° Perché Ti
Amo... °
Capitolo
Unico
Era
stato tutto così bello e semplice.
Non c’era voluto poi molto a convincersi ed a trovare il coraggio di fare un
così importante passo.
Adesso, era veramente felice!
Però, molto spesso, si ritrovava a pensare che alla fine era riuscito a
cadere alle lusinghe di una donna! Credeva che non sarebbe mai più riuscito ad
amare...Che la prima volta che era caduto in quella tentazione, tutto si era
maledettamente deteriorato, e molto probabilmente aveva chiuso il suo cuore in
una gelida morsa di cristallo per paura di soffrire nuovamente e di...
Storse il naso pensando che la prima donna che aveva amato nella sua vita fosse
morta.
Forse, era imprudente da parte sua ritentare nell’impresa!!
Ma, essendo per metà umano, aveva più volte dovuto
ammettere che aveva uno smisurato desiderio di essere amato...Di provare quel
sentimento così forte ed intenso che ti lascia completamente in balia di chi
ami! Che pendi dalle sue labbra...Quasi, una
dipendenza!
Ma si teneva bene alla larga dal provare un così forte sentimento! Gli bastava poter dire di aver finalmente ritrovato il coraggio di
aprire il proprio cuore...Sarebbe stata una vera e propria vittoria! Più
importante di quella che si può riportare battendo un nemico
formidabile...
Persino il sorriso era tornato ad illuminare il suo volto di giovane e
coraggioso hanuyo!
E lei, gli aveva spesso ripetuto che erano state proprio quelle rarissime volte
nelle quali sorrideva ad averle fatto battere il cuore come solo ad un
innamorato può pulsare!
Ebbene, questo gli era bastato per capire che anche lui si era innamorato!
Un’altra volta...
E di un’altro essere umano!...La reincarnazione di quell’altra, insomma...
E spesso rideva come un bambino appena nato, ripensandoci...Era così
inverosimile quella storia! Se l’avesse raccontata a
qualcuno, non ci avrebbe di certo creduto con tanta facilità! Bè, in effetti avrebbe avuto tutte le ragione per non
crederci...E nemmeno di scommettere sull’evolversi di questa straziante storia
d’amore che si accingeva ad intraprendere!
Ebbene, ora Inuyasha si ritrovava sull’albero sacro tranquillamente appoggiato,
come se il tronco fosse una comodissima poltrona di velluto. E
stava relativamente bene...
L’aria era buona e fresca, ed il vento giocava allegramente con i suoi capelli
del colore dell’argento
Gli occhi ambrati roteavano di continuo, seguendo la caduta lenta e leggera di
una qualche foglia che pian piano moriva sull’erba.
La fedele Tessaiga, poggiava come di consueto al suo
fianco sinistro. Ed una mano del ragazzo, poggiava
sull’elsa rovinata. Era una particolarità della spada: all’apparenza brutta ed arruginita, ma
dotata di una potenza quasi innaturale per un oggetto! Ed
era servita per difendersi e difendere...
Ma molto più la seconda, secondo la logica del ragazzo! Non aveva mai dato
troppo peso alla sua esistenza...Morire ora o fra un minuto o fra dieci milioni
di anni non aveva poi tanta importanza! Anzi...Sarebbe servito solamente a prolungare la sua triste agonia
di mezzo-demone, deriso e schernito.
Diciamo che circa un anno fa, questo poteva essere il
suo naturale e giornaliero modo di pensare e di vedere le cose!
Però ora si era stufato! Anzi no...Qualcuno era riuscito a fargli cambiare
idea...
Da solo avrebbe probabilmente continuato a piangersi
addosso (per modo di dire s’intende!) e a vedere tutto quanto buio e senza una
via di fuga!
Ora, però, tutto quanto andava meglio!
Aveva trovato degli amici, ed anche una dimora fissa al vecchio villaggio Musashi...Non che fosse chissà che, però, odiava
ammetterlo, era particolarmente legato a quel luogo!
O almeno, tutto era andato bene fino al giorno prima! E
questa volta, l’aveva combinata davvero grossa...Enorme! Un Oni
in confronto si sarebbe sentito inferiore!
Ed ora, sotto la chioma verde smeraldo dell’albero, sbuffava
di continuo, battendo nervosamente il piede sul ramo sul quale si era poggiato.
Aveva fatto arrabbiare Kagome per una sciocchezza...O almeno lui la definiva tale!
Ma, ben conoscendola, l’aver definito l’amore "una stupida cosetta
da femminuccie" alla quale lui non sarebbe mai e
poi ceduto nemmeno fra un milioni di anni, di sicuro l’aveva fatta infuriare
abbastanza! Contando anche il fatto che loro oramai facevano coppia fissa già
da un bel pò, era stato assai da idioti dirle quelle
cose, visto che lui le aveva detto non meno di pochi
giorni prima quanto l’amasse e l’avesse desiderata negli ultimi tempi!
Lo avevano definito in tutti i modi possibili immaginabili...
Idiota!
Deficiente!
Mentecatto!
Stupido!
Assolutamente inguaribile!
E chi più ne ha più ne metta! Però, non poteva che
dare assolutamente ragione a quelle persone che avevano imparato a conoscerlo e
che, sicuramente, lo conoscevano molto meglio di quanto lui non conoscesse se
stesso!
E poi c’era lei...La sua dolce, piccola, delicata Kagome! Che
lo conosceva ancora meglio, per dirla tutta...
E si era arrabbiata con lui! Ok, questa
consapevolezza tamburellava nervosamente nella sua testa e in ogni altra parte
sensibile del suo corpo!
Ma non era un campo mai sondato, per sua grandissima fortuna! Aveva già fatto
infuriare Kagome altre milioni di volte, e lei come al
solito si era rifugiata a casa sua, oltre il pozzo MangiaOssa,
dove sicuramente stava aspettando che il mezzo-demone l’andasse a prendere e a
chiederle scusa...
Ebbene, lui non si era mai scusata con lei! Ma e poi mai!
Per orgoglio...Ma entrambi era assai orgogliosi e se
lui non si fosse mosso entro un paio di minuti, probabilmente l’avrebbe persa
per sempre!...Magari aveva esagerato un po’ nel pensare una cosa di dimensioni
così catastrofiche, però aveva come la sensazione che avesse paura di un finale
del genere!
Così, saltò agilmente giù dall’albero sacro e, con qualche balzo, fu davanti il
pozzo.
Vi si gettò dentro, e risalì dall’altra parte dopo aver velocemente
attraversato le epoche che lo dividevano da quella moderna.
Camminò lentamente verso la stanza di Kagome, avvertendo nitidamente il suo
dolce profumo, e poi, saltando sul davanzale, bussò alla finestra scorrevole
della stanza.
Kagome era come al solito china sui libri, nella
speranza di concludere qualcosa e di recuperare la moltitudine di ore che
giornalmente perdeva per le sue continue permanenze nell’epoca Sengoku. E poi, adesso che lei ed Inuyasha erano ufficialmente fidanzati, aveva ancora meno voglia di
lasciarlo!
Però, dopo l’ennesima arrabbiatura, era volata a casa sua per starsene un po’
in tranquillità e lontano dai pericoli.
Poi, la sua attenzione venne distolta da quell’ammasso senza senso di numeri e calcoli, da un -Toc Toc!- che sentì provenire
dalla finestra.
Ben sapendo chi fosse, girò lentamente la testa e
fissò innervosita il volto del suo boy friend che la salutava con un bel
sorriso dipinto sulla faccia!
"Che idiota!"
Kagome sospirò, alzandosi dalla sedia, andando ad aprire la finestra.
-Ehilà Kagome!-
-Senti, veniamo subito al sodo perché ho da fare!-
Inuyasha cercò di mantenere uno sguardo ed un tono di voce tendenti al
tranquillo.
-Ascolta, se ti ho indispettito dicendoti quelle cose sull’amore...Scusami! Ti
chiedo perdono!-
Aveva calpestato il suo orgoglio, lo sapeva perfettamente, e sperava che anche
Kagome se ne accorgesse.
-Oh!! Adesso nevicherà e siamo solo in primavera! Inuyasha, l’orgoglio fatto
uomo, mi ha chiesto scusa!-
La ragazza girò gli occhi per la sua stanza, volendo ovviamente evitare
lo sguardo del mezzo-demone.
Dal canto suo, Inuyasha cercò di mantenere la calma ed il sangue freddo perché
altrimenti avrebbe incominciato a sbraitare come un matto.
-Lo sapevo che facevo male a venire, ma d’altro canto la signorina "nevica
in primavera" non sarebbe mai venuta di sua
spontanea volontà!...Sono sempre stato io a venire da te quando litigavamo,
ogni santissima volta io mi facevo avanti, e mai una volta che fossi te a
prendere l’iniziativa! E non importa chi avesse torto
o ragione!-
Cavoli! Kagome dovette ammettere che Inuyasha aveva
proprio ragione.
-E con questo ?! Si, hai ragione sei sempre venuto te!
Ma a mia insaputa! Cercavi sempre di non farti notare
e quando poi alla fine tornavo di mia spontanea volontà, delle tue
"spettrali comparse" nella mia epoca lo venivo a sapere da Sango e
Miroku!-
Inuyasha digrignò i denti proprio come un cagnolino.
-Fhè! Ma
guarda te che mi tocca sentire!...Kagome, io sono venuto qui per fare pace, ma
se vuoi continuare le ostilità faremo come vuoi tu!...Ah! Un’altra cosa: fin
quando non sarai tu a presentarti da ME, io non metterò più piedi a casa tua e
quindi NON TORNERO' PIU’ A PRENDERTI!-
Inuyasha non si mosse di un solo millimetro, fissando
negli occhi la ragazza e sperando in una sua reazione. Sapeva perfettamente che
non avrebbe mai mantenuto ciò che aveva appena urlato, più che detto, e sperava
inoltre che Kagome ci avesse creduto.
In effetti, Kagome rimase piuttosto spiazzata dalle parole del mezzo-demone, e
stava cercando qualcosa di intelligente da dire per
cercare di salvare la situazione.
Lei aveva peggiorato le cose più di quanto già non lo
fossero, e nonostante si trattasse solo di uno stupido battibecco, aveva paura
che pian piano, col passare del tempo, si sarebbe trasformato in qualcosa di
più grave! Per questo, voleva porvi rimedio adesso e a tutti costi.
Animata delle più sincere convinzione, Kagome
imbronciò il viso arricciando un po’ la bocca e guardando altrove.
Ma prima che Inuyasha potesse avere il tempo di
balzare di sotto, lo prese per un braccio bloccandolo. Tirandolo dolcemente, lo
fece entrare nella stanza, richiudendo la finestra alle loro spalle.
-Ebbene ?!-
Esordì il mezzo-demone.
Kagome dandogli le spalle, prese da un cassetto un quaderno
color blu notte con sopra una scritta bianca.
Poi, lo invitò a sedersi vicino a lei sul letto.
-Inuyasha, perché mi ami ?!-
-Eh !!...Ma che razza di domande fai ?! E poi che cosa centra
con il nostro litigio ?!-
-Io ho scritto in questo quaderno tutti i motivi per i quali ti amo...-
Poggiò fra le mani del mezzo-demone il quaderno, invitandolo ad aprirlo.
Inuyasha, non capendo il motivo di questa stranezza, l’assecondò. Ebbe un tuffo
al cuore quando vide quelle pagine piene di lettere e
frasi. Ed era pieno! Sino l’ultima pagina, Kagome
aveva scritto i motivi per i quali lo amava!
-Così tanti !?-
Sussurrò.
-Già...-
-Io, però, non credo di poter rispondere alla tua domanda, Kagome, mi
dispiace!-
Il silenzio fu sovrano nella stanza per diversi minuti, quando Inuyasha si alzò
all’improvviso facendo volare alcuni pupazzi poggiati sul letto, vicino a lui.
-Ora lo so!-
-Mh!! Sai cosa...-
-Perché ti amo!-
-Ah...-
Inuyasha si sedette nuovamente, prendendo le mani della ragazza fra le sue.
-Perché sei tu,Kagome! Io ti amo, perché sei tu! E non
potrei amare nessun’altra al mondo...Amo i tuoi occhi, la tua bocca, i tuoi capelli, il tuo
profumo...E come cammini, come sorridi, come piangi, come ti arrabbi...Le tue
smorfie, i tuoi sorrisi, i tuoi sguardi...Come pronunci il mio nome...Tutto
ciò, fa parte di te ed io amandoti ho anche accettato di amare tutti i tuoi
pregi ed i tuoi difetti! Per questo ti amo Kagome, perché SEI
Inuyasha riprese fra le mani quel quaderno, e glielo diede.
-Non mi interessa che tu scriva anche un milione di
motivi per i quali mi ami, Kagome! Basta che mi accetti così come sono...-
La ragazza fece scivolare il quaderno dalle mani, ed
abbracciò il mezzo-demone.
E l’odore delle sue lacrime inondò la stanza.
-Scusami se mi sono arrabbiata ieri! Non volevo andarmene via, scusami, scusami!-
-Tranquilla, piccola! Va tutto bene...-
Kagome si strinse ancor più alle vesti rosse del suo
compagno, fermando le sue lacrime ed unendo le loro labbra in un dolce e delicato
bacio.
In lontananza il sole si nascondeva dietro le montagne.
° Fine °