«I'm sorry...»
«For what?»
«For being me. Going rogue, getting us into this. If we haven't gone...»
«Sssh, Castle. You were right. We found the bomb. Now, we're just too late, okay.»

No, non volevo morire. Più che altro non volevo svenire, i miei movimenti erano limitati, ero congelata dalla radice dei capelli alla punta dei piedi.
Non ce la facevo più e Castle era lì che mi stava abbracciando. Lui c'era stato, sempre.

«Castle...»
«Yeah..?»
«Thank you, for being there.»
«Always.»

Si, sempre. Come l'ultima volta nell'ambulanza mentre cercavo di mettere bene la garza che ti ricopriva la mano.
Quella mano che in quel momento avevo visto colpire violentemente il naso e il viso dell'assassino, il probabilme assassino di mia madre, quello che aveva architettato tutto.
Ti ricordi? Poi te l'ho sistemata io quella garza e ti ho ringraziato. Ti ho ringraziato di essere la mia spalla, il mio braccio destro come nei supereroi.
Grazie, Castle.

«I just wanted you to know how much I...»

Perchè dovevo svenire proprio in quel momento? Perchè le forze mi avevano abbandonato?
Volevo dirti quanto ti amo, quanto sono felice di averti al mio fianco, di vederti ridere, di fare battute, di fare teorie e condividerle con me.
E volevo dirti anche che il tuo sguardo mi incanta sempre.
Volevo dirti questo.
Ma intanto sento la tua voce quasi disperata, mentre io sono svenuta. Si, la sento. La sento perfettamente ma non posso rispondere.

«Kate... stay with me... stay with me...»

Appena usciremo di qui, ti giuro che ti dirò tutto, tutto quanto.
Ti dirò tutto quello che penso, ti dirò di voler passare un'intera estate con te.
Voglio che tu sappia quanto io tengo a te perchè...

«I wish that I had someone who will be there for me and I could be there for him, and we just can diving into it together...»

E tu sei proprio quella persona, Castle. Proprio quella.