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Autore: Liberty89    03/03/2011    5 recensioni
Il castano spostò lo sguardo sull'amico e sorrise soddisfatto dei suoi progressi in allenamento e pensò che sicuramente lo avrebbe superato un giorno e che sarebbe diventato anche lui degno del titolo di keyblade Master.
Una piccola one-shot che parla dell'amicizia tra Terra e Ventus e del desiderio del biondo di raggiungere e superare l'abilità del castano.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Terra, Ventus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: KH Birth by Sleep
- Questa storia fa parte della serie 'Friendship'
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Si spinse in avanti per parare il colpo. Tuttavia, per l'ennesima volta, il keyblade fu spazzato via dalle sue stesse mani a causa del potente attacco che non era riuscito a respingere. Mentre l'arma leggendaria schizzava in alto, per poi cadere alle sue spalle e conficcarsi nel terreno erboso con un sibilo seguito da un rumore secco, lui venne spinto al suolo, finendo sdraiato di schiena. Chiuse gli occhi celesti e li riaprì subito dopo, per sostituire l'espressione di dolore, dovuta all'improvviso e violento impatto col suolo, con una decisamente imbronciata, quasi offesa per la situazione in cui si era ritrovato.
Sbuffò quando sentì l'altro ridere. -Uffa! Sei troppo forte Terra! Non ti batterò mai!- esclamò il biondo sconsolato, appoggiandosi ai gomiti per alzare il busto e guardare in volto l'amico.
Il castano smise di sghignazzare e liberò la mano dalla lama a forma di chiave per porgerla al ragazzino, che non esitò un istante ad afferrarla con la propria e tirarsi su. Tornato in piedi, si liberò della polvere e richiamò il keyblade, controllando che non ci fossero danni, prima di farlo svanire nella consueta scia di luci.
-Non dire sciocchezze Ven. Stai migliorando a vista d'occhio e sono sicuro che diventerai abbastanza forte da tenermi testa!- replicò il castano con un sorriso incoraggiante, cercando di ridare fiducia al ragazzo più giovane, che in risposta gli regalò uno dei suoi sorrisi più luminosi.
-Giusto!- concordò. -E finalmente sarai tu a finire col sedere per terra!-
-Ho detto che riuscirai a tenermi testa, per quello ti ci vorranno come minimo altri cent'anni!- ribatté, posandogli una mano sul capo per scompigliargli la già ribelle e informe chioma bionda.
-E perché mai?- domandò Ventus, scostando la sua mano con stizza.
-Perché io sono imbattibile, no?- rise Terra, catturando l'altro con un braccio e riprendendo a tormentargli le ciocche bionde.
-No, tu sei un torturatore! Smettila!- urlò Ven tra le risate, cercando di sfuggire alla presa dell'altro. -E comunque ti batterò! Fosse l'ultima cosa che faccio!-
Il bruno scoppiò nuovamente a ridere, prima di liberare l’amico.
-Se ne sei convinto, allora cerca di impegnarti e di darti una mossa perché io di certo non mi fermo ad aspettare che tu mi abbia superato!- affermò, incrociando le braccia e sfoderando un ghigno furbo.
-Certamente! Non rimarrò indietro e non voglio favoritismi!- sentenziò Ven, battendosi un pugno sul petto, di nuovo convinto delle sue capacità.
-Bravo, così mi piaci!- disse Terra, annuendo col capo, dopodiché si voltò verso l'orizzonte tinto di rosso e oro. -Sarà meglio rientrare, altrimenti il Maestro ci crederà dispersi.-
-Per non parlare di Aqua! Ci farebbe una ramanzina lunga ore e ore!- aggiunse l'altro con una nota di terrore nella voce.
-Allora sbrighiamoci, per stasera ho decisamente altri programmi!-
Si fissarono reciprocamente prima di cedere a una nuova ondata di risate genuine e di incamminarsi uno affianco all'altro, verso le lunghe scale che li avrebbero condotti fino alla loro dimora.
Il castano spostò lo sguardo sull'amico e sorrise soddisfatto dei suoi progressi in allenamento. Era convinto che lo avrebbe superato un giorno e che sarebbe diventato anche lui degno del titolo di keyblade Master. Lo sperò con tutto se stesso, perché quel piccoletto biondo a detta sua, se lo meritava davvero. Partito letteralmente da zero, in poco tempo aveva dimostrato di essere un ottimo studente e un abile guerriero: apprendeva in fretta le lezioni ricevute e in altrettanto tempo le faceva proprie, dando prova al Maestro di non aver fatto una scelta sbagliata a dargli l'opportunità di diventare un suo allievo.
Sentendosi osservato, Ventus si voltò, incontrando gli occhi azzurri dell'altro e il suo viso sorridente. Si chiese perché lo stesse guardando a quel modo, ma non se ne preoccupò e rispose con un sorriso vivace e splendente, da far invidia ai preziosi raggi della stella del giorno, che andava sparendo oltre la linea divisoria che stava tra cielo e terra.
Senza dire nulla, Ven cominciò a correre, lasciando indietro l'amico. -Muoviti lumacone!-
Il custode dai capelli bruni scosse la testa e si domandò dove il biondo trovasse tutta quell'energia a fine giornata, dopodiché si mise al suo inseguimento.
-Tanto ti raggiungo!- esclamò, correndogli dietro.
-Nei tuoi sogni!- rise il minore, salendo i gradini a due a due. -Sì Terra, mi allenerò e diventerò sempre più forte, così sarai fiero di me!- pensò poi il giovane keyblader, girandosi un istante per scorgere l'amico a pochi gradini di distanza. -Ma come hai fatto?!-
-Te l'ho detto che sono imbattibile!- rispose semplicemente il castano, superandolo con un rapido scatto. -Ci vediamo a casa!-
-Cosa?! Ehi, no! Aspettami!- replicò Ven, incespicando un istante sullo scalino prima di riprendere la corsa e trovandosi da inseguito a inseguitore.
Strinse i pugni e i denti e fece appello alle sue forze residue per accelerare la sua andatura e colmare la distanza che lo separava dall'amico. Guardò la sua schiena, coperta dalla maglia grigia, e si disse che sì, un giorno, sarebbe riuscito a raggiungerla e superarla.
  
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