Giuratemi amore eterno.

Allo scoccare della mezzanotte andremo via da questo castello circondato solamente da altissime mura...
Sono Kim Kibum un sempliciotto, un ragazzo povero e orfano che non ha un soldo! Lavoro al cospetto del re della Corea Del Sud : Kim Chongmin e gli sono fedele fin da quand'ero piccolo... Egli ha un figlio Kim Jonghyung , il quale è completamente diverso dal padre caratterialmente!
Il re Kim Chongmin non faceva altro che essere maleducato, insensibile ma soprattutto esigente! Jonghyun invece era sensibilissimo, era gentilissimo e non chiedeva nulla dalla vita, insomma... Era proprio l'opposto del padre... Per questo l'adoravo.
" Kibum! " Una voce tuonò nella stanza. Capìì subito che il re mi voleva e corsi da lui. " Ti ordino di portarmi un bicchiere d'acqua fresca direttamente dal pozzo che si trova accanto al castello! " Disse con prepotenza.
" Agli ordini! " Feci un inchino di rispetto e mi diressi verso il pozzo. Guai se avessi detto di no al re! Mi avrebbe fatto patire l'inferno per il resto della mia vita , come aveva già fatto in passato con l'altra servitù! A volte il re partiva per affari all'estero e non vedevamo l'ora che se ne andasse, così quando finalmente lasciava la Corea a prendere il comando era Jonghyun! E la cosa ci rallegrava.
Corsi a prendere il bicchiere d'acqua e lo portai subito a sua maestà. Il quale mi disse che suo figlio desiderava vedermi. Annuìì e camminai per i corridoi a testa bassa. Io e Jonghyun stavamo sempre insieme fin da quand'eravamo piccoli ed eravamo amici senza che suo padre sapesse niente! Nulla ormai poteva separarci!
Entrai nello studio di Jonghyun e lo vidi alla scrivania con i suoi occhiali da vista degni di qualsiasi ragazzo che si rispetti.
" Desiderava vedermi ? " Chiesi timidamente. Lui annuì , si avvicinò a me e mi abbracciò. Quel gesto mi spiazzò completamente... Di solito non mi aveva mai abbracciato all'improvviso... Capìì che qualcosa non andava...
" Jonghyun cosa succede? " Chiesi.
" Kibum non potete capire! Sono stanco di questa vita, stanco di mio padre! Credetemi... Mi sento oppresso! " Rispose tutto d'un fiato.
" Signorino Jonghyun non dovete preoccuparvi , domani vostro padre partirà di nuovo per un altro viaggio d'affari e voi sarete di nuovo libero! " Risposi accarezzandogli i suoi soffici capelli. Lui intanto si staccò da me e mi guardò.
" Grazie Kibum , siete davvero un ragazzo formidabile! Ora andate prima che mio padre scopra che siete rimasto qui più del previsto, potrebbe avere sospetti e non voglio che abbiate problemi a causa mia. " Annunciò preoccupato Jonghyun.
" Ok... Per qualsiasi cosa io ci sono sempre e voi lo sapete! " Feci un inchino e mi affrettai ad uscire dalla stanza. Provai una strana sensazione... Non sapevo cosa fosse , ma un formicolio mi invadeva lo stomaco... Decisi di non pensarci e tornare a lavoro , prima che il re mi spennasse vivo.
Così passai il giorno nel pulire il castello , il lavoro era pesante ma io non mi lamentai e continuai a fare il mio dovere. Ma ad un tratto tutta la situazione mi sfuggì di mano. La cornice della regina cadde a terra rompendosi in mille pezzi e proprio in quel momento il re passava da quelle parti.
" Cos'avete fatto ??? Siete un povero disgraziato! Avete rovinato il quadro bellissimo che ritraeva la mia giovane moglie prima della sua morte! Sarete punito severamente! " Urlò il Chongmin infuriato.
" Mi scusi padrone... Non l'ho fatto apposta davvero... Lo giuro! " Risposi mortificato.
" Non mi interessano le vostre scuse! Come osate giurare invano e rivolgervi a me in questo tal modo ? Non vi ricordate che vi ho salvato dalla povertà quando eravate ancora un bambino? Vi ho allevato come si deve! E inoltre vi ho trovato una famiglia... "
" Ma solo perchè fu il volere della regina! " Lo interruppi. Io e la mia stupida boccaccia.
" Da oggi in poi resterete chiuso in camera vostra e vi farò portare solamente pane ed acqua! Non avrete da me nemmeno un singolo piatto con della carne! E domani quando partirò al levar del sole ordinerò a mio figlio di tenervi sotto osservazione... " E non appena pronunziò queste parole delle guardie mi accompagnarono nella mia stanza e mi chiusero dentro di essa.
Piansi tutta la notte con la speranza di poter riabbracciare Jonghyun ! Lui sarebbe stato l'unico in grado di salvarmi! Ma perchè pensavo proprio a lui in un momento simile? Che il mio cuore fosse stato rapito dalla sua gentilezza?
Mentre pensavo ciò la sonnolenza mi circondò e mi addormentai dolcemente.
Al mio risveglio trovai accanto a me Jonghyun.
" Signorino ma... "
" Shhh " Mi zittì mettendomi un dito sulle mie labbra che in quel momento erano rimaste bloccate di fronte a tale bellezza. " Kibum vi prego non parlate! Scappiamo via! "
" Dove ? Suo padre si preoccuperà ! Incolperà me dei vostri atti ! " Risposi prendendogli il polso.
" Il mio patrimonio ereditario sarà in grado di mantenerci entrambi... Vi ricordo che sono ricco! " Mi disse ridacchiando.
" Ecco un altro re avaro! Dove potremo mai andare affinchè nessuno ci dica cosa fare? " Detto questo lasciai il polso di Jonghyun debolmente e abbassai lo sguardo afflitto.
" Voi non avete capito Kibum! Io voglio ricoprirvi di abiti degni di un ragazzo stupendo come voi! Voglio amarvi finchè morte non ci separi! " Vi fu un attimo di silenzio. " Vi prego scappiamo! Questa notte non appena si innalzerà la luna in modo tale che illumini i nostri sentieri carichi d'amore! " Continuò.
" E chi vi dice che io vi ami così intensamente da poter andarmene per opera vostra? " Lo sfidai. Prese la mia mano e la posò sul suo petto e fece lo stesso con la sua ma contro il mio.
" I nostri cuori battono all'unisuono... Si vogliono ! Vi prometto che sarò un ragazzo perfetto che vi darò tutto ciò di cui avrete bisogno! Ho bisogno di andarmene e anche voi ne avete bisogno... " Mi baciò la mano dolcemente.
" Accetto la vostra dichiarazione Jonghyun ! Lo ammetto vi amo con tutto il mio cuore! " Risposi imbarazzato. Lentamente il principe si avvicinò a me e mi baciò dolcemente spostando i miei capelli dai miei occhi umidi per i pianti disperati.
" Vi amo anche io dolce Kibum , stanotte prenderemo il mio cavallo ed andremo a vivere in un luogo lontano , vi sposerò e vi giurerò amore eterno! " Disse Jonghyun accarezzandomi in volto.
Annuìì e lo pregai di andarsene. Ci saremmo visti quella sera stessa!
Il giorno passò lentamente , ero ansioso , era la prima volta che provavo una cosa del genere dinanzi ad un ragazzo... Ad un tratto sentìì bussare alla mia finestra e fuori vi trovai il dolce Jonghyun che mi aspettava con serenità e felicità.
" Prendo le mie cose! " Risposi e così dopo aver fatto le valige scesi e corsi ad abbracciarlo.
" Vorrei darvi una cosa! " Annunciò tutto d'un tratto e mi porse dei vestiti. " Cambiatevi , voglio proprio vedere se le donano. "
Annuìì ed andai a provarmeli dietro un albero , al mio ritorno gli occhi del principe si illuminarono come due stelle appena nate.
" Siete stupendo! Potete tenerveli , in futuro ne avrete ancora altri per mano mia! " Sorrise.
" Vi ringrazio e vi chiedo scusa per tutto il disturbo che vi sto causando! " Mi inchinai per l'ennesima volta in quella settimana , ma lui si avvicinò a me e mi prese in braccio.
" Voi siete solamente mio , non mi disturbate affatto , non c'è momento più stupendo di questo! Amo avervi accanto! " E incominciò a baciarmi ancora una volta , ma questa volta il bacio fu più intenso e duraturo.
" Andiamo prima che ci scoprino! " Sussurrò e così salimmo sul quel cavallo nero alato che ci portò lontani da quelle mura di quel castello a mio parere lugubre.
Ci fermammo in una piccola casetta di campagna abbandonata e restammo lì a dormire. Jonghyun mi buttò sul letto e incominciammo a fare l' amore intensamente finchè il sole non sorse. Ad un tratto ci fermammo e mi strinsi forte a lui .
" Vi amo dolce principe ! " Esclamai.
" Anche io! Il nostro amore non sarà mai ostacolato ve lo prometto! " Mi baciò dolcemente e incominciammo di nuovo.
Quella notte fu una notte piena di passione e di amore , nessuno avrebbe mai potuto sciogliere il legame di quei due ragazzi così perfetti che nemmeno il ruolo che avevano nella società li avrebbe divisi.