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Autore: St. Jimmy    03/03/2011    7 recensioni
Nessuno se ne andrà da questa band a meno che non sia in una bara.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Incubi e sguardi fissi nel vuoto
penso a te e mi rendo conto
degli anni che sono passati”
Dream catcher – Green Day



MY BEATING HEART



Ti girasti verso di me, i riflettori che illuminavano la tua pelle diafana, bianca come la neve, candida e delicata. Ti guardai, ti osservai felice, con lo sguardo di quello che veramente ero per te, con lo sguardo di un amante. Eri perfetto nei tuoi jeans e nella tua camicia nera appena sbottonata a lasciar intravedere il tatuaggio sul petto. Be silently drawn. Rumi. Un poeta mistico. Tu credevi nelle parole che scriveva, ci credevi davvero.
Let yourself be silently drawn by the stronger pull of what you really love. La tua frase preferita. La nostra frase preferita.
Eri sudato, i capelli neri del color della pece incollati alla fronte. Ti guardai negli occhi, quelle immense distese smeraldine che tanto ho amato e che sempre continuerò ad amare.
Dischiudesti le labbra e portasti il microfono davanti alla bocca.
"Ti amo Mike.". La tua voce mi riempì la testa, mi si incastrò nella mente. Il tuo tono era tranquillo, ma non eri mai stato più serio. Ad un tratto tornai in me e mi resi conto di quello che avevi fatto.
Migliaia di persone puntarono gli occhi su di me, sbalordite. Il nostro segreto, quello che non avresti mai rivelato a nessuno, nemmeno a Trè, per nulla al mondo...
La tua voce ricominciò a fendere l'aria, calda e avvolgente. "My beating heart belongs to you...".
Inspirasti lentamente, amplificato dal microfono, un suono leggero, soave. Poi ancora:
"I walked...". La tua bocca si muoveva, ma la voce era sempre più flebile.
Dopo pochi secondi, troppo pochi, il tuo sorriso scomparve, facendo posto ad un'espressione che mi fece sentire impotente, senza senso, un misto tra sollievo e tristezza e dolore.
Fu come una pugnalata al cuore.
Per la prima volta ti vidi davvero vecchio.
Il tuo sguardo era pesante, affaticato e la tue palpebre sembravano non riuscire a reggere il peso della luce che ti veniva proiettata in volto...
Sembravi pregarmi di farli smettere, di far smettere di gridare la gente che era alle tue spalle, con lo stesso sguardo di un bimbo deriso dai suoi amici che cerca conforto nella madre.
Ad un tratto il mondo mi cadde addosso, ti cadde addosso. Finisti in ginocchio, la schiena curva e il volto pallido a fissare il pavimento scuro del palco. Sembrò quasi la scena a rallentatore di un vecchio film.
Il fiato mi mancò. Volevo respirare, ma l'aria non arrivava ai polmoni.
Lasciai piombare a terra il basso e corsi verso di te. Ti lasciasti cadere tra le mie braccia con la chitarra ancora in grembo, la tua chitarra, la Blue.
Ti accarezzai i capelli e le guance sudate, fredde come il ghiaccio. Tu mi stringesti una mano, e tornasti a sorridere.
"Billie!" gridai in preda al panico. Senza accorgermene iniziai a piangere, disperato, stringendoti forte a me. Solo in quel momento, toccandoti la schiena, me ne accorsi. La tua camicia era fradicia, ma calda.
Mi guardai la mano.
Ricoperta di sangue. Non era più sudore quello che avevi addosso, era sangue. Qualcuno ti aveva sparato.
Urlai.
Piantai i miei occhi nei tuoi e alcune lacrime scivolarono giù dal mio viso, raggiungendoti le guance. Non ci volevo credere. Ti presi il volto tra le mani e le mie labbra sfiorarono le tue per poi lambirle delicate, con il timore di poterti provocare ulteriore dolore. Avevo dimenticato com'era soffice la tua bocca, com'era dolce il tuo sapore. Ti sentii reagire, rispondere al bacio, assecondarmi facendo scivolare la lingua sino ad accarezzare la mia. Per l'ultima volta.
Questo pensiero si impadronì di me. No, non doveva essere l'ultima volta, non poteva essere l'ultima volta.
Ripensai alla tua voce, alle parole che avevi detto poco prima, quando tutto era a posto.
My beating heart belongs to you...
Esatto, il tuo cuore che batte appartiene a me.
Improvvisamente tutto fu chiaro, lampante nella mia mente.
Tu lo sapevi. Sapevi che stanotte tutto sarebbe finito, sapevi cosa sarebbe successo.
Ecco perché avevi detto a tutti che mi amavi, volevi che tutti sapessero, non volevi più doverti nascondere.
Ti guardai, guardai il tuo spirito lasciare lentamente il tuo corpo, qui, tra le mie braccia.
Rimasi immobile ad osservarti, impietrito dal dolore che mi bruciava nelle vene, impotente ed inutile.
Sentii la tua mano allentare la presa sulla mia e i tuoi occhi perdere ogni contatto con la realtà, perdere ogni contatto con i miei. Il tuo sguardo restò vuoto, fermo a fissare un punto distante dal resto del mondo.
Era finita. Billie Joe Armstrong non c'era più. Non eri più con me, con noi, con la tua famiglia.
Non mi ero accorto che anche Trè era accanto a te, fermo ad accarezzarti la fronte ed i capelli corvini ormai spettinati. Quei capelli che non avresti mai più pettinato. Quei capelli profumati che ora sapevano solo di felici ricordi sbiaditi di un'altra epoca.
Anche lui stava piangendo, ma in silenzio, lasciando solo alle lacrime il permesso di uscire, non alla voce, ad un grido di rabbia. Trè che piange. Non lo avrei mai creduto possibile...Eppure sembrava così tranquillo...
(Billie Joe Armstrong non c'era più...)
Niente più canzoni, niente più album. Nessuno avrebbe mai più sentito la tua dolce voce o le corde della tua chitarra vibrare nell'aria...
Mi accasciai su di te, sul tuo piccolo corpo inerme e ti strinsi più forte al mio petto, sperando ancora di sentire un battito, anche il più flebile, che mi portasse via da questo incubo, che mi dicesse che era tutto un sogno...
Ripensai a quello che avevi detto qualche anno fa, ad una frase che risentita ora mi fece accapponare la pelle...
Nessuno se ne andrà da questa band a meno che non sia in una bara.
E questa era la conferma.
Billie Joe Armstrong aveva lasciato i Green Day.



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A/N
Non è il mio genere, lo so...Ma ho voluto provare lo stesso a scrivere questa ff perchè trovo giusto spaziare tra i vari generi, credo che solo così una persona possa trovare quello per cui è più portata. Avrete anche notato che è narrata dal punto di vista di Mike e che lo sparo non viene udito da nessuno...La spiegazione è semplice: questa è la trascrizione di un sogno. Nel mio sogno ero Mike e lo sparo non si sentiva.
Capitan Ovvio, salvaci tu!
Ok, non mi resta che ringraziare chiunque abbia letto questo obbrobrio quindi...
Grazie
   
 
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