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Autore: Aya_Black    26/02/2011    5 recensioni
Era giunto ad una conclusione: Jared non era umano.
Doveva essere per forza una di quelle creature vendicatrici mandate sulla Terra per fare impazzire la gente. Lui,non la gente.
Doveva aver offeso qualcuno lassù,in modo serio,irreparabile. Seriamente,non c'era altra spiegazione plausibile. Non era possibile che dopo tutto il tempo che avevano passato insieme,tutte le cose che avevano dovuto affrontare per non crollare e per non far crollare il loro amore,tutte le precauzioni sul non farlo scoprire a nessuno,Jared potesse...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allora,gute nacht che per chi non sa il tedesco significa buona notte (visto l'orario mi pareva la cosa più decente da scrivere). Posto questa shot,costretta come al solito dalla mia Sister Andy 14. E' un mio sclero notturno,partorito dopo aver visto una gif in cui Jared si lecca le dita su Fb.
Quindi se fa schifo,non prendetevela con me  ma con lui,visto che è un pazzo psicopatico e maniaco u.u Detto ciò,spendo due ulteriori secondi per dire che Jared e Colin non sono miei (anche perchè farebbero una brutta fine) e che tutto ciò non è mai successo (anche se a me piace pensare che da dopo Alexander non si siano più lasciati *-*)- Con questo mi eclisso e vi auguro sul serio una buona notte :D
Ps: il titolo è tratto dalla canzone Valhalla dei Thirty Seconds to Mars,si sono una Echelon convinta *_*

You are the reason i can't control myself

Era giunto ad una conclusione: Jared non era umano.
Doveva essere per forza una di quelle creature vendicatrici mandate sulla Terra per fare impazzire la gente. Lui,non la gente.
Doveva aver offeso qualcuno lassù,in modo serio,irreparabile. Seriamente,non c'era altra spiegazione plausibile. Non era possibile che dopo tutto il tempo che avevano passato insieme,tutte le cose che avevano dovuto affrontare per non crollare e per non far crollare il loro amore,tutte le precauzioni sul non farlo scoprire a nessuno,Jared potesse...
Ok,doveva calmarsi. Coraggio Colin,ce la puoi fare. Inspira,espira,inspira,espira.
"Che stai facendo?"
Colin sbuffò,espirando un ultima volta. Socchiuse gli occhi,passandosi una mano sul viso ben deciso a non voltarsi verso il proprio compagno.
"Cole,mi hai sentito?" continuò l'americano,picchiettandogli la spalla con la mano. Non gli piaceva essere ignorato,non da Colin perlomeno.
"Si,ti ho sentito Jared. E ti ho visto." sospirò l'irlandese,scocciato.
"Ti sono spuntati gli occhi anche dietro la testa,Cole?Perché da quando sono entrato,non ti sei voltato a guardarmi. Quindi,presumo che ti siano spuntati gli occhi dietro la testa se affermi con convinzione di avermi visto."
Visto?Impazzire,lo faceva impazzire. Prima lo rincoglioniva con le chiacchiere,poi lo avrebbe incantato con i suoi occhioni da cucciolo e di lui non sarebbe rimasto nulla se non un po’ di carne tremolante. Colin Farrell,l'uomo gelatina.
"Non mi sono spuntati gli occhi dietro la testa,Ja,non so come ti vengano queste idee." sospirò di nuovo,cominciando a pensare di essere stato una locomotiva nella vita precedente. "Mi riferivo a quello che hai fatto prima,sul palco." concluse,voltandosi finalmente verso l'americano.
Brutta idea,davvero una brutta brutta idea.
Jared sembrava confuso,come se non avesse capito sul serio di che stava parlando. Non poteva davvero essere così fesso,per Diana! Non poteva non aver capito che si riferiva alle sue maniere da maniaco sessuale. Anche un bambino ci sarebbe arrivato, ma in fondo Jared era un bambino.
"Cole,non ho idea di cosa tu stia parlando." gli rispose Jared,gli occhi spalancati. "Dovresti seriamente.."
Colin sbuffò sonoramente,alzando una mano per interrompere il compagno "Jared,mi riferisco a quando hai deciso di leccarti il dito e la mano. Come la pubblicità delle patatine."
"Non avevo patatine sul palco,Cole."
Lo stava prendendo per il culo?Si,doveva per forza prenderlo per il culo. Per forza.
"Non ho detto che.." sospirò,afflitto. "Oh,ma lascia stare. Che ci parlo a fare io con te?"
Senza degnarlo di un'altro sguardo,l'irlandese si diresse nella camera da letto della suite che condividevano. Era bella grande,specie il letto. Enorme,circolare,una meraviglia. Jared voleva sempre il meglio,visto che stava in giro praticamente un giorno si e l'altro pure.
Si gettò sul letto,affondando il viso nel cuscino e imponendosi di non pensare a Jared. A Jared che si leccava lascivamente il dito,quasi gustandolo,per poi passare al resto della mano prima di riprendere tranquillamente a cantare. No,no,no. Merda. Non ci poteva pensare,non doveva pensare a quanto sarebbe piaciuto farlo a lui. Avrebbe ricavato solo un eccitazione che sarebbe rimasta lì,inascoltata,perché Jared era troppo stanco dopo il concerto.
"Cole?" si sentì chiamare,prima che la figura di Jared facesse capolino nella stanza. Colin alzò lo sguardo,mentre l'americano si avvicinava al letto.
Colin si girò,tenendosi su con i gomiti,mentre Jared si accomodava accanto a lui.
"Ho capito a che ti riferivi,solo che non vedo dove sia il problema" gli disse,con un alzata di spalle. Dov'era il problema?Il problema stava nel fatto che si era quasi dovuto incatenare al camerino per evitare di andare sul palco e stuprarlo lì,davanti a migliaia di Echelon urlanti. Grazie al cielo,Emma aveva avuto il buonsenso di preparargli una camomilla.
 "Lascia perdere,Jay,non importa più oramai" gli rispose,con un sorriso. Sorriso che si congelò all'istante,perché l'americano gli si era appena seduto a cavalcioni sulle gambe. Lo fissava,divertito,mentre le sue labbra raggiungevano il suo collo teso.
"Jay,no!Sarai stanco,non voglio che..ah" non riuscì a trattenersi dal gemere,quando il cantante gli morse la base del collo. Lo lasciò fare,accarezzando quell'assurda cresta colorata che si era fatto da qualche mese. Le labbra di Jared erano delicate,morbide,mentre percorrevano il suo collo verso l'alto. Raggiunsero le guance,sfiorandole,arrivando all'angolo della bocca.
Colin socchiuse le labbra,fremente,in attesa del bacio. Bacio che non arrivò.
"Perché ti sei fermato?" chiese l'irlandese,fissando il compagno seduto sulle sue gambe a braccia incrociate.
"Perché voglio sentirti dire quello che non vuoi dire,Cole." gli rispose,con un sorriso.
"Vuoi sentirti dire che sono quasi collassato quando ti ho visto farlo? Che se non ci fosse stata Emma nei paraggi,sarei salito sul palco e ti avrei violentato lì davanti ai tuoi Echelon?Questo vuoi sentirti dire,Ja?" sputò fuori Colin,tutto d'un fiato. Sapeva che sarebbe andata così. Jared l'avrebbe avuta vinta,Jared l'aveva sempre vinta. Anche quando aveva torto marcio,riusciva a rigirarsi la frittata in modo da far sentire lui un coglione. Troppe volte gli aveva chiesto scusa,anche quando aveva ragione da vendere.
"Si,esattamente questo" sussurrò l'americano,prima di avventarsi sulle sue labbra poco delicatamente. Le mani del cantante circondarono il viso di Colin,mentre la sua lingua si faceva strada nella bocca. Le lasciò incontrare,giocare,sfidarsi in un bacio rude e violento.
Si staccarono solo quando entrambi furono a corto di ossigeno,ma Colin sapeva che non sarebbe finita lì. Non se Jared aveva quella specie di ghigno stampato in faccia.
Non terminò nemmeno il pensiero che l'americano,senza togliergli gli occhi di dosso,ripeté il gesto di qualche ora prima. Leccò il palmo della mano,lentamente,quasi accarezzandolo,poi passò alle dita. Le sfiorava,le leccava,lentamente,senza pudore. Più che leccarsi le dita sembrava che stesse facendo un pompino al proprio dito.
"Ja,smettila" sospirò Colin,sentendo il cavallo dei propri pantaloni farsi improvvisamente stretto. Se non avesse smesso,lo avrebbe sul serio violentato.
"Perché,Cole? Mi piace." sorrise il cantante,soffermandosi sul proprio pollice. "Lo dice pure la pubblicità,no? Se non ti lecchi le dita godi solo a metà."
Ah fanculo alle buone maniere,quell'idiota se lo meritava. Con un colpo di reni ribaltò le posizioni,bloccando Jared contro il materasso. L'americano lo fissò divertito,mentre intrecciava le mani sopra la propria testa. Rispose al bacio con forza,assaporando il sapore di Colin. Gli piaceva provocarlo,specie perché sapeva che avrebbe reagito in quel modo. 
Le labbra di Colin abbandonarono quelle del compagno,scendendo sempre più giù. Gli tolse la maglietta,gettandola lontano sul pavimento,per soffermarsi sul petto bianco. Era perfetto,con quei muscoli appena accennati,la pancia piatta. Passò le labbra su ogni centimetro di pelle esposta,fino a giungere alla cintura dei pantaloni. Jared trattenne il fiato,mentre l'irlandese glieli slacciava e poi glieli sfilava. Raggiunsero a loro volta un posto non imprecisato sul pavimento,seguiti poco dopo dai boxer.
"Cole.." mormorò il cantante,una volta che fu interamente nudo. Incrociò lo sguardo del compagno,ma non riuscì a proferire parola,non una volta che le labbra di Colin ebbero raggiunto la sua eccitazione. Strinse le lenzuola immacolate,mentre la bocca dell'irlandese sfiorava la punta gonfia e calda. Si trattenne dal genere,mentre la sua lingua percorreva tutta la sua lunghezza,lentamente,mentre le sue mani raggiungevano i suoi testicoli,caldi e gonfi,accarezzandoli. Credette di impazzire,quando Colin iniziò a succhiare il suo membro,i gemiti gli uscivano dalle labbra incontrollati.
"Cole..." ripeté,quasi urlando,gli occhi semichiusi. Affondò una mano tra i capelli del compagno,stringendoli forte. Inarcò la schiena,ansante,mentre Colin continuava quella sua lenta tortura. Gemette di nuovo,indecentemente,quando lo sentì aumentare il ritmo. Sarebbe venuto,lo sentiva.
"Cole.." urlò,per l'ennesima volta "Sto per.."
Non fece in tempo a terminare la frase che venne rumorosamente nella bocca dell'irlandese. Ricadde sulle lenzuola,rilassato,mentre Colin ingoiava il suo rilascio.
"Così impari a provocarmi,Ja" disse quest'ultimo,ripulendosi la bocca e avvicinandosi di nuovo al cantante.
"Dovrei farlo più spesso,se questo è quello che mi attende dopo." sorrise Jared,sfiorando le labbra dell'amante delicatamente. Passò le mani sul suo petto ampio,sbottonando lentamente la camicia,prima di giungere a sua volta ai pantaloni. Slacciò la cintura ed aprì i bottoni,calando i pantaloni quel tanto che bastava per liberare l'eccitazione del compagno.
"Non abbiamo finito o sbaglio?" gli sorrise,mentre l'irlandese si liberava dei propri vestiti,facendogli raggiungere quelli di Jared sul pavimento.
"No,non abbiamo finito." rispose Colin,riappropriandosi delle labbra del cantante che gli circondò la vita con le gambe.
"Ti voglio Cole,adesso" sospirò Jared,spingendo il bacino in avanti di modo che la sua apertura fosse proprio davanti all'eccitazione del compagno. Colin non se lo fece ripetere,non lo preparò nemmeno,non aveva tempo. Entrò in lui con un unica spinta decisa,strappandogli un gemito di dolore. Iniziò a muoversi subito,lentamente,per farlo abituare alla sua presenza. Jared si morse un labbro,per evitare di urlare dal dolore. Perché faceva male,faceva un male cane.
L'irlandese aumentò gradualmente il ritmo,spingendo pian piano sempre più forte. Jared sotto di lui gemeva,con gli occhi chiusi,ed era stupendo. Gli sfiorò le labbra,continuando a muoversi deciso. Lo sentì urlare,prima dal dolore poi dal piacere. Sentì il suo nome ripetuto all'infinito,le unghie dell'americano conficcate nella sua schiena,i suoi occhi azzurri spalancati quando venne dentro di lui.
Dovette fermarsi qualche istante,per far passare l'orgasmo,prima di uscire da lui e sdraiarglisi accanto. Jared si accoccolò sul suo petto,coprendoli entrambi con le lenzuola non più così immacolate.
"Wow,è stato.." iniziò,in cerca delle parole adatte per descrivere il momento. "Cole,è stato fantastico. Credo di dover fare più spesso queste cose sul palco."
"Non penso sia il caso,sai Ja? Non credo sarebbe un bello spettacolo per i tuoi fan vederci mentre facciamo sesso."
"Tu dici?" chiese il cantante,accarezzando delicatamente il petto del compagno. "Io penso che gli farebbe piacere,insomma dai tempi di Alexander aspettano che ci baciamo in pubblico. Credo che se ci vedessero fare sesso sul palco,finirebbero tutti all'ospedale."
Colin rise,stringendo a sé il compagno,accarezzandogli con una mano la schiena sudata. "Preferisco continuare in questo modo. Sono affari nostri,non loro. Quindi saresti pregato di evitare di provocarmi quando sei sul palco."
"Ci posso provare,ma non ti assicuro nulla." rise Jared,prima di ritrovarsi di nuovo schiacciato tra il materasso e Colin.
"Non lo farai più,o sarò costretto a farti male." gli rispose l'altro,serio,sfiorandogli il collo con le labbra. Rimasero in silenzio,mentre le labbra di Colin raggiungevano di nuovo quelle dell'americano.
"Cole?" se ne uscì questi dopo qualche istante,allontanandosi per riprendere fiato.
"Uhm?"
"Credi che dovremmo comprarle quelle patatine della pubblicità?"
"Fanculo,Jared" gli rispose semplicemente,prima di rientrare nuovamente in lui.
  
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