, lasciatelo dire, ti fai amici con fantasie un tantino strane,” disse lentamente Finn, mentre guardava sconvolto Blaine rotolarsi tra le coperte del letto.
Kurt gli sorrise e poi si sedette sul letto al fianco di Anderson, il quale continuava a mormorare frasi strane. Finn scattò non appena si sentì afferrare il braccio d’improvviso ed il giovane Hummel rimase a bocca aperta; Blaine aveva trascinato Finn sul letto e si era ‘appropriato’ del suo braccio cogliendolo alla sprovvista.
“K-KURT!” gridò il fratello, ricevendo un’occhiata ammonitrice da parte dell’altro. Se avesse gridato un'altra volta Burt si sarebbe anche potuto svegliare e non era il caso.
“R-rimanete qui…” Blaine allungò la mano anche verso Kurt e costrinse entrambi i fratellastri a distendersi accanto a lui.
Finn si pose due domande esistenziali: la prima come diavolo fosse finito in quella situazione, la seconda perché non aveva strattonato il braccio e non si era messo a correre fuori da quella camera più veloce che poteva.
Ma Kurt lo stava guardando al dilà del corpo di Blaine e conosceva quello sguardo.
Si rassegnò a fissare il soffitto mentre sentiva la mano dell’amico del fratellastro stringere la sua e omiodio“coraggio Finn, coraggio. Fallo per Kurt, fallo per te stesso. Spera che Kurt non sputtani la tua cronologia a Burt o ancor peggio a Carole. Coraggio Finn.”
Coraggio… quella parola fece tornare in mente un discorso molto confuso che gli aveva fatto Kurt su quel termine e quant’era legato a Blaine… non se lo ricordava bene, purtroppo doveva confessare di aver smesso di ascoltare a metà discorso gli elogi di Kurt riguardo a Blaine, quella volta, perché erano diventati eccessivamente gay e, per carità, lui non aveva niente contro l’omosessualità, ma quell’idolatrazione per un messaggio o roba del genere gli era sembrata eccessiva.
E comunque coraggio…
Blaine si addormentò aggrappandosi completamente al suo corpo ma rimanendo con una mano intrecciata a quella di Kurt che aveva un espressione pseudo-sognante dipinta sul volto.
 No, okay, non poteva scappare neanche se lo avesse voluto.
Coraggio.
Finn pensò che gliene sarebbe servito parecchio per arrivare all’indomani.
   
 
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