Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: edera 74    26/02/2011    3 recensioni
Cosa accade quando ci si sente perfetti per un dono che custodiamo, ma la persona che amiamo non sembra accorgesene?. Masumi e Maya lo scopriranno presto.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Masumi Hayami
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Colgo qui l'occasione per ringraziare coloro i quali hanno letto, anche senza lasciare commenti, la precedente fanfiction “Finalmente donna”, grazie di cuore a tutti ed in particolare a Zomani84. Grazie davvero per le bellissime parole che a quanto pare sono state per me di stimolo a riprovarci con questa nuova storia. Buona lettura a tutti.

 

GUERRA E PACE

 

Ci erano ricascati...un'altra volta..ancora, avevano litigato, come non succedeva da tempo.

La porta a vetro dietro di lei si era chiusa con un movimento leggero, mentre assordante era il silenzio che imperversava nella sua mente, dopo quel tremendo litigio con lui.

Il suo cuore, invece, era un intricato roseto di silenziose spine affilate, le stesse che circondavano la sua anima così forte da stritolarla.

Mentre da sola fuggiva nella notte, ignara della sua destinazione, sentiva l'eco delle grida di lui nella testa “Maya aspetta!”, “Amore lasciami spiegare”, accompagnate da quelle che erano state causa ed effetto di quel tremendo battibecco “Sei una ragazzina Maya!”

Quest'ultima frase soprattutto, era per lei un tormento continuo, le rimbombava nella mente come un martello, le aveva fatto troppo male sentirle quelle sera, la stessa in cui lei aveva sperato che le cose sarebbero andate diversamente, lo aveva desiderato tanto, si era impegnata perchè tutto quella sera fosse perfetto, doveva esserlo perchè lei in quel momento si sentiva tale.

Lui l'aveva resa forte, lui l'aveva resa donna ora l'aveva resa anche madre..si madre.

Quando il dottore quel pomeriggio glielo aveva confermato non ci poteva credere, aveva sgranato i suoi bellissimi occhi color cioccolato e la bocca di rose per lo stupore...all'uscita dalla clinica continuava a guardarsi in tutte le vetrine che aveva trovato nella strada verso villa Hayami.

Non riusciva a crederci, si certo erano sposati da quasi tre mesi, ma la consapevolezza di portare in grembo il figlio del suo amato Masumi, dell'uomo che ogni notte la faceva sua con dolcezza e forza, facendola vibrare di piacere e di passione, dell'essere che più amava al mondo, la commuoveva oltre ogni immaginazione.

Ad un tratto addirittura, vedendo il riflesso del suo corpo su di una vetrina, si era scoperta a trovarsi più adulta, donna..e tali pensieri avevano suggerito alla sua mano destra di alzarsi per posarsi prima sul volto, ricco di una luce nuova e poi a scendere sul resto del corpo; si ritrovò così ad immaginarsi con il pancione, con un seno ancora più florido di quanto già non fosse, e si scopri lieta di questi pensieri...si sentiva talmente forte, talmente determinata, benedetta dal cielo e dagli dei, per tutto quell'amore che sentiva sgorgarle nel petto ad ogni istante che passava.

Una volta arrivata a casa era stata presa dalla voglia irrefrenabile di chiamare suo marito alla Daito per comunicargli la bella notizia, ma poi aveva lasciato andare la cornetta al suo posto.

Ad un tratto fu colta da una strana inquietudine, cosa avrebbe pensato e detto Masumi sul bambino?.

Maya sapeva dell'amore sconfinato del marito nei suoi confronti, ma non riusciva a smettere di tormentarsi le mani ed il cuore non ne voleva sapere di andare più piano.

Scrollò decisa i suoi lunghissimi capelli e disse a se stessa che la paura non aveva ragione di albergare nel suo cuore, non adesso almeno, aveva il dovere di rispedire il tormento nella cella da cui proveniva.

Lei e Masumi erano sposati, il loro amore così duramente messo alla prova negli anni passati e la loro felicità finalmente conquistata avevano portato ad un dono meraviglioso, un bimbo suo e di Masumi, quindi nulla c'era da temere, Lui alla notizia l'avrebbe presa tra le sue forti braccia e le avrebbe dato il più passionale dei baci, dopo di che avrebbero fatto l'amore come mai prima di allora. A quel pensiero sentì la gola ardere e il basso ventre accendersi.

Le piaceva l'idea... Dio se le piaceva, le piaceva il pensiero di essere toccata da lui, amata da lui, presa con quella dolcezza e passione che solo le sue mani ed il suo sesso sapevano regalarle.

Ogni volta che lui la faceva sua, la mandava in estasi, sentire la sua voce affannata e roca mentre entrava ed usciva da lei la eccitava tantissimo.

Vi erano mai stati due amanti come loro prima ? Maya arrossendo al solo pensiero, ritenne di no.

Prese una decisione, la felicità che sentiva albergare nel suo animo l'aiutò ad elaborare un piano che le consentisse di comunicare al marito che aspettavano un bambino, nel modo in cui una vera donna lo avrebbe detto al suo amato.

Senza avvertire il personale di servizio, che la vide schizzare fuori di casa come un fulmine, si diresse in un posto dove mai una persona semplice come lei avrebbe pensato di andare....

La commessa del negozio di lingeriè era stata cortese, forse lo era stata più con la sua carta di credito che con lei direttamente, ma ciò che contava è che lo scopo era raggiunto, aveva acquistato quello che le serviva per la serata, che lei sperava fosse tanto speciale.

Poi aveva fatto una cosa che le aveva velato gli occhi di lacrime, forse non avrebbe dovuto, ma non aveva resistito, le aveva viste lì così piccole e delicate, di un tenue color panna, quindi adatte sie nel caso si fosse trattato di un maschietto che di una femminuccia, due tenerissime scarpette da neonato. Era entrata nel punto vendita e le aveva acquistate.

Una volta rientrata, aveva dato disposizioni alla cuoca di preparare la cena e di apparecchiare direttamente nella camera da letto matrimoniale, accanto al piccolo camino con le rifiniture di marmo, dove tutte le mattina da quando erano sposati, il suo Masumi coglieva una rosa scarlatta per appuntarsela alla giacca prima di andare al lavoro.

Adorava quella camera, non solo perchè era il teatro dei loro amplessi amorosi, ma anche perchè era il luogo dove parlavano tanto, dove si raccontavano le rispettive giornate, lei alla prove e lui dietro la sua grande scrivania alla Daito.

Li Maya aveva fatto collocare un quadro che raffigurava la madre di Masumi, Aya, come omaggio al suo adorato amore.

Verso le otto di sera si sentì un po stanca e tesa e quindi decise di fare un lungo bagno rilassante, scivolò nella vasca circondata di finissima schiuma bianca, si lasciò andare ai suoi pensieri, alle sue aspettative e pregò che tutto andasse come programmato.

Quando l'acqua cominciò a raffreddarsi uscì, coprendosi con un grande asciugamano. Si guardò allo specchio e si sentì felice come mai prima di allora e le sembrò irriverente un simile pensiero, da quando lei e Masumi si erano dichiarati il reciproco amore, non era stata più la stessa Maya, da quando lui le aveva fatto capire cosa fosse l'amore , aiutandola indirettamente anche a vincere la competizione con Ayumi per ottenere la parte della Dea Scarlatta, tante cose erano successe, ma il tratto saliente che connotava ogni suo giorno, era la felicità.

Volle rendersi bella per lui.. si massaggiò su tutto il corpo un olio profumato di fiori, che rese la sua pelle vellutata come ovatta e poi si infilò la lingeriè acquistata nel pomeriggio e la camicia da notte bianca di seta, che metteva in bella mostra le sue grazie, pettinò i soffici capelli, legandoli all'indietro e per finire utilizzò del trucco per rendere le labbra ancora più invitanti.

Il fuoco del camino scoppiettava allegro, così come quello delle lunghe candele danzava leggiadro, la tavola posizionata li davanti era a dir poco perfetta, adornata da un lunga tovaglia bianca ricamata, abbellita da un meraviglioso mazzo di rose rosse, simbolo del loro amore e da stoviglie luccicanti.

Disse a se stessa che averebbe dovuto ringraziare tutti, il cameriere, il giardiniere e la cuoca, tutti avevano fatto un ottimo lavoro, seguendo alla lettera le sue istruzioni, ma d'altronde tutti loro amavano Maya ed avrebbero fatto di tutto per quella ragazza che aveva restituito il sorriso al giovane padrone.

Maya prese il pacchettino posizionato sulle lenzuola candide del grande letto matrimoniale, lo apri e mise le due scarpette sotto il tovagliolo dello sposo, così che lui potesse vederlo solo all'ultimo momento e mise della musica per rendere l'atmosfera davvero magica.

Erano le nove. Il personale quella sera sembrava aver avuto ancora più fretta del solito di lasciare l'edificio centrale per recarsi nei propri appartamenti Maya si era congedata da loro con un grande sorriso ed aveva avuto l'impressione che avessero capito tutto quello che stava avvenendo

Si imbarazzò tantissimo ..

All'improvviso udì dei rumori provenire dal piano di sotto, era lui!.

Era finalmente arrivato.

Si guardò nervosa allo specchio un'ultima volta, diede ancora un'occhiata alla tavola allestita finemente e si mise ad attenderlo vicino alla grande finestra .

Lui entrò bello come un dio greco, così elegante nel suo gessato scuro, così alto.

Si sorrisero e lei corse ad abbracciarlo e baciarlo. Se la ritrovò aderente al largo petto, tra le braccia, ancora più bella del solito.

“Ciao” dissero all'unisono e si regalarono un sorriso che parlava più di tante parole.

Per lui tornare a casa dopo un estenuante giornata di lavoro e sapere di trovarla lì ad aspettarlo era la cosa più bella al mondo, con lei tornava ad essere il vero se stesso, il suo cuore solo nel vederla sembrava voler esplodere dalla contentezza.

Poi all'improvviso la scostò da se e vide come era vestita, anzi svestita ed un sorrisino si materializzò sulle sue labbra.

Non immaginando minimamente l'eco delle conseguenze che le sue azioni avrebbero da li a poco generato, le disse con fare ironico”Ragazzina, che succede, questa sera abbiamo indossato l'artiglieria pesante, cosa cerchi di fare..sedurmi per caso? Attenta, alla tua età le ragazzine non seducono gli uomini adulti...... non ti vergogni?”.

Non immaginava, non poteva o meglio non avrebbe dovuto, Maya si allontanò da lui in un istante, quelle parole l'avevano ferita a morte, si a morte.... il suo cuore stava sanguinando, come fosse imprigionato da un silenzioso reticolo di spine, quelle parole non potevano essere vere, forse in un'altra occasione, in un'altra serata ci avrebbe riso su anche lei, gli avrebbe risposto per le rime con una battuta delle sue, gli avrebbe tenuto testa come faceva da sempre, d'altronde non era la prima volta che lui la definiva una “ragazzina”, anzi l'aveva chiamata così sin dall'inizio, fin dal loro primo incontro, allora perchè le cose adesso erano diverse, perchè le lacrime scendevano copiose sulle sue giovani guance e non volevano saperne di fermarsi e perchè sentiva quella rabbia montare ad ogni passo di lui verso di lei... sempre di più... di più.

Quella sera no, non poteva dirle certe cose, lei non poteva concederglielo, non quella sera, con quello che lei custodiva, con quello che doveva dirgli, con tutti quei preparativi, le speranze che finalmente lui la prendesse per quello che era, la sua donna.

Gli urlò di tutto in faccia, gli disse che era un insensibile, uno stupido, gli urlò l'ira che covava adesso nel cuore.

Masumi era allibito, non capiva cosa fosse davvero successo e perchè lei se la fosse presa tanto, cercò di parlarle, di avvicinarsi, di calmarla, ma lei che era una furia, non glielo permise.

Andò nella camera accanto a quella, chiudendo a chiave la porta per non farlo entrare, mise degli abiti più consoni e per non vederselo davanti decise di scappare dalla porta finestra che dava sul retro, una sorta di uscita secondaria che immetteva dal viale di villa Hayami direttamente sulla strada principale, da lì eclissarsi nella notte ed arrivare al cuore della città era un gioco da ragazzi.

Si per l'appunto da ragazzi, sorrise cogliendo l'ironia del suo stesso pensiero.

Masumi, d'altro canto, continuava dalla camera da letto a chiamarla ed a cercare di farsi aprire, non sapendo che dall'altra parte ormai nessuno lo udiva. Non sapeva cosa fare, fu colto da uno strano sentimento di paura ed inquietudine e decise di sfondare la porta con una potente spallata, ma quando la porta si aprì davanti a lui non c'era che il vuoto, di lei nessuna traccia, tranne gli abiti lasciati a terra alla rinfusa. Era scappata. Scappata da lui. Perchè?, Perchè questa era la domanda che lo ossessionava. Cosa poteva giustificare un simile comportamento?. Stava impazzando. Doveva trovare la risposta ad ogni costo.

Ancora sconvolto si sedette al tavolo apparecchiato.

Che stupido prima non lo aveva proprio notato.

Si diede dell'idiota, Maya... la sua Maya aveva fatto tutto questo per lui, anzi per loro, come aveva potuto essere così insensibile, quelle che aveva pronunciato non erano le parole che lei sperava uscissero dalla sua bocca.

Aveva sbagliato ed ora ne era consapevole.

Doveva rimediare e subito, doveva trovarla e dirle quanto gli dispiacesse per l'accaduto, così si alzò di scatto e nel farlo fece cadere il suo tovagliolo. Si accinse a raccoglierlo e vide due scarpine da neonato spuntare al di sotto. Il cuore cominciò a battere all'impazzata nel petto, la sua amata custodiva un bene tanto prezioso ed aveva solo cercato il modo più bello per metterlo a conoscenza di ciò. Maya aspettava un bimbo, suo figlio.

Non poteva crederci, ma d'altronde era l'unica spiegazione plausibile a quel comportamento.

Prese di corsa la giacca e si mise alla guida della sua auto. Doveva trovarla e dirle quanto gli dispiaceva e quanto fosse felice.

Maya non si era accorta che il suo vagare l'aveva condotta al centro della città e che ora si ritrovava davanti al cartellone pubblicitario che raffigurava Ayumi nel suo nuovo ruolo, quello della ballerina araba Noor.

La storia Maya l'aveva appresa direttamente da lei quando si erano incontrate per la commemorazione in onore della loro sensei, scomparsa qualche giorno dopo la prima della Dea Scarlatta, interpretata magistralmente da Maya.

La storia narrava dell'amore e della passione tra la povera ballerina Noor ed il bellissimo e ricchissimo sultano Amir, che la brama da lontano e che lei seduce muovendo il proprio corpo al ritmo di note incantate.

Maya l'aveva trovata una storia insolita, ma così romantica. Soprattutto si era ritrovata a riflettere su come ogni donna utilizzi le proprie armi per arrivare al cuore ed ai sensi di chi ama. Lei lo aveva fatto tramite il proprio talento, il coraggio e la forza dei sentimenti

Si sentì, allora, una sciocca nell'aver cercato un altro modo oltre a quelli da lei conosciuti, doveva saperlo di non esserne in grado, Masumi era un uomo fatto e non si sarebbe certo lasciato impressionare dal suo misero tentativo, si pentì all'istante di quello che aveva tentato di fare, come aveva potuto pensare di comunicare al suo amore la notizia della gravidanza così, cosa sperava di ottenere?. Ebbe paura, si immaginò la rabbia che in quel momento stava provando Masumi, ormai accortosi che lei era fuggita. Sarebbe dovuta tornare indietro prima o poi ed avrebbe dovuto affrontarlo e dare spiegazioni che adesso non si sentiva di dare a nessuno. Avrebbe, inoltre, dovuto chiedere scusa, ma la colpa era davvero solo sua?.

Il suo istinto, in un attimo, decise al posto suo. Aveva bisogno di tempo per riflettere e di cacciare per pochi minuti tutti quei pensieri che si succedevano nella sua mente.

Si ritrovò all'interno del teatro....avrebbe salutato Ayumi prima dell'inizio e magari avrebbe assistito a qualche scena.

L'aria dei camerini era per lei un vero toccasana, d'altronde lei lì si sentiva a casa, Ayumi la abbracciò con calore e quel calore lenì in parte l'infelicità del momento. L'eterna rivale era praticamente pronta per dare vita al suo nuovo personaggio...bellissima ed altera come sempre. Tutti gli altri attorno a loro stavano ripassando le ultime battute prima di andare in scena.

Ad un tratto, però, un responsabile dell'organizzazione, entrò nel salone principale tutto trafelato e disse che la persona che avrebbe dovuto impersonare l'antagonista della dolce Noor si era sentita male e che occorreva immediatamente trovare una sostituta, altrimenti lo spettacolo sarebbe stato un disastro!.

Il panico si impossessò dei presenti. Maya guardò Ayumi e le chiese se si poteva fare a meno di quel personaggio, ma la rivale le rispose di no, visto che si trattava della ballerina Ayashayra, la rivale in amore di Noor, che brama il sultano con tutto il suo cuore e teme l'infatuazione di quest'ultimo per la giovane Noor.

Cosa fare adesso?. Come risolvere il problema si chiedevano tutti?. Ma ad un tratto Ayumi fece cenno con la mano di fare silenzio e soavemente posò la mano sulla spalla di Maya dicendo rivolta agli altri:” Perchè siete così spaventati?. Non vedete che abbiamo già la sostituta perfetta in mezzo a noi?”. Gli altri si guardarono stupiti, a chi si riferiva Ayumi, chi avrebbe potuto interpretare quel ruolo così particolare senza nemmeno provarlo?.

Ayumi prese Maya per le spalle, conosceva la sua timidezza e la reticenza della ragazza, la sua innata autocommiserazione, soprattutto nei confronti del proprio aspetto.

Maya capì cosa stava succedendo e si sentì morire dentro. Ayumi non poteva farle questo. Era davvero troppo, interpretare quel genere di ruolo, sapendo le sue scarse doti in quel campo e senza sapere praticamente nulla del personaggio. No era troppo anche per lei, questa volta non si sarebbe fatta coinvolgere per nulla al mondo.

Lei era lì solo per un saluto e perchè in fondo era una fuggitiva quella sera, le bastavano le emozioni che già provava, non aveva certo bisogno di complicarsi ulteriormente la vita.

Ayumi la prese per le spalle e la guardò con dolcezza infinita e le chiede formalmente di aiutarla per salvare lo spettacolo dicendole:”E' il cielo che ti manda, tu sei una dea in fondo. Chi meglio di te può dare vita all'amore, alla passione, all'arte di sedurre qualcuno. Hai sempre dimostrato il tuo talento di attrice, ora è il momento di dimostrare il tuo talento di donna, tramite il tuo bellissimo corpo. Immagina di dover sedurre lui, immagina che lui sia qui stasera a guardarti. Ascolta le note fatate degli strumenti e lasciati andare”. Guardò di rimando Ayumi e fece cenno si con il capo.

Il suo corpo di donna...il suo corpo di donna si..si ..si era vero, ora poteva interpretare qualsiasi cosa, sentiva una forza dentro di se, sentiva la creatura nel suo grembo, ripensare alla sensualità, alla passione, al desiderio....lei sapeva dare un nome a tutto ciò, lei conosceva tutto ciò...era semplicemente meraviglioso

Non c'era un attimo da perdere, doveva essere truccata, vestita ed istruita al meglio in quel breve lasso di tempo a loro disposizione. La portarono di corsa nel camerino improvvisato.

Masumi, nel frattempo, aveva girato in lungo ed in largo la città, non si capacitava ancora di quello che era accaduto quella sera, ripensava al suo comportamento, al bambino e desiderò ancora di più ritrovarla per riportarla, anzi riportarli a casa, al sicuro.

Ormai cominciava a farsi sempre più scuro e di lei nessuna traccia.

Girando un angolo aveva visto quel cartellone pubblicitario e per istinto si era fermato, aveva parcheggiato ed era entrato in teatro, con la speranza segreta di trovarla lì, qualcosa infatti gli diceva di proseguire in quella direzione.

La maschera riconoscendolo l'aveva fatto accomodare in uno dei migliori posti, proprio in prima fila.

In realtà non aveva alcuna intenzione di assistere allo spettacolo, ma ormai le luci si erano abbassate e tutto aveva avuto inizio, non poteva quindi fare altro che rimanere al suo posto.

Passarono i minuti e la rappresentazione proseguiva con i suoi ritmi, le luci, le danze, i racconti..., ma tra gli addetti ai lavori era innegabile serpeggiava una forte inquietudine per quella che doveva essere una scena tanto attesa, quella della danza rivelatrice dell'amore della bellissima Hayshayra verso il sultano Amir. Tutti si chiedevano come avrebbe fatto quella ragazza così semplice all'apparenza a tirare fuori un miracolo del genere, ma quando la porta del camerino si aprì ciò che videro li fece rimanere con la bocca aperta..davanti ai loro occhi si stagliava come luce nel firmamento una creatura meravigliosa, a metà tra dea e donna. Era semplicemente bellissima avvolta dal lungo abito di seta color corallo, bordato di oro, che le lasciava scoperte le braccia ed il ventre, con quel velo di organza che incorniciava il volto ora preda di una luce divina..e poi quei bracciali, quegli orecchini e quel pendente tra i capelli, tutti tempestati di pietre luccicanti...

era da togliere il fiato.

Nel contempo Ayumi era stata prodigiosa come al solita, la sua interpretazione aveva riscosso un enorme successo ed il pubblico la richiamava già con grandi battimani.

Ora però toccava a lei, la rugiada doveva lasciare il posto alla pioggia di fuoco della passione, nulla doveva essere più come prima, pensò Maya in quel preciso momento e si preparò a dare il meglio di sé. Avrebbe dimostrato a tutti che cosa la sua anima quella sera stava gridando così disperatamente.

La musica partì e Masumi, come il resto del pubblico d'altronde, riconoscendola non potè che rimanere basito. La creatura davanti a lui, la donna che si muoveva su quel palco come fosse fatta di nuvole e fuoco era la sua ragazzina, solo che ora della ragazzina rimaneva ben poco.

Maya alzando il capo lo aveva visto lì seduto in prima fila, all'inizio si era sorpresa, aveva perfino avuto timore, ma non poteva certo tornare indietro, ciò che le era consentito di fare era solo dare fondo alla sua anima, alla voce che desiderava parlare al suo sposo su ali di libellula, che voleva sussurrare al suo adorato Masumi il segreto che il proprio ventre custodiva.

Disse a se stessa.”Guardami amore mio, guardami, proprio adesso, esattamente come stanno facendo tutti gli altri uomini presenti in sala, sento i loro sguardi su di me, mi scivolano addosso, perchè gli unici occhi che voglio mi tocchino sono i tuoi, le uniche braccia che hanno il permesso di stringermi sono le tue, le sole labbra che bramo ogni giorno ed ogni notte sono le tue. Guardami come un uomo guarda la propria donna, la propria sposa, una sposa che ti farà il più prezioso dei doni, un bimbo in cui poter continuare a vivere per sempre. Io lo farò nascere, lo allatterò al mio seno, lo stesso che ti invoglia ogni notte a farlo prigioniero della tua bocca e del tocco delle tue mani”.

Così facendo muoveva sinuosamente il proprio corpo e parlava con esso a tutti coloro i quali erano presenti. Quando la musica finì, si ritrovò seduta per terra con il velo che le ricadeva sul capo, stanca eppur soddisfatta di se stessa. Dal pubblico si levò un boato, ma ormai di lei non c'era traccia sul palco, era già scomparsa dietro le quinte a ricevere prima le congratulazioni dei suoi compagni e poi quelle di Ayumi, infine si era rifugiata nel camerino dove come una saetta si era struccata a cambiata.

Masumi non attese nemmeno un minuto di più, si alzò e corse dietro le quinte per cercarla..certo lo spettacolo non era terminato, ma lui aveva altro per la testa, doveva trovarla per dirle quanto l'amava e quanto lo avesse ancora una volta stregato.

Percorse il corridoio principale ed alla fine la vide mentre usciva dal camerino. Lei si aspettava di trovarselo davanti e senza dire nulla gli corse incontro per abbracciarlo. Lui la sollevò da terra e mentre le baciava i capelli le chiedeva scusa per il suo comportamento e le diceva quanto l'amava e quanto l'aveva trovata meravigliosa quella sera. Lei si beò di quell'abbraccio, non voleva altro.

Poi lo guardò amorevolmente e gli disse “Mettimi giù, ora devi stare attento, devi fare piano con me o nostro figlio si arrabbierà non poco!”.

Lui scosso da quella felicità immensa la baciò con passione, incurante dei risolini e degli sguardi dei curiosi, ora esistevano solo loro e alla fine le posò il cappotto sulle spalle minute e le disse “E' ora di tornare a casa signora Hayami.”

Maya aggiunse” A proposito cosa ne pensi delle mie doti di ballerina amore?”.

Lui rispose:” Sei stata incredibile, ma io l'ho sempre saputo che tu sei diversa da qualsiasi altro essere su questa terra..però ti prego, per la mia incolumità e per quella degli altri, avvisami se un domani deciderai di interpretare simili ruoli!!!”. “Perchè mai?”, gli fece eco Maya.

“Perchè cara ammaliatrice ho rischiato di prendere a pugni un ignaro signore, seduto alle mie spalle, visto che per i miei gusti sembrava troppo preso dalle tue beltà!”.

Entrambi risero di gusto.

Poi Maya, rendendosi conto che lui sicuramente non aveva toccato cibo e che ormai la squisita cena preparata a casa era improponibile disse:” Masumi come facciamo per la cena ormai quella preparata dalla cuoca sarà fredda”.

E lui replicò:” Mia cara moglie, qui c'è un errore..io ho fame è vero, ma di te!”.

I loro sguardi parlavano per loro..quella sera sarebbe stata davvero magica, proprio come Maya aveva sperato e nel suo cuore affiorò sempre più la consapevolezza che a questo mondo nulla è più importante dell'amore.

 

FINE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

  
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