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Autore: Marti TD    02/03/2011    4 recensioni
Ero sulla linea di partenza. Ancora pochi minuti e avrei potuto alzare le braccia trionfante, con in mano l’assegno da 100 mila dollari. Restava un unico ostacolo davanti a me: Owen.
Il ragazzo era sicuramente il favorito in quella gara. La sua idea di organizzare una festa su un yacht aveva colto nel segno. La mia ambizione di andare a studiare storia dell’Arte all’ università non dava alcuna soddisfazione ai miei vecchi compagni d’avventura. Era molto meglio la festa che Owen avrebbe organizzato. Solo pochi ragazzi fidati erano rimasti nella mia tifoseria: Trent, LeShawna Eva e Cody. Ma andava bene cosi: preferivo avere tifosi veri che avere sporchi traditori...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Run In A Dream

Ero sulla linea di partenza. Ancora pochi minuti  e avrei potuto alzare le braccia trionfante, con in mano l’assegno da 100 mila dollari. Restava un unico ostacolo davanti a me: Owen.

Il ragazzo era sicuramente il favorito in quella gara. La sua idea di organizzare una festa su un yacht aveva colto nel segno. La mia ambizione di andare a studiare storia dell’Arte all’ università non dava alcuna soddisfazione ai miei vecchi compagni d’avventura. Era molto meglio la festa che Owen avrebbe organizzato. Solo pochi ragazzi fidati erano rimasti nella mia tifoseria: Trent, LeShawna Eva e Cody. Ma andava bene cosi: preferivo avere tifosi veri che avere sporchi traditori.

Chris ci consegnò i nostri copricapi: un costume da gallina per me e uno da mucca per Owen. Fantastico…  queste settimane di permanenza erano state uno schifo: tra compagni da cui era meglio guardarsi le spalle a quella schifosa sbobba che Chef ci consegnava sotto il nome “ pranzo”. Non vedevo l’ora di andarmene via, trionfante ovviamente.

Chris ci spiegò le regole. Certo, come sfida non era il massimo: salire a prendere una bandiera, attraversare un burrone su un asse di legno con un uovo in mano e correre fino a raggiungere il traguardo… potevo farcela, avevo resistito otto settimane e a ogni genere di sfida, non  sarebbe stato poi cosi difficile…

Mi misi in posizione di partenza, cercai di concentrarmi sul percorso, gli urli della tifoseria erano spariti dalla mia testa… Via! Chris abbassò il braccio e sia io che il mio sfidante iniziammo a correre. Chiusi gli occhi. Appena li riaprì vidi Trent che mi correva accanto. Non avevo ancora dimenticato la storia del bacio con Heather e facevo di tutto per cercare di ignorarlo. Ma ora lui era li, faceva il tifo per me…

Vidi con la coda dell’ occhio Geoff e Izzy che correvano accanto a Owen. Geoff voleva assolutamente quella festa, mentre Izzy… era completamente fuori di testa e gli urlava addosso di correre.

Arrivai per prima al palo, Trent vicino a me. Iniziai ad arrampicarmi e scivolai giu. Ci riprovai e successe di nuovo. Perché il palo era cosi scivoloso? Heather. Sicuramente doveva essere stata lei. Trent mi vide in difficoltà, si tolse la maglietta, lo guardai e sorrisi, mentre cercava di ripulire l’asta della bandiera. Sentii LeShawna urlare, mi incitava a proseguire la mia gara. Aveva ragione: non era il momento di sognare ad occhi aperti. Iniziai ad arrampicarmi. Owen accanto cercava di salire, sotto di lui Izzy, Geoff ed Heather cercavano di alzarlo inutilmente. Ero in testa! Potevo vincere!

Presi la bandiera e scivolai giu. Nel frattempo anche il mio sfidante era riuscito ad acchiapparla, seppure a gran fatica. Mentre lui scivolava giù, io già correvo verso il burrone, sempre con Trent alle calcagna. Sapevo che non voleva realmente fare il tifo per me, anche se lui diceva tutto il contrario. Voleva andare alla festa di Owen, si, ma con me. In qualche modo sentivo di potermi fidare di lui.

Mi bloccai davanti al burrone. L’idea di morire mangiata dagli squali non mi entusiasmava particolarmente. Preferivo quasi essere sepolta viva, in fondo la mia paura era quasi passata, anche se quell’idiota di Trent si era dimenticato di venirmi a tirare fuori. Scossi la testa per distrarmi dai miei pensieri, afferrai un uovo di aquila e mi diressi verso l’asse. Iniziai a camminarci sopra, anche se non capivo la necessità di avere un uovo in mano. Mica dovevi farci una frittata no?

Nel frattempo Heather parlava con Owen. Cosa stavo organizzando quella serpe? Questo pensiero disturbò il mio equilibrio. Iniziai a traballare, rischiai di cadere. LeShawna si mise una mano sugli occhi, Cody e Trent si misero le mani sulla bocca. Owen, in quel momento.. faceva il tifo per me? Anche se non mi aiutava affatto ricordandomi degli squali sotto di me, ma è il pensiero che conta. Con gli incitamenti di Trent riuscii a ritrovare l’equilibrio e proseguire la mia camminata. Tutti ne erano felici, tutti eccetto quella serpe di Heather, brontolava come se aspettasse qualcosa. Nel frattempo Owen mi aveva raggiunto, eravamo circa in parità. Proprio in quel momento sentimmo un verso. Un aquila! O peggio, la mamma aquila! Capimmo perché Chris ci aveva detto di prendere l’uovo.. la cattiveria di quell’ uomo  era quasi peggio di quella di Heather ( Ehi, ho detto quasi! ).

L’aquila iniziò ad attaccarci, dissi a Owen di cercare di fare in fretta. Proprio in quel momento Trent mi disse ciò che avrei voluto sentire in un altro momento. Ma accadde proprio li. Il suo “ Ti Amo” un po’ urlato, per far si che io lo sentissi. Non dovevo perdere la concentrazione, gli dissi di rimandare. Ma Heather aveva sempre un asso nella manica. Justin. Il suo fisico palestrato era la nostra rovina, proprio di tutti persino di Owen. Ci incantammo entrambi davanti ai suoi addominali. Ma Trent si mise davanti, mi incitò a continuare il mio percorso. Scossi la testa e continuai la camminata. Anche Owen si riprese e mi segui a ruota. Finalmente arrivai alla fine, depositai l’uovo nel nido, feci rodere un po’ Heather e iniziai la mia corsa verso il traguardo. Nessuno poteva fermarmi. Trent era sempre accanto a me a sostenermi, nel frattempo anche il mio sfidante riuscì a superare l’asse e mettersi sulla mia scia. Ringraziai Trent del dolcetto. Si stupì. Non mi aveva mandato nessun dolcetto? Bhe, per fortuna non lo avevo mangiato, lo avevo dato a Owen dato che ci teneva tanto. Si bloccò di colpo Owen, la faccia spaventata. Non me ne preoccupai più di tanto. Ero vicina al traguardo e volevo vincere. Corse come un forsennato, raggiunse il confessionale e si chiuse dentro. D’altronde era pur sempre un gabinetto. Trent era sempre accanto a me, avrebbe fatto di tutto per farsi perdonare. Si fermò, alzò un macigno e si mise a correre. Secondo lui uno doveva essere molto innamorato per fare una cosa del genere. O molto stupido. Era veramente fuori di testa. Owen nel frattempo era uscito dal confessionale. Iniziò di nuovo a correre. Oramai era veramente esausto. Pure Trent lo era, in fondo non pesava mica poco quel macigno. Cercò di farlo rotolare a terra, dove anche Owen si era accasciato. Izzy, vicino al traguardo, cercò di compiere un ultimo gesto disperato. Portò un vassoio pieno di dolcetti, invitanti e profumati. Lindsay con un ventilatore cercava di mandare il loro delizioso profumo verso Owen. Era l’unico modo per farlo rialzare. Appena sentii l’odore dei dolcetti si rizzò in piedi, ma oramai era troppo tardi. Avevo appena tagliato il traguardo…

Ero la vincitrice! Avevo vinto! Ora nessuno avrebbe più potuto togliermi il montepremi, i miei 100 mila dollari!

I miei compagni d’avventura erano tutti delusi della mia vittoria: tutti eccetto Trent e LeShawna, Cody ed Eva. Erano li, accanto a me. Mi alzarono in alto, sorridendo e ridendo. In tutta risposta alzai le braccia al cielo. Owen era steso a terra,la lingua fuori e le gambe assolutamente incapaci di reggere quel peso. Appena i ragazzi mi lasciarono giù, andai da Owen e gli ricordai ciò che gli avevo promesso. Dovevo lasciargli metà della mia vincita, 50 mila dollari. Ma aver visto Heather andarsene con la testa mezza rasata fu la mia più grande soddisfazione. Cercai di aiutarlo ad alzarsi, ma lui mi tirò a terra e mi strinse sotto l’ascella, iniziando a ridere allegramente. Cercai di forzare un sorriso. Ma mi uscì del tutto naturale. Mi sarebbe mancato quel ragazzo, ma più che altro mi sarebbe mancato vederlo durante una delle sue esibizioni più famose, la “ furia mangereccia”. Era veramente incredibile quando mangiava! Proprio mentre pensavo una mano si avvicino al mio viso: Trent. Mi aiutò ad alzarmi e mentre tutti gli altri si allontanarono un po’ mi prese di peso e mi mise sulla sua spalla. Cercai di tirargli qualche lieve pugno, ma mi avrebbe lasciato solo se fossi uscita con lui. Accettai. Mi aveva convinto a perdonarlo. Ed era veramente dolcissimo. Chris decise di non aspettare la sera: ci riunì tutti intorno al fuoco ( Si, in pieno giorno ) e mi consegnò l’ultimo marshmellow, il più importante di tutti. Poco dopo arrivò Chef con il mio assegno in mano. Lo presi, lo alzai e abbassai la testa. Era mio, solamente mio…

*********

Mi svegliai e mi ritrovai nel mio letto. I festeggiamenti del giorno prima non erano impressi chiaramente nella mia mente. Dovevo essermi addormentata anche durante il viaggio in aereo, non ricordavo assolutamente nulla. Mi alzai dal letto, non avevo più voglia di dormire. Andai in cucina, accesi la lampadina che proprio in quel momento si fulminò. Fantastico! Per fortuna avevo appena vinto 100 mila dollari, ho meglio 50 mila, che avrei utilizzato per andarmene da quel buco che chiamavo casa. Indirizzandomi a tastoni verso il tavolo inciampai su qualcosa e caddi a terra. Toccai quell’oggetto. Dava l’aria di essere una.. valigia??? Pensai di averle dimenticate la sera prima, non gli diedi molta importanza. Cercai una tovaglia nell’armadietto, la stesi sul tavolo e preparai una tazza di tè. Appena fu pronta, l’appoggiai sul tavolo. La sentii rovesciarsi. La superficie non era esattamente liscia. Aprii la finestra e feci entrare la luce mattutina dell’alba. Alzai la tovaglia. Un volantino. Lo aprii. Ne cadde qualcosa, che raccolsi subito. Un… biglietto aereo? Ma che significava? Osservai meglio il volantino. Lo lessi e sorrisi.

SOLO ALLORA RICORDAI TUTTO.

Andai a cambiarmi, mi pettinai, presi la valigia, il volantino e il biglietto aereo e uscì di casa, chiudendo per bene la porta. Arrivai all’aeroporto, presi il primo volo e andai a sedermi al posto assegnato. Osservai di nuovo il volantino. Mi scappò di nuovo un sorriso. La nostra foto, tutti i miei compagni d’avventura, o meglio quasi tutti. Sopra la foto una grande scritta. Scritta a caratteri cubitali.

“ Total Drama…….. Action”

Chiusi gli occhi e appoggiai la testa al sedile. Risi.

A Tutto Reality L’Isola: La Realtà

La Mia Vittoria: Un semplice e magnifico SOGNO

  
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