Salve miei carissimi lettori ^^
Non posso credere di essere qui a pubblicare
quest’ultimo capitolo, mi batte forte il cuore. Sono triste, sì, ma da un lato
sono davvero felice ^^ Questa storia è nata e cresciuta grazie a voi quindi non
basteranno mai le parole per dirvi quanto vi sono grata.
Ok non voglio dilungarmi, vi lascio alla
lettura, un bacione fortissimo =**
Rose…
Ora
tocca a me.
Riapro lentamente gli occhi alla luce intima del pomeriggio di
Los Angeles, il primo istinto è quello di alzarmi, ma poi mi ricordo che ci
sono almeno una decina di tubi e aghi infilati nel mio braccio destro che mi
impediscono di muovermi troppo in questo letto di ospedale, lussuoso, sì, ma
pur sempre triste.
Siamo arrivati stamattina presto da Londra, quando Jared mi ha
spiegato perché stavamo tornando così in fretta non potevo credergli e forse
non ci ho creduto fin quando Chris non mi ha fatta ricoverare e mi ha fatto
conoscere la giovane donatrice che è stata tanto gentile da proporsi per
aiutarmi.
Non ho avuto nemmeno il tempo di ragionare sulla cosa, se
qualcuno mi avesse chiesto cosa ne pensavo o semplicemente come mi sentivo
probabilmente non avrei saputo come rispondergli e tutt’ora mi sembra
impossibile.
La verità è che sono spaventata, l’operazione mi terrorizza,
non perché potrebbe non andare per il verso giusto e per questo potrei morire,
in fondo mi sono abituata da tempo all’idea che non ci sarei stata per sempre,
piuttosto perché un eventuale fallimento so che potrebbe distruggerlo, ha
riposto molte speranze in quest’ultimo tentativo e non potrei sopportare di
andarmene senza potergli dire che starò comunque bene, che ha reso gli ultimi
mesi della mia vita i più meravigliosi che si possano desiderare, che senza di
lui mi sarei sentita persa, sola, inutile.
Non potrei sopportare di leggere in quegli splendidi occhi,
che sono lo specchio della sua anima, la delusione di non avercela fatta a
salvarmi, nonostante abbia tentato in ogni modo possibile.
Vorrei che capisse che a salvarmi ci è già riuscito, dal momento
in cui i suoi occhi si sono posati nei miei e ho sentito il cuore battere
forte, dal momento in cui ho capito di essermi innamorata e che lui forse
avrebbe potuto ricambiare, dal momento in cui le sue labbra sulle mie hanno
sciolto le lacrime di un cuore solo.
Mi concedo il lusso di osservarlo dormire, per un’ultima
volta, seduto sulla poltrona accanto a me, la testa abbandonata allo schienale,
la bocca leggermente socchiusa, non ho potuto ringraziarlo come si deve per
quello che ha fatto per me nel trambusto del ritorno. Ha fatto in modo che
riuscissi a realizzare due dei miei sogni più grandi, in ordine di importanza ha detto lui, senza sapere che ho mancato
di dirgli quale fosse il più importante in assoluto, ma quello ero già riuscita
a realizzarlo da tempo ormai.
È stata un’emozione pazzesca salire su quel palco e sfogare
tutto ciò che ancora non ero riuscita a donare al mondo in questi venti anni di
vita scarsa, e lui era lì accanto a me che
mi teneva per mano, che non ha nascosto nemmeno un secondo il sentimento che ci
lega e non so come sia stata presa questa cosa dai miei fratelli e sorelle
echelon ma ormai non è importante saperlo, domani potrei anche non esserci più
e di me resterà solo il ricordo di un concerto particolare sulle onde piatte
del Tamigi.
Dio mi mancherà, mi mancherà in modo indescrivibile.
Dio perché lo hai mandato da me? Perché hai fatto in modo che
lo conoscessi? Perché rimpiangessi ancora di più di dover lasciare questa terra
che dimenticherà presto la mia brevissima esistenza? Perché?
Jared si muove appena accanto a me e capisco che si sta
svegliando, ingoio il nodo alla gola che minacciava di sopraffarmi e mi disegno
un sorriso falso sul viso in modo che possa aprire gli occhi su una visione
serena nonostante l’inquietudine che mi vortica dentro.
Appena le sue meravigliose iridi chiare si aprono Jared si
accorge che sono sveglia e mi rivolge un sorriso dolce che io ricambio come
meglio posso.
“Ciao piccola” sussurra con la voce roca del risveglio
stirando i muscoli del collo, quella posizione deve essere stata davvero
scomoda per dormire, non capisco perché ha deciso di restare qui, poteva anche
tornare tranquillamente a casa e riposare in modo decente, ricordo di
averglielo suggerito ma non mi ha ascoltata.
“Ciao” ricambio il saluto mentre lui si alza e mi viene
incontro stampandomi un bacio sulla fronte.
“Come ti senti?” mi domanda controllando lo stato delle flebo.
“Bene” mento, osservandolo fare il giro del letto e soppesare
se sia il caso di chiamare o no un infermiera, mi regala un altro sorriso e
torna a sedersi, a quanto pare ha deciso che per il momento va bene così.
“Dormito bene?” gli domando, non voglio che cadi il silenzio perché
spingerebbe entrambi a pensare e di conseguenza a star male.
“Diciamo che non era propriamente una delle posizioni più
comode in cui io abbia dormito, ma tutto sommato bene” ci scambiamo un altro
paio di sorrisi falsi e scuoto la testa.
“Ti avevo detto di tornare a casa”
“Non avrei potuto dormire a casa” l’amarezza della situazione
vince i nostri tentativi di far finta che vada tutto bene e torna
prepotentemente con queste sue parole.
Gli lancio uno sguardo triste e decido di cambiare argomento.
“Grazie per tutto quello che hai fatto per me stanotte. È stato
magico”
“Volevo solo che non ti dimenticassi facilmente di me” mi
risponde lui facendomi l’occhiolino.
“Non l’avrei fatto comunque, lo sai. Piuttosto tu, cerca di
non dimenticarti di me, se puoi” sono stata una stupida a pronunciare questa
frase, me ne pento un secondo dopo, lui fa scattare la mano a toccarsi il
ciondolo che è posato dolcemente sul suo petto, quello che fino allo scorso
dicembre apparteneva a me e che ora rappresenta l’unica cosa che potrebbe
restargli una volta che non ci sarò più.
“Canti davvero bene, te la sei cavata in modo egregio. Ho paura
che Shan e Tomo tentino davvero di sostituirmi dopo ieri sera” anche lui decide
di cambiare argomento lanciandomi uno sguardo falsamente impaurito.
“Avanti!” scoppio a ridere “Non c’è proprio paragone con te
mio caro Jared Leto. Ma diciamo che sono riuscita a venirti dietro nonostante
tutti i tuoi Jump!”
gli faccio l’occhiolino e lui ricambia facendo finta di darsi un colpo al
cuore.
“Mi ammazzerete un giorno a furia di prendermi in giro per il Jump!”
“Per il soon!!
Per il Jump
non ti prendiamo mica in giro” lo correggo continuando a ridere.
“Oh Dio il Soon giusto. Mi verranno gli incubi, prometto che non lo
dirò più”
“Croce sul cuore?” gli domando ripetendogli le parole che lui
ha rivolto a me ieri sera.
“Croce sul cuore” conferma accompagnando i gesti alle parole e
continuando a sorridere.
“Perfetto, ho appena fatto un’opera buona per tutti i miei
fratelli e sorelle echelon. Non sai quanti incubi sono venuti a noi ogni volta
che te ne uscivi con un Very soon!” Scoppiamo
ancora una volta entrambi a ridere finché non cadiamo ancora nel silenzio più
assoluto, percepisco che non riusciamo ad essere del tutto sinceri, è come se
cercassimo di aggirare un ostacolo che poi ritorna sempre, un po’ come sfuggire
a qualcosa che alla fine ti ha già catturato, inutile, infruttuoso.
In effetti non abbiamo molto tempo, Chris potrebbe arrivare da
un momento all’altro e pretendere di fare le cose in fretta, e a ragione, non è
stato molto felice di sapere che eravamo a Londra, in fondo si è adoperato
molto per aiutarci.
Ad ogni modo il suo intervento è stato tempestivo. Sta ultimando
le procedure, l’abbiamo visto qualche ora fa prima che ci addormentassimo
esausti.
“Jared”
“Rose”
Lo diciamo contemporaneamente e la cosa ci fa sorridere per
qualche altro splendido attimo, poi torniamo immediatamente seri.
“Parla tu per prima” mi concede Jared incoraggiandomi con gli
occhi e io prendo un respiro profondo prima di cominciare.
“Vorrei dire qualcosa di intelligente ma probabilmente non mi
riuscirà quindi prendi la cosa così come viene” le lacrime minacciano già di
sopraffarmi, nonostante non abbia ancora detto nulla di concreto e Jared mi
stia sorridendo tranquillo in questo momento.
“Ti ringrazio Jared. Ti ringrazio per essere diventato il mio
personale angolo di Paradiso, ti ringrazio per tutto quello che hai fatto per
me dal giorno in cui ci siamo conosciuti. Volevo solo che sapessi che se non
dovessi farcela me ne sarò andata nel migliore dei modi, solo questo” gli occhi
mi si inumidiscono, è più difficile di quanto credessi dirgli queste semplici
verità senza sciogliermi a contatto col dolore tremendo che mi porto dentro.
“Andrà tutto bene, tranquilla. L’operazione ti farà stare
meglio è da tanto che aspettavamo questo momento” cerca di tranquillizzarmi
lui, ma le sue parole suonano talmente false da essere impossibili da credere.
“Non prendiamoci in giro Jared” le parole fuoriescono intrise
di pianto trattenuto, non ce la faccio a fingere di star bene “potrebbe andare
tutto storto e qualcosa dentro di me mi dice che se voglio dirti tutto quello
che provo lo devo fare adesso, perché dopo sarà troppo tardi! Ho paura Jared,
ho paura” i singhiozzi incontrollati hanno il sopravvento sulla mia insensata
voglia di restar calma.
“Ehi calma, calmati” Jared prende il mio viso tra le sue mani
e mi costringe a guardarlo negli occhi “Shhh, basta,
non ci pensare, non continuare a farti del male…e a
farmi del male” mi tiene teneramente contro il suo petto e io lo inzuppo di
lacrime.
“Mi mancherai” singhiozzo.
“Basta, smettila” ripete Jared con voce strozzata “Rose
ascoltami” mi costringe di nuovo a guardarlo negli occhi, sono rossi e
luccicano di lacrime trattenute, la cosa li rende più blu del solito e più
meravigliosi di quanto mi sia mai capitato di vederli, fanno quasi male alla
vista.
“Quando uscirai da quella sala operatoria…”
“Jared, ti prego” lo interrompo cercando di allontanarlo.
“…ascoltami bene” mi costringe a
star ferma “quando uscirai da quella sala operatoria io starò qui ad
aspettarti, in questa stanza e tu mi guarderai negli occhi sussurrando un ‘avevi ragione, Jay, è andato tutto bene’…lo farai, non ho alcun dubbio che lo farai”
“Mi dispiace Jared, non voglio che tu soffra, non ho mai
voluto che tu soffra. Ti prego promettimi che dopo andrai avanti con serenità”
butto fuori parole senza un senso preciso, sperando di dire in poco tempo tutto
quello che vorrei e che in questo momento sembra voler restare rinchiuso nel
mio cuore.
“Rose tu sei la cosa più bella che mi sia mai capitata, non
rischierò di perderti così facilmente, dovesse crollare il mondo. Ma tu non mi
abbandonare in questa lotta, non mi lasciare solo ti prego” una piccola lacrima
scende giù sulla sua guancia pallida e io la catturo tra le mani assaporando il
contatto con la sua pelle morbida, lui chiude gli occhi al mio tocco e respira
lentamente.
Per un attimo il silenzio mi sembra un amico fedele e gradito,
pronto ad aiutare quando tutto sembra troppo grande per essere affrontato,
seppur in due.
Mi avvicino leggermente al suo viso mentre lui tiene ancora
gli occhi chiusi e lascio che la mia guancia sfiori la sua.
“Ti amo, Jared” gli sussurro all’orecchio “Volevo che lo
sapessi, volevo dirtelo prima di andarmene” lui scoppia in singhiozzi sulla mia
spalla e il cuore mi si spezza in due mentre la mano destra, seppur impedita
dagli aghi delle flebo, passa ad accarezzargli i capelli in un goffo tentativo
di consolarlo.
Chiudo gli occhi cercando di controllare il dolore che aumenta
ad ogni suo singhiozzo disperato e le lacrime scendono copiose anche dai miei
enormi occhi scuri e spalancati.
“Tu non devi andartene Rose!! Non puoi! Non mi puoi lasciare
qui ora che ho bisogno di te, ti prego!” le sue mani afferrano salde le mie
piccole spalle urlando la sua richiesta anche se sa che non potrà essere
ascoltata, non come lui vorrebbe.
Asciugo le scie bagnate che le lacrime hanno lasciato sul suo
viso, anche se non riesco a fare in modo che i suoi occhi tornino tranquilli e
sereni come lo erano fino a poco tempo fa, sorrido senza curarmi di sembrare
una stupida.
“Ehi, tu devi essere forte, lo devi essere per tutti e due”
sussurro con il viso ad un centimetro dal suo.
“Ti amo, Rose” e le sue parole pongono fine al mio mondo, alla
mia intera, misera vita. Solo tre semplici parole e perdo il contatto con me
stessa, ironia della sorte o forse destino crudele che ha voluto che dovessi
dire addio a questa esistenza proprio nel momento in cui cominciava ad aver
senso.
“Ti amo, ti amo, ti amo” continua a ripetere lui con gli occhi
chiusi e il viso premuto contro il mio, come se si fosse appena ricordato il
modo in cui vadano pronunciate queste parole e stia continuando a ripeterle per
non dimenticarle altrettanto facilmente.
Allora sorrido, perché capisco che tutto quello che dovrei
dirgli in fondo gliel’ho già detto, ed è lo stesso anche per lui. Non c’è
bisogno di troppe parole quando in verità ne bastano semplicemente due.
Ti amo.
Come non ho mai amato nessuno in tutta la mia vita.
“Vorrei poter fare l’amore con te, per l’ultima volta” azzardo
la mia stupida richiesta chiedendogli il permesso.
“Non possiamo” sussurra lui con un accenno di amarezza nella
voce, poi mi bacia e in quel bacio mette tutto ciò che non può dire o fare, perché
ormai è tardi o forse semplicemente perché il suo cuore non lo sopporta.
“Ragazzi” Chris alla porta si schiarisce la voce e quando i
miei occhi scattano su di lui mi accorgo che è leggermente imbarazzato “siamo
pronti” ci avverte e Jared si mette in piedi accanto a me annuendo appena.
“Sei pronta?” mi domanda il medico sorridendomi per
tranquillizzarmi, io annuisco lanciando un’occhiata a Jared che respira a
fatica accanto a me fissandoci, subito dopo Chris arrivano una serie di medici
ed infermiere che mi tolgono gli aghi delle flebo per poi spostarmi su un’altra
barella leggermente più scomoda.
Il mio cuore accelera prepotentemente i battiti e lancio un’occhiata
terrorizzata a Jared che si avvicina tenendo la mia mano stretta nella sua.
“Tranquilla Rose, faremo in modo che vada tutto bene” mi
tranquillizza Chris ma io non riesco a distogliere gli occhi da quelli blu
intenso di Jared.
“Siamo pronti” conferma il chirurgo, Jared si abbassa verso di
me e mi guarda negli occhi, poi mi posa un leggero bacio sulle labbra “promettimi
che tornerai” mi sembra quasi di percepire una lacrima scendere dalle sue
palpebre chiuse.
“Croce sul cuore” sussurro prima di essere portata via,
lontana da lui, lontana dal centro esatto del mio cuore, dal punto in cui è
cominciata la mia vita, un nodo incredibilmente stretto alla gola mi soffoca e
sento le lacrime scendere copiose ai lati degli occhi.
Poi pian piano tutto comincia a diventare buio e l’unica
immagine che resta fissa dentro di me è il suo splendido volto e l’eco di una
promessa che non posso permettermi di non mantenere.
Jared…
Tum, tum.
Tum, tum.
E’
il battito del mio cuore.
Tum, tum.
Vorrei
che fosse il tuo.
Tum, tum.
Tum, tum.
È
solo che, credo di non potercela fare senza di te.
“Jared?” una voce richiama la mia attenzione, abbandonato
lungo questo muro non mi accorgo nemmeno di avere il viso congelato di lacrime
che un tempo sono state bollenti.
Tum, tum.
“Mh?” un verso completamente privo
di espressione.
“Sono ore che sei seduto lì terra, ti prego mangia qualcosa”
alzo leggermente il viso per trovarmi di fronte a mio fratello, poi lo torno a
posare su un punto imprecisato davanti a me.
Tum, tum.
“Non ho fame”
Tum, tum.
Tum, tum.
Ti
prego torna.
E poi la porta si spalanca, guardo negli occhi Chris che mi
viene incontro e scatto in piedi ricordandomi di essere ancora vivo.
“Jared…” sussurra.
Tum, tum.
Tum, tum.
Non
so se ce la faccio ad ascoltare.
Eccoci qui :D fine capitolo.
Come avete potuto notare la storia non è finita
davvero con questo capitolo, è solo che volevo vi restasse un po’ di curiosità.
Ancora tutti noi non sappiamo se Rose ce l’ha fatta oppure no e questo resterà
un mistero fino all’epilogo. Spero comunque che il capitolo vi sia piaciuto e
che non mi manderete a quel paese XD
Ora i ringraziamenti, il mio piccolo cuore
adesso non cederà l’emozione e mi farà scoppiare a piangere lo so XD
Grazie a:
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Perché l’hanno ricordata…
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29 - _alicetta39_
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30 - _ether [Contatta]
31 - _____Manu_____
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Perché l’hanno seguita…
E grazie naturalmente anche a tutte le persone
che hanno speso un secondo del loro tempo a lasciare una recensione, siete
stati tutti meravigliosi davvero, cavolo sto veramente per mettermi a piangere!
XD
Ci vediamo prestissimo con l’epilogo, un
abbraccio speciale ed intensissimo.
Rò