Nuovo capitolooo!! :)
"Taylor ti prego aspettami!"
"Credi che una seplice canzone mi basti? Mi hai usato! Sei
stata falsa!
Credi che io non sappia cosa mi dici alle spalle?" Taylor si
era
fermato e gridava.
"Se ti riferisci a quello che ha detto Penny questa mattina..."
"Non è solo quello Isabel!- lei lo
guardò interrogativa- Mi
hanno riferito delle cose."
"Come? Che cosa scusa? Io non so di cosa parli!"
"Oh ti prego! Adesso non fare la tonta!"
"Taylor adesso mi spieghi!- lui si girò a
guardare verso il prato -
Non siamo bimbi delle elementari! Guardami! Cosa ti hanno detto?"
"Mi hanno riferito che tu avevi accettato di studiare con me
perché
speravi che io facessi il lavoro al tuo posto, che sparlavi di me alle
mie
spalle e che la tua era tutta una farsa! E io
che... ah, lasciamo stare!"
disse infuriato.
"Tu che...?"
"Nulla! Non so neanche perché ti sto parlando!"
"Taylor ti prego! Aspetta. Non è vero! Non l'ho mai
fatto! Non ho mai
detto queste cose! Non sono quel tipo di persona! Pensavo tu l'avessi
capito...
ero così felice di aver trovato qualcuno di diverso da
questa gente che,
guardali!- disse indicando verso l'ingresso dove un gruppo di
persone si
era riunito ad assistere alla scena- se ne stanno
lì a fissarci come se
fossimo in uno di quegli stupidi Reality televisivi! Pensavo fossi
migliore...
ma a quanto pare non c'ho capito niente di te! Sei come gli altri!"
"Già, se dici che io sono come quegli idoti, allora
non c'hai proprio
capito niente di me! E non credo ti sia mai fregato di capirmi!"
"Adesso stai delirando!"
"Senti, perché non lasci stare? Facciamo come se
non sia successo
niente!"
Isabel si lasciò cadere su una panchina. Poggiò i
gomiti sulle ginocchia e si
resse la testa con le mani.
"Senti, che ne dici se andiamo a prenderci un caffé
e ne parliamo?"
lui scosse la tesa...
"Non so Isabel..."
"Se vorrai non vedermi mai più dopo, per me va
bene! Ma per favore
andiamo a parlarne altrove! Mi sento un pesce in un acquario con tutta
questa
gente che ci fissa!" lo guardò cercando di
convincerlo. Funzionò.
"Ok... va bene... ma come la mettiamo con la scuola? Abbiamo
un altra
lezione!"
"Possiamo saltarla!"
"E i tuoi allenamenti?"
"Tornerò in tempo."
"Bene. Ma prendiamo la mia auto!"
Isabel sorrise e lo seguì.
"Per me un cappuccino." odinò Taylor alla
cameriera.
"E per me una cioccolata calda con panna."
continuò Isabel.
"Wow. Isa-bella! Alla faccia dei diabetici!"
"Non chiamarmi Isa-bella!"
"Mi hai fatto chiamare Orsacchiottino alla radio!"
"Oh calma! Se dicevo Taylor tutti capivano che era per te!
Invece così
non lo sa nessuno!"
"Tranne Luke."
"Chi?"
"Lucas!"
"Ah sì! Lucas! è molto simpatico..."
"Ha provato a convincermi a perdonarti e ad ascoltarti..."
"Sì, lo so..." Isabel sorrise debolmente.
"Hai trovato l'alleato perfetto! Quel ragazzo ti aiuterebbe in
qualsiasi cosa!"
"è molto gentile..."
"E aveva una cotta per te... adesso dice che gli è
passata ma non ci
credo."
Isabel arrossì un po'. Poi finalmente la cameriera
arrivò con le ordinazioni.
"Sul serio?"
"Sì ma non dirgli che te l'ho riferito!"
"Solo che tu mi dici chi diavolo ti ha detto quelle fesserie!"
Taylor bevve un sorso del suo cappuccino. Poi rispose. "Il tuo
ragazzo
per esempio. E poi ho sentito che delle tue amiche lo dicevano...
frequentiamo
la stessa classe di chimica..."
"Punto numero 1: Non ho un ragazzo. Punto numero 2: Hanno
cercato di
fare il lavaggio del cervello anche a me! è tutta una
montatura! Non possono
permettere che il loro capitano si veda con uno sfigato... sono
così ottunse!"
"Ehm... grazie per lo sfigato...!"
"Citavo le loro parole! Ti ho già detto come la
penso. E chi sarebbe il
mio ragazzo? No perché vorrei sapere a chi regalare qualcosa
a San Valentino..."
"Chris! Lo sanno tutti!"
"Tutti tranne me... ma chi mette in giro certe dicerie?"
"Sempre Chris!" Isabel sbarrò la bocca.
"Non. ci. credo!"
"Sei libera di non crederci... ma è così."
"Io lo uccido!"
"Ti dò una mano se vuoi!"
"Dobbiamo solo decidere come..."
"Io proporrei di affogarlo nella granita..."
"Beh oggi tu hai rischiato di fare quella fine!"
"Già. Grazie eh!"
"Ehi! Ti ho difeso!"
"Questa volta sì... ma tutte le volte che sei stata
a guardare? Andiamo
Isabel! Sei migliore di così! Hai la possibilità
di fare la possibilità di fare
la differenza, sei nata per emergere! Allora perché fai di
tutto per adattarti
agli altri?"
Isabel sospirò. "Sai, Pirandello in un suo romanzo
diceva 'Egli,
però, sarà costretto a portare sul volto la
maschera
grottesca e tragica dello jettatore, quella maschera che gli
uomini gli hanno crudelmente imposto' "
"La Patente! Ma allora sei brava in letteratura!"
"Non proprio... potrei ma non voglio."
"Che cosa stupida."
"Non sai come è essere me."
"Forse no! Ma so perfettamente che rovinarsi la vita per uno
che ti ha
abbandonata è da idioti!"
Isabel rimase a fissarlo.
"E che..."
"Niente che. Senti, voglio crederti. Sarò il solito
deficente ma
qualcosa mi dice che posso fidarmi."
"Grazie..."
"Dai, offro io.- tirò fuori una banconota
e la poggiò sul tavolo- Andiamo?"
"Ok. Grazie."
Si diressero verso l'uscita. Taylor aprì la porta e
lascò uscire Isabel per
prima.
"Ma come siamo cavalieri!"
"Non farmene pentire!" disse lui ridendo.
"Ti accompagno a scuola così riprendo un libro che
ho lasciato e me ne
torno a casa, va bene?"
"Ok. Onestamente non ne ho voglia... la cosa positiva
è che potrò
strozzare quella gentaglia che ti dice fesserie!" disse lei
assumendo
un aria da assassina. Lui trattenne una rista.
"No Isabel! Lascia stare! Neanche a dare loro il pretesto per
fare
altri casini!"
"Si dice caos!" disse lei imitando la voce della
prof. di
letteratura. Lui la fissò perplesso.
"Era la Thomas!"
"Aaaaah..." rispose Taylor poco convinto.
"Oh andiamo! Sono uguale! Neanche sua madre la riconoscerebbe!"
"Beh sì in effetti avete lo stesso sorriso!"
"Ma se lei ha dei denti stortissimi e orribili! Non hanno mai
visto un
dentista!"
"Appunto!"
"Bastardo!" disse lei colpendolo a un braccio. Si
fissarono e
poi scoppiarono a ridere.
"Scherzavo dai!"
"Lo so! Guarda che denti che ho!- disse sfoggiando
un sorriso a 82
denti- Dai metti in moto e andiamo!"
Sorridendo Taylor partì verso la scuola.
"Adesso ti toccherà scendere qui
però... è l'unico posteggio
libero! Beh dai, fai riscaldamento!"
"Tutte le mattine fai tutto questo tragitto? è
lontano dall'ingresso!"
"Non tutti hanno il posto prenotato..."
"Ciò significa che dovrai sorbirti le mie
chiacchiere da oca altezzosa
per un altro po'!"
"Oh povero me! è proprio vero che le disgrazie non
arrivano mai sole!"
"Pensa, è quello che dico quando vedo le gemelle
Silvester!"
disse Isabel guardando verso le gemelle più oche mai nate
sulla faccia della
terra che si divertivano a fissarli. Taylor si mise a ridere.
"Hai del senso dell'umorismo... dovresti sfruttarlo! Fare la
coniglietta sexy non attrae tutti i ragazzi... solo quelli con il
cervello a
batterie, ovviamente sempre scariche!"
"Non era divertente..."
"Non doveva esserlo!"
"E comunque non faccio la coniglietta!"
"è l'atteggiamento tipico delle cheerleaders!
E tu sei il capitano...
fatti due conti!"
"Allora tu dovresti parlare il linguaggio alieno, vivere di
videogiochi
e cose simili..."
"Ok ok. Sono stato superficiale nel mio giudizio!"
"L'importante è ammetterlo!" disse lei
con aria di
superiorità.
"Beh. Io vado d'entro. - annunciò Taylor
arrivato all'ingresso.- Quindi...
quando ci vediamo per letteratura?"
"Proporrei... verso le 6? Finisco verso le 4 qui e vorrei
farmi una
doccia..."
"Ok, perfetto! Ci vediamo allora!" rispose lui
voltandosi e
salutando con una mano.
"Taylor?" lo richiamò lei.
"Sì?"
"Grazie, di cuore.- Isabel gli sorrise e gli
baciò timidamente la
guancia.-Sei un amico!"
"Sì... lo so..." Taylor
abbozzò un sorriso di risposta e
salutando con la mano sparì dietro il portone.
Il
motivo principale
di questo capitolo è quello di un chiarimento tra i due
quindi vi prego di
giustificarmi se è praticamente tutto un discorso tra i due
senza
nient'altro... :) Fatemi sapere che ne pensate e anche se non vi piace,
ditemelo! A me fa solo piacere! Bacioni!