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Autore: CastelliPerAria    02/03/2011    4 recensioni
I will move away from here, you won't be afraid of fear, no thought was put into this.
Let me clip your dirty wings, let me take a ride, don't hurt yourself.
I know I can make enough of the words for you to follow along.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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him Si rividero più spesso nei giorni seguenti, anche più volte al giorno, con Seattle che fungeva da grigia testimone ai loro pacifici incontri.
Parlavano di musica, di politica, di libri e poesie, cercando di tralasciare le loro disastrose storie famigliari .
Erano due semplici persone che si incontravano tutti i giorni nello stesso bar e si raccontavano attraverso parole, idee e risate. E un numero imprecisato di sigarette, l’unico vizio di Stella.
Lei, una mente insolitamente vivida e acuto senso dell’umorismo in un corpo fin troppo esile, e lui, anima malinconica e lingua tagliente nascoste dietro ad un caschetto biondo, si trovavano bene e si completavano quasi in quei racconti contorti di vita vissuta.
Si ricongiungevano sempre tramite una parola, un sussurro, un cenno o un semplice sguardo di quegli occhi azzurri incredibilmente profondi di entrambi.
Lei, cameriera orfana che indossava i vestiti rubati al fratello maggiore, e lui, rockstar milionaria che girovagava per la città con non più di quindici dollari in tasca, si trovavano ora seduti su una panchina dipinta di vernice verde scrostata nel vecchio parco di Seattle.
Stella alzò la testa e il suo sguardo si perse nel seguire una bambina paffuta che tirava per la mano la madre annoiata.
Aspirò una boccata di fumo, per poi riavviarsi i capelli raccolti in una coda bassa:sedeva con le gambe raggomitolate verso il petto, indosso un maglione nero troppo largo e tra i capelli un foulard con la stampa di grossi papaveri rossi.
- Parlami di Frances.- disse lei, sbuffando un filo di fumo azzurrino, la voce roca.
Kurt la guardò di sottecchi:avevano stretto il tacito patto di non parlare delle loro rispettive famiglie. Ma qualcosa nei suoi occhi blu, mentre osservava la bimba dai riccioli castani dinnanzi a lei, sembrava essere mutato.
Kurt annuì:- Il pensiero di perdere la mia bambina mi spaventa ogni giorno. Sono perfino nervoso di portarla in macchina per paura di fare un incidente…- a queste parole Stella sorrise -…lei è bellissima, è così sorridente e allegra. Forse una volta sono stato così anche io, ma non lo ricordo. E’tutto ciò che io possa desiderare, è tutto ciò che da indesiderato si rivela poi essenziale. E’così piccola, indifesa, fragile eppure anche così forte e bella nella sua innocenza infantile…io la amo. –
Stella lo interruppe, espirando rumorosamente:- E se a causa di qualcuno, dovessi perderla?-
Kurt sospirò e proseguì:- Giuro che se mai mi troverò nella stessa situazione dei miei genitori, cioè il divorzio, lotterò fino alla morte per mantenere il diritto di provvedere a mia figlia. Farò l'impossibile per ricordarle che l'amo più di quanto ami me stesso. Non perché è il dovere di padre ma perché desidero farlo per l'amore che provo. E se io e Courtney finiremo per odiarci a morte, saremo entrambi adulti e responsabili a sufficienza da trattarci civilmente in presenza di nostra figlia.-
Stella fece scivolare le dita esili sulle sue, stringendo forte:- Tutto ciò per una bambina…deve esser veramente speciale, non dovrebbe soffrire in ogni caso. Sono sicura che tu e Courtney continuerete ad amarvi, per il bene di Frances.-
Kurt strinse forte la piccola mano di Stella nella sua, comprendendo che le costava un certo sforzo dire quelle cose:il miraggio di una vita insieme, di mille altri giorni come quello come una vera coppia, una vera famiglia, per lei che non ne aveva mai avuta una, era qualcosa di tangibile. Ma Kurt aveva già la sua piccola famiglia:Courtney e soprattutto la piccola Frances.
- Stella, io…-
- Shhh. - lo interruppe la ragazza, posandogli un dito sulle labbra. Sciolse la mano della stretta e la avvicinò al suo viso, percorrendo brevemente il profilo del suo viso, accarezzando l’accenno di barba sulle guance e il mento regolare.
I loro volti erano vicinissimi, quasi si sfioravano, e stettero così per un tempo indefinibile, forse secondi, forse minuti, guardandosi negli occhi. Le iridi cerulee di Stella splendevano come ardenti soli blu, così vicine eppure irraggiungibili.
Poi la ragazza si mosse lievemente e posò le labbra a cuore su quelle morbide di Kurt, scoccando un bacio fremente di dolcezza e desiderio, per poi subito staccarsi e togliere la mano tiepida dal suo viso.
Kurt era rimasto disorientato, come stregato dall’incanto di quelle iridi malinconiche, e si passò sfuggente le dita sulle labbra che sembravano marchiate a fuoco. Era stato bravissimo eppure di un’intensità pari a un’esplosione di supernova, una scottatura, una scintilla di pietra focaia.
Stella ora teneva gli occhi verso il basso, come vergognandosi del piccolo ma simbolico gesto che aveva appena compiuto, ma le mani di Kurt raggiunsero il suo volto, costringendola timidamente a fissare di nuovo gli occhi nei suoi.
Le loro labbra scottate si riunirono nuovamente, mentre le pallide mani di Stella si confondevano tra i ciuffi ribelli di Kurt e le mani bollenti del ragazzo sfioravano la schiena gelida della ragazza.
Si staccarono per riprendere fiato, guardandosi di nuovo negli occhi splendenti di entrambi, l’uno con il fiatone e l’altra con le guance rosse per il freddo e l’emozione, per poi ricongiungersi di nuovo, le labbra che si modellavano perfettamente e le lingue che si intrecciavano con dolcezza inaudita.
Quando si staccarono, Stella posò un piccolo ma significativo bacio sulla guancia di Kurt, vicinissimo alle sue labbra appena possedute, per poi alzarsi da quella panchina improvvisamente confortevole e andarsene.
Quel bacio sapeva di un addio prematuro.

Fossi stata in lei mi sarei trasferita a viverci su quella panchina. Un piccolo mondo tutto per loro.
Ok, alcune delle frasi di Kurt riguardo a Frances sono vere, le ho prese da alcune interviste sul Web...e poi mi sono lasciata guidare.
Spero vi piaccia, è una parte delicata il capitolo del primo bacio.
  
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