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Autore: Sonoqui87    01/03/2011    1 recensioni
E' passato tempo, ci siamo fatti male ma nonostante tutto sono ancora quì a scrivere di te, di me, di noi.
Dopo tutto questo tempo ti amo ancora.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note :

Un sospiro profondo e... si parte. Sto scrivendo questa One-shot per una ragione precisa, per spiegarti che anche dopo tutto questo tempo io ci tengo a te. Non è stata facile la nostra storia, per niente. Ci siamo fatti tanto male, non è vero? Eppure siamo nuovamente quì, a sputarci in faccia. Ti manderò questo link al più presto e spero che tu rifletterai su ciò che scriverò, su di te, su di me, su di noi. Perchè nonostante tutto fai ancora parte di me.

 

 

 

 

 

 

 

" Cry "

L'ho scritto sulla pelle, facendo così non dimenticherò mai il tuo nome. 

 

 

 

 

 

 

Pazza; la prima volta che ci conoscemmo tu mi definisti completamente pazza. - Fatti vedere da uno buono ! - Mi urlasti dietro. E' strana, la vita. Non credi? Mi odiavi con così tanta intensità che solamente vedermi ti saliva la nausea, eppure qualcosa è cambiato; tu sei completamente cambiato.

I giorni passavano e il colore dei tuoi occhi cambiava sempre di più; in base al tuo umore le tue iridi si scurivano e chiarivano. Captavo ogni tua emozione con una sola occhiata, ero l'unica che ti capiva con un solo sguardo e tu lo stavi capendo con lentezza esasperante, con la paura che ti avvicinassi troppo a me, con la paura che io cogliessi il tuo tallone d'Achille.

Mi allontanavi, non volevi che io ti stessi vicino; quanto diavolo mi feriva il tuo disprezzo, la tua fottuta indifferenza. Ricordo che un giorno ti scoprii piangente, nel cortile della scuola; mi scacciasti, ma quella volta non sentii ragioni.

Sapevo che era quello il mio posto.

Iniziò così la nostra amicizia, la nostra ossessione. Lo ricordi, vero? 

Tra un abbraccio che sapeva di casa e parole demenziali, siamo andati avanti; tu, poi, ti sei dichiarato. Eri buffio, quando l'hai fatto; ti sei avvicinato e mi hai detto - Io ti amo ! - Senza tanti preamboli, senza nessuna paura.

Il mio orgoglioso e coraggioso bambino...T'incazzavi da morire quando ti chiamavo così. 

E' continuata, stranamente; tra litigi, incomprensioni, tenerezza e dolcezza, è continuata. Eravamo felici, insieme. Ricordi, vero?

Non ci serviva nient'altro, c'eravamo noi e questo bastava. 

Mia madre, da piccola, mi diceva sempre che il lupo perde il pelo ma non il vizio... Quanto cazzo aveva ragione. Era estate, quando tu mi lasciasti. Avevi voglia di mare, sole, donne. 

Quanto dolore, quanta sofferenza. Dopo quattro anni insieme, avevi preferito i tuoi amici che me. Lo capivo, avevi vent'anni, avevi bisogno di divertirti. 

Ma non era finita lì.

Venivi, te ne andavi, ritornavi, non mi lasciavi mai in pace; piangevo, ridevi. Ridevo, piangevi. Ti odiavo, mi amavi; ti amavo, mi odiavi. Una fottuta routine che non finiva, continuava nella sua motonomia. Quante lacrime spese per qualcuno che non meritava nemmeno che proncunciassi il suo nome

Poi... è scattata l'ossessione; non conscevo il vero significato di quella parola, non sapevo cosa volesse dire veramente. Fin quando sei arrivato tu.

Regnava lui nella mia mente, scorreva lui nelle mie vene, sniffavo lui nell'aria; era dappertutto. 

Era mio, non c'erano dubbi; ci coltellavamo nella schiena, non c'importava del dolore, era essenziale che ci facessimo male.

Cazzo, quanto eravamo malati.

Mi faceva male, ma mi andava bene, l'importante e che mi stesse vicino. Ci tiravamo i capelli, ci graffiavamo, bruciavamo nelle fiamme dell'Inferno.

Ricordi, vero?

E' finita un'anno dopo, quando ho messo fine a tutto ciò. Dovevo finirla di drogarmi di te, dovevo finirla di sniffarti. Non mi facevi bene.

Due mesi dopo mi sono tautata una lettera sul collo; l'ho scritto sulla pelle, per non dimenticarlo. Volevo che il tuo ricordo rimanesse indelebile, che non avrei mai dimenticato il dolore che mi hai causato, non volevo dimenticare quanto tu mi avessi insegnato ad amare.

E' passato tempo, non è vero?

Ho pianto, scalciato, inveito contro la sorte, ma sono ancora quì. Non m'importa quanto tu ora sia un fantasma nella mia vita, sò che toccando quella fottuta lettera tu diventerai reale.

Mi manchi ancora, nonostante tutto. Non ti ho mai lasciato davvero, mai.

L'ho scritto sulla mia pelle e sò che oramai sei diventato parte di me; mi sei entrato nella carne, mi hai spaccato le costole e ti sei rifugiato al mio interno, rotto la testa e squassato il mio cervello.

Sò che non sono mai sola anche se sono sola.

Ci sei ancora tu, dentro e fuori me.

Perchè nonostante tutto ti amo ancora.


   
 
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