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Autore: queenseptienna    01/03/2011    5 recensioni
L’esordio di Blaine alla McKinley era stato piuttosto infelice, se visto dalla prospettiva sbagliata.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Take my hand
Fandom: Glee
Pairing: Sam/Blaine
Rating: PG
Genere: romantico
Avvertimenti: slash, flashfic, what if?
Info: dedicata a [info]vanryo  (che probabilmente sarà l’unica che non farà WTF? di fronte al pairing XD) e scritta per il prompt “Esordio” della mia tabella del [info]bingo_italia .
Disclaimer: Glee non è mio, non mi appartiene e non mi pagano per queste boiate.





L’esordio di Blaine alla McKinley era stato piuttosto infelice, se visto dalla prospettiva sbagliata. Da quando aveva deciso di lasciare la Dalton e andare alla vecchia scuola di Kurt (in quel modo era certo di poter recuperare gli errori passati), gli altri membri del Glee club si erano visti sfumare per sempre qualunque possibilità di cantare un assolo. Già prima erano quasi tutti di Rachel e Finn, inutile dire che i prossimi sarebbero stati di Blaine.
Inoltre il giovane ex Warblers si era visto soffiare Kurt da sotto il naso proprio da quel bullo di Karofsky, che a quanto pareva aveva frequentato un corso avanzato di tecniche di corteggiamento che gli avevano permesso di conquistare il cuore di Kurt, oltre che il suo sensuale corpicino.
Lui non aveva mai avuto un ragazzo in vita sua e desiderava disperatamente innamorarsi di qualcuno da molestare con fastidiose moine (se si escludeva Jeremiah e la sua mezza cotta con Kurt, appunto, ma loro non contavano. Facevano solo numero).
Così Blaine quella mattina si dovette sedere al bar da solo.
Beh, non era esatto.
Al suo solito tavolo era seduto Sam Evans, quel ragazzo alto e biondo, ex di Quinn Fabray, con una bocca tanto larga che Puck continuava a ripetere potesse contenere tre palline da tennis.
“Posso sedermi?” chiese educatamente, lanciando un’occhiata malinconica a Kurt in fondo alla sala seduto vicino a Karofsky con un’espressione molto ebete in faccia.
“Certo.” Sam gli sorrise appena, mentre si portava alle labbra il suo cappuccino e Blaine si ritrovò, suo malgrado, ad arrossire. Perché Sam era molto, ma molto carino e non somigliava per niente a Kurt.


Quando Sam gli chiese di cantare con lui, Blaine rimase un po’ sulle sue, non tanto perché non volesse cantare con lui, bensì che il resto del Glee avesse dei problemi con lui. Al contrario Sam sembrava non averne.
Così cantarono The Flood dei Take That insieme e Blaine avvertì nello stomaco lo stesso sfarfallio che aveva sentito quando Jeremiah gli aveva rivolto per la prima volta la parola nel bar al di fuori del GAP (e ancora gli rodeva non averlo potuto sposare. Quel 50% di sconto gli stava in gola come poche cose) e la cosa non gli dispiaceva, anche se ogni tanto sorprendeva Quinn ad osservarlo. O meglio, Quinn osservava i sorrisi scemi che Sam rivolgeva a Blaine e quest’ultimo poteva sicuramente cogliere il suo sguardo intristito, a differenza di Sam, che faceva di tutto per evitarlo.


A Blaine piaceva il football e ne capiva parecchio (per la gioia di suo padre), per cui aveva accettato con una certa naturalezza l’offerta di entrare a far parte del club di Football. Era agile e veloce, inoltre non richiedeva sforzo di apprendimento, a differenza di Kurt. Certo, il soprano era il kicker migliore della storia, ma la Coach Beiste aveva vietato la musica in campo per far “sciogliere il corpo al cioccolato e rum” di chicchessia.
Ci aveva pensato però Sam a istruirlo a dovere e di nuovo l’ex Warblers si lasciò andare ed entrambi finsero di non vedere Quinn appoggiata alla rete che circondava il campo, intenta a guardarli entrambi.

Blaine non aveva mai baciato un ragazzo in vita sua. Per cui quando il suo esordio in tal senso fu con Sam, non ebbe nulla da ridire. Anzi.
Quella bocca definita “larga” era in grado di fare cose meravigliose e ben presto si ritrovò schiacciato contro la stessa rete da qui Quinn li guardava qualche giorno prima. Non si lamentò affatto della sua schiena premuta contro la superficie irregolare, perché nello stomaco gli si stavano agitando i fuochi d’artificio.
Gli era bastato un sorriso e – BLAM! – innamorato perso. Tenersi la mano mentre si baciavano poi, per Blaine era il massimo del romanticismo.


Visto dalla prospettiva giusta, l’esordio di Blaine Anderson al Glee Club della McKinley, si poteva considerare solo un enorme successo.

FINE
   
 
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