Ode a Dante
O Dante, che amasti la dea tua Beatrice
dicesti che non era per tutti comprendere,
e io non comprendevo, bramosa di possedere
il mio sogno, come fosse semplice merce.
Vivevo coś, ignara della mia ignoranza
credendo di sapere, presuntuosa e superba,
e mi sentivo felice come un amante il erba,
ma ora capisco che questo non ha importanza.
Si, o Dante, ti ho capito finalmente,
amare senza possedere, amare senza vedere,
a volte con dolore amare senza toccare mai.
Tu consapevole della passione ardente
Sei solo, in disparte, per ammirare lo splendore
della saggezza che nell’ animo tuo hai.