Anime & Manga > Vampire Knight
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Autore: LindaJSixx    25/02/2011    1 recensioni
Ho deciso di scrivere questa fan fiction dopo aver finito di guardare le due serie di Vampire Knight: mi è piaciuto molto, davvero, e mi sono messa a piangere come una stupida quando Yuuki se n'è andata (non perchè mi dispiaceva, ma perchè Zero è rimasto solo soletto...).
Quindi spero che vi piaccia, ci ho messo tutta me stessa. ^^ Accetto critiche di qualsiasi genere e spero che siano di grande utilità.
Ciao!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaien Cross, Kaname Kuran, Nuovo Personaggio, Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi stavo preparando per il ballo della scuola, mentre cercavo di dimenticare quello che mi successe solo due anni fa...

... la pioggia mi aveva bagnato completamente, e il vento sembrava volermi trafiggere. Avevo appena ucciso i miei genitori involontariamente. Io non volevo: quel vampiro mi aveva detto che se non li uccidevo l'avrebbe fatto lui, facendoli soffrire. Svenni sull'asfalto, a pochi metri da una casetta.
Al mio risveglio, un paio di occhi viola mi scrutavano.
" Nnh..." gemetti per il freddo.
" Direttore... è sveglia." mi sembrava di sognare, così presi la guancia del ragazzo e la pizzicai senza forze.
" Ma che fai?" il ragazzo mise una mano sulla mia fronte: era calda e piacevole, così chiusi gli occhi...

... tornai alla realtà, e scossi la testa, guardandomi allo specchio: non dovevo ricordare. NO!
Il vestito rosso era attillato, e risaltava molto la forma snella del mio corpo. Non mi truccai, visto che non lo facevo mai; sussultai quando bussarono alla porta.
" Avanti..." ero calma come al solito.
Aprirono la porta, e vidi Zero vestito, pronto per andare.
" D-dobbiamo andare..." me lo disse, arrossendo lievemente. Lo guardai per un po', dando un lungo sguardo alla forma del suo corpo. Era davvero sexy, e il viso era così bello... Avevo voglia di baciarlo.
" Linda?" Zero mi riportò in me, facendomi spaventare. Scossi la testa e lo presi a braccetto: ci avviammo alla sala da ballo, sotto gli occhi stupiti di tutti, specialmente sotto quelli di Hino.
" Zero! Ti avevo chiesto di accompagnare me!" la sua lamentela era così sgradevole che mi fece venire il vomito.
" Ti ho già detto che accompagno Linda. Chiaro?" quando lui si comportava così fraddamente con altri, mi faceva venire un sorriso.
Arrivammo nella sala da ballo, e ci unimmo alle coppie che ballavano. Volteggiavamo in silenzio, guardandoci a vicenda.
Il braccio di Zero si strinse ancora di più alla mia vita, obbligandomi ad appiccicarmi al suo corpo.
" Che stai...?" dissi quella frase senza finirla, e Zero avvicinò le labbra al mio orecchio sussurrandomi:
" Dobbiamo sembrare una coppia, no?" faceva l'innocente, così gli pestai il piede con l'anfibio.
Fece una smorfia dal dolore, ma non cambiò posizione, anzi... Mi prese il volto fra le mani, e sfiorò con la lingua le mie labbra.
Ormai ero abituata ad essere il suo giocattolo, così aspettai che finisse di usarmi.
D'un tratto, mi trascinò sulla balconata deserta fuori dalla sala, così, appena arrivati, mi sedetti sul recinto di pietra che lo circondava, sbuffando.
Zero si avvicinò. Era più alto di me, anche perchè ero seduta, e si avvicinava al mio volto.
" Linda... Ti amo..."
Smisi di respirare. Era la prima volta che mi diceva una cosa tanto forte. Mi baciò, contro la mia volontà, e cercai di oppormi a lui, senza risultato.
Quando si staccò da me avevo il fiatone, e gli tirai uno schiaffo quasi in lacrime:
" Str*nzo! Non usarmi fino a questo punto! Non tieni mai conto di quello che provo!"
Io amavo Zero, con tutto il mio cuore. E potevo sopportare la situazione in cui ero, ma non fino a questo punto!
" Ti amo."
<< Ma lo fai apposta?!>> lo sbattei contro il muro, con la poca forza che avevo, e lui scambiò i ruoli, immobilizzandomi.
" Ti ho detto che ti amo, dannazione." mi baciò con la lingua, facendomi girare la testa: decisi di riprendermi, così lo spinsi lontano. Tornai nella sala da ballo cercando di reprimere le lacrime, mentre mi sfregavo la bocca con una mano. Camminavo molto velocemente, ma sentivo la presenza di Zero al mio fianco.
" Lasciami sola." ero davanti alla porta della mia stanza, e stavo cercando le chiavi per entrare.
" Vuoi queste?" lui teneva in mano il mio mazzo di chiavi, così cercai di prenderlo.
" Hey... se le rivuoi... dovrai fare delle cose..." era malizioso, mi stava facendo incazzare parecchio.
Gli tirai uno schiaffo sonoro, che lo fece zittire.
Avevo lo sguardo basso, e tremavo con i pugni chiusi. Gli presi le chiavi dalle mani ed entrai in stanza lasciando fuori Zero. Stranamente bussò alla porta dicendo piano:
" Linda... per favore... posso entrare?"
" Vattene!" risposi affondando il viso nel cuscino: piangevo silenziosamente, e non mi importava di essere vista da qualcuno.
Sentii una mano calda e avvolgente che mi accarezzava i capelli e che poi si allacciò alla mia.
Zero mi obbligò a girarmi verso di lui.
" Linda... tu credi che ti abbia usato, no? Credimi, non è così..."
" Piantala di prendermi in giro! Lo hai sempre saputo che ti amo da tanto tempo! Eppure hai iniziato a usarmi da quando Yuuki se n'è andata con Kuran! Non voglio che tu mi tratti in questo modo! Non sono il giocattolo che reprime la mancanza di Yuuki!"
Subito dopo averlo detto sbarrai gli occhi, perchè avevo nominato LEI.
" Se la pensi così, allora farei meglio ad andarmene." tremava, e si alzò dal mio letto, tenendomi ancora la mano. Mi trascinò – nel vero senso della parola – nella sua stanza, e mi spinse sul letto.
" Zero... che diavolo vuoi fare?!" non riuscivo a muovermi, e tremavo come una forsennata.
Lui, mi rivolse un sorriso triste. Oddio. Perchè sorrideva? Non aveva mai sorriso e, se lo aveva fatto, non lo aveva diretto a me. Mi sentivo svenire per quella celestiale visione.

...

Credo di essere svenuta per davvero, perchè quando aprii gli occhi, Zero era preoccupatissimo, ed era mezzo nudo sopra di me.
" Ma cosa... ?" ero confusa, e non capivo cosa fosse successo.
" S-sei svenuta all'improvviso e... n-non..." respirava affannato, e mi abbracciò convulsamente, continuando:
" Ero spaventato... non sapevo cosa fare..." mi strinse di più a sè, affondando il viso nei miei capelli. Gli accarezzai la schiena, nuda, sussurrandogli:
" Zero... calmati, sto bene. Non preoccuparti... E poi... perchè sei senza camicia?"
Lui si scostò un attimo da me, guardandomi negli occhi, e poi mi baciò con un mix di dolcezza, paura e preoccupazione. Non avevo la forza di respingere quei sentimenti tanto forti, così mi lasciai andare.
  
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