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Autore: Something Rotten    28/02/2011    2 recensioni
Tutti si erano chiesti cosa fosse successo a Patrick Stump.
Tutti lo avevano visto ingrassare e successivamente diventare secco come un'alice in pochi mesi.
Nessuno conosceva la verità, nessuno sospettava nulla, certo se il nome di nessuno fosse Pete...
Il tutto risaliva all'esordio dei Fob, quando Patrick poteva benissimo entrare in una taglia 42 senza doverne per forza cucire due insieme oppure evitare di respirare per tutto il giorno...
Patrick aveva un naturale tendenza alla paranoia e alla frustrazione, cosa che impediva all'estro creativo del cantante di uscire fuori e combinare qualcosa di buono.
Non cantava, non scriveva testi e soprattutto non riusciva a parlare.
Era bloccato, ridotto ad uno straccio.
I suoi compagni di band le avevano provate tutte per svegliarlo da quello stato "comatoso" ma niente riusciva a farlo svegliare.
L'idea geniale era venuta a Pete, in una rovente serata d'agosto, quando il caldo afoso della giornata aveva ridotto il povero Patrick ad un ammasso gelatinoso di cellule senza vita apparente.
Se ne stava, inerme, sul letto, rigirando continuamente il cuscino dalla parte fresca per trovare un sollievo, anche se passeggero.
Genere: Comico, Erotico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Fall Out Boy, My Chemical Romance, The Academy Is
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Si, questo scritto è pubblicato allo scopo di sputtanarmi per i prossimi venticinque anni.

Non voglio offendere quell'anima santa di Patrick, ma diamine è impossibile ingrassare e dimagrire così o.o sospetto che la colpa sia della vicinanza\lontananza con quel decerebrato di Pete ù.ù

Non voglio delineare fatti reali o offendere in alcun modo le persone qui sotto citate, è scritto per divertisi ed è partorito dalle solite menti idiote (La mia e quella di Taste in men).

Accetto anche le patate o i pomodori marci, oltre che alle critiche.

Buona lettura e ricordate che non è reale.

Baci, Tear <3

honey this bed isn't big enough for the two of us

Tutti si erano chiesti cosa fosse successo a Patrick Stump.
Tutti lo avevano visto ingrassare e successivamente diventare secco come un'alice in pochi mesi.
Nessuno conosceva la verità, nessuno sospettava nulla, certo se il nome di nessuno fosse Pete...
Il tutto risaliva all'esordio dei Fob, quando Patrick poteva benissimo entrare in una taglia 42 senza doverne per forza cucire due insieme oppure evitare di respirare per tutto il giorno...
Patrick aveva un naturale tendenza alla paranoia e alla frustrazione, cosa che impediva all'estro creativo del cantante di uscire fuori e combinare qualcosa di buono.
Non cantava, non scriveva testi e soprattutto non riusciva a parlare.
Era bloccato, ridotto ad uno straccio.
I suoi compagni di band le avevano provate tutte per svegliarlo da quello stato "comatoso" ma niente riusciva a farlo svegliare.
L'idea geniale era venuta a Pete, in una rovente serata d'agosto, quando il caldo afoso della giornata aveva ridotto il povero Patrick ad un ammasso gelatinoso di cellule senza vita apparente.
Se ne stava, inerme, sul letto, rigirando continuamente il cuscino dalla parte fresca per trovare un sollievo, anche se passeggero.
Pete si era intrufolato nella stanza, saltando sul letto e sorridendo al suo cantante preferito.
"Ho un modo bellissimo per farti passare l'ansia."
"Ho paura."
"Anche la paura."aveva sorriso in maniera maliziosa.
"Ora ho il terrore" aveva risposto il biondino apatico, girando nuovamente il cuscino.
"Anche quello, ma forse ti verrà mal di pancia."
"Oh, fico! Davvero, sei un amico Wentz."
"Puoi dirlo forte!"
"Sei un amico!!!!" aveva urlato nell'orecchia del moretto, lasciandolo interdetto per un paio di minuti.
"Allora? Questo metodo? Ma che ti sei rincoglionito?"
Pete aveva scosso la testa come a volersi risvegliare da quello stato comatoso nel quale era caduto per colpa del biondino.
Aveva estratto dallo zainetto un barattolo di nutella ed una bomboletta di panna Spray con tanto di ciliegina a parte.
"E cosa dovrei farci?"
"Dannazione, Patrick, chiudi quella bocca! Chi è il tuo artista preferito?"
"Michael Jackson?"
"No, acqua, ritenta di nuovo."
"Prince?"
"Dannazione, Patrick! Cazzo, te lo dico io, ok?"
"Ok..."
"Non sono io?" aveva sfoderato un paio di occhioni da cucciolo che avrebbero fatto concorrenza anche a Bambi o a qualsiasi essere vagamente zuccheroso e cuccioloso.
"no."
"Vaffanculo ed io che cerco anche di aiutarti.."
"Ok, ok, sei tu o mio mentore Pete Wentz."
"Sono io e chi altro?"
"Oh, Dio! Pete falla breve prima che sfogo la mia ansia su di te."
"Ok, ok. Centra qualcosa William."
"Beckett?"
"Si e non solo lui.."
"Chi altro?"
"Mikey."
"Way?"
"Si."
"Ma questi sono i tuoi artisti preferiti non i miei!"
"Vero, ma sai hai sempre detto che sono attraenti...eh be, ho pensato che ci voleva una scopata per farti passare l'ansia ed eccomi qui, con Willy e Mikes, la nutella e la panna e la ciliegina...ma se vuoi ne usufruisco solo io."
Patrick aveva sorriso, prendendo la panna spray e schizzandola sul corpo del moretto, leccando poco dopo il pastrocchio che aveva fatto sugli addominali scolpiti di Pete.
"Oh, vedo che hai capito.." aveva commentato Pete, chiamando sia William che Mikey, che imbarazzati da morire erano entrati nella stanza, guardando a terra.
"Oh, Dio! Non fate le verginelle, su! Saltate sopra, stasera ci divertiamo." aveva commentato Pete infilando le dita nel barattolo di nutella e sporcando il viso del biondino,che sorridente non aveva fatto altro che dargli corda.
Era una pratica strana quella lì, non era normale fare sesso a quattro con la panna e la nutella e la ciliegina, ma funzionava per togliere l'ansia al biondino e a far perdere la verginità a Mikey Way, ma questa chiaramente è un'altra storia.
Fatto stà che tredici o quattordici canzoni a disco, implicavano tredici o quattordici giochetti stimolanti, questo implicava una quantità di nutella, di spray e di ciliegie enormi ed anche se Patrick faceva dell'attività fisica durante quegli incontri, ciò non bastava per smaltire tutte le sostanze adipose che si andavano sedimentato sui fianchi del biondino.
Nonostante il grasso, la fiacchezza fisica e la, quasi perenne, arrapanza del biondino quel giochino era continuato per anni, finché Mikey non si era trovato Alicia e finché William non si era dato al giardinaggio estremo.
Pete, però, si era sacrificato per l'intera umanità, continuando a togliere l'ansia al suo cantante grassottello, almeno fino a quando aveva retto sotto al peso della sua ciambella sub cutanea.
Il giorno della rottura dei Fob era successo l'irreparabile.
"Devi metterti a dieta, oppure rischio di morire schiacciato dal tuo dolce peso, Honey."
Patrick non solo non gli aveva parlato per tre o forse quattro mesi, ma aveva anche deciso di condurre una vita solitaria con William a coltivare il campo di patate, almeno fino a quando non aveva perso i suoi tredici o, a detta di Pete, sessanta chili in più, tornando ansioso e secco come era all'inizio della sua carriera.
"Ed ora come faccio?" aveva chiesto Pete, osservando il suo ex cantante, rotolarsi nel letto cambiando spesso e forse anche troppo spesso, il lato del cuscino, per trovare quello più fresco....


   
 
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