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Autore: Itsuki86    12/01/2006    0 recensioni
Questa storia l'ho scritta 5 anni fa. Parla di una ragazza che, puntualmente, si ritrova fregata dall'amore... nei modi più assurdi! Riuscirà l'amore a sorriderle prima o poi!?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E anche il fidanzato numero tre mi ha lasciata! O sono io che ho lasciato lui!? Non so voi, ma io a queste piccolezze non ci faccio quasi più caso. A volte mi ritrovo a immaginare le cose diversamente da come sono realmente andate. La prima volte che mi successe era quando da piccola mi cadde la bambola preferita della mamma dalle mani. Per sfuggire dalle ramanzine dissi che era stata colpa di mia sorella maggiore. Ero talmente convincente che mi convinsi pure io che era stata lei e piangevo perché credevo che lei mi volesse incolpare. Mi ci sono volute cinque sedute per ammettere che quella maledetta bambola la feci cadere io. Il mio analista crede che in momenti difficili, in cui sono in conflitto con me stessa, cambio a mio piacimento la realtà delle cose per poter stare meglio con me stessa. Io credo al mio analista, perché se dicessi di non credergli, sarebbe come ammettere che il suo aiuto non mi serve… e forse è così…no… NO il suo aiuto mi serve in certi casi. Però credo che se a volte immagino la vita diversamente sia solo per renderla più colorata… è una noia mortale altrimenti! Il mio analista dice anche che dovrei comprarmi una pianta… ma cosa sto dicendo!? Vi state annoiando vero!? È che mi sono allargata un po’ troppo. Vediamo un po’… più a meno devo riprendere il discorso dalla terza riga. Dicevo: fidanzato numero tre! Luca, 36 anni, ragioniere. Alto un metro e ottanta… dice lui! Io vi dico che in questa relazione i tacchi erano aboliti. Occhi verdi… credevo all’inizio prima che lui si stancasse di portare le lenti a contatto. Da due mesi portava dei fondi di bottiglia da cui intravedevo dei occhi che davano al marrone, ma non ci giurerei. Capelli castani, quelli erano suoi credo. Non avrei mai creduto che uno così mi scaricasse… incredibile! Lui aveva solo da imparare da me, sarei dovuta essere la sua dea, si sarebbe dovuto inchinare al mio passaggio e invece… ero io a rincorrere lui. A letto era una noia… a volte faticavo a stare sveglia. Negli ultimi nove mesi ho accusato più mal di testa che in tutta la mia vita. Allora mi chiedo: come mai non è venuto in mete a me di lasciare lui!? Devo parlarne con il mio analista. Oggi ho una seduta, tra un’ora. Se parto adesso posso fermarmi al bar dove c’è quel cameriere carinissimo. Ecco il bar! E lui? Eccolo… ti ho trovato! Vengo in questo bar almeno due volte al giorno da quando c’è questo cameriere e mi bevo un numero di caffè che varia dal tipo di calzoni che porta il ragazzo! Da quando l’hanno assunto sono diventata drogata di caffeina, ho un ulcera pazzesca e mi sento anche frustata perché mi piace ma non potevo provarci per via di Luca. Sicuramente oggi eliminerò uno di questi problemi. Oh no! Il mio posto preferito è occupato. Da lì mi arrivava la luce migliore… non ci rimane che questo tavolo. Vediamo come sto… c’è uno specchio in fondo la sala. Dove li tengo i ciuffi… davanti o dietro le orecchie!? Vediamo… davanti…dietro…davanti…dietro…oddio sta arrivando…DAVANTI O DIETRO… DAVANTI! - Buongiorno! Ordina? Sbatti le ciglia. - Non so cosa prendere… - Ok ripasso più tardi. Noooo, ma che fa!? Sto sbattendo i cigli… di più, devo sbatterli di più. - No aspetti, se mi potesse aiutare. - Oh certo! Ha qualcosa nell’occhio, vero!? Ora l’aiuto io. Era da prima che mi sembrava che gli facesse male. Mi faccia vedere. Oddio che imbarazzo! Ho fatto la figura da cretina. Ma io pensavo che gli uomini impazzissero per questo… magari pensavano tutti che fossi malata di mente! Però questa situazione non è male. - Signora,… - Signorina. - Signorina, mi sembra sia tutto a posto. Forse è ha preso freddo. - Grazie, ero preoccupata. È stato… gentilissimo. - Si figuri. Ha degli occhi bellissimi. - Oh grazie! - Ora vuole ordinare? - Prendo…un caffè! - Torno subito. - Certo! Mi ha sorriso! Mentre se ne andava mi ha sorriso. Vediamo adesso dov’è… mi ha sorriso di nuovo. Mamma mia! Mi sta puntando di brutto. Ora gli do il colpo di grazia. Lo guardo con lo sguardo più sexy che posso fare e cambio accavalcatura alle gambe, prendete appunti. Così! Cavolo!!!! Mi è caduto il tavolino…. Nooooo!!! Noooooo!!!! E’ un incubo. Oddio mi viene da piangere. Sta arrivando! Calma! Cerca di non rovinare tutto quello che abbiamo fatto stamattina. Spostati i capelli dalla faccia e accovacciati vicino a lui! - Scusa! Ti aiuto! Sono un’imbranata. - Non ti preoccupare. Può succedere. Oggi non è proprio la tua giornata! - Hai ragione! Oggi è proprio il mio giorno sfortunato. Il mio ragazzo mi ha appena lasciato. Brava! Mi stupisci a volte… mi stupisci! - Scusami, stavo scherzando! Mi dispiace davvero. Allora si capisce tutto. Prima stavi piangendo, non è che ti faceva male l’occhio. Ma quanto ero ridicola! - Si è così. Ma forse è un bene essere di nuovo single. Non trovi!? Sono la regina! - Hai ragione, ha i suoi lati positivi. Ma non devi perdere la fiducia nell’amore. Una volta io e la mia ragazza ci siamo lasciati per un po’ di tempo ma poi ci siamo rimessi insieme e adesso va a gonfie vele. Cerca di chiarire con il tuo ex. Fidanzato! Ti pareva! Basta devo andare dall’analista, questo è troppo! - Già. Mi hai fatto venire voglia di chiarire la situazione. Il caffè sarà per un’altra volta. Grazie dell’aiuto! - È stato un piacere, ma il caffè… - Grazie ancora… ciao! Carino il caffè lo prenderà la prossima a cui farai gli occhi dolci. Mascalzone! - Salve! Sono qui per il dottor Braschi. - C’è ancora un paziente dentro. Ci vorranno pochi minuti. - Non si preoccupi. C’è qualcuno dentro? Tanti anni che vengo qui e mai una volta ho incontrato qualcuno. Chi sarà questo? Che problemi può averi? Oddio! E se avesse dei problemi più gravi dei miei!? E se il dottore si appassionasse più alle sue catastrofi, alle sue rotelle fuori posto piuttosto che alle mie? Ma guarda questo…arriva zitto zitto e mi ruba anche cinque minuti della MIA seduta. Ma io l’ammazzo!!! Ecco la porta si apre! Uomo o donna? Non riesco a vedere. Sarà sicuramente un uomo. Il dottore non è bravo con i problemi delle donne. Con me è una frana! Sta uscendo… Donna! Donna! DONNA! È una donna e che donna! Guarda le gambe! Non ci posso credere è venuta dall’analista conciata così! - Sabrina! Può entrare. Scusi l’attesa. - Non si preoccupi, non è da molto che aspetto. È da mezz’ora che lui sta parlando. Non riesco a concentrarmi. Chi può essere quella? Devo saperlo. Se ripenso a quella minigonna. Quella mini, minigonna per starsene seduta in questa scomoda poltrona. Come le sarà venuto in mente? E poi tutto quel trucco… non sei a un concorso di bellezza… SEI DALL’ANALISTA! Gli si legge in faccia che ha dei seri problemi. Molto più seri dei miei… io non ho nemmeno problemi! I dottore mi scorderà presto… molto presto. - Sabrina… Sabrina! - Si, ha ragione lei, io sono una frana. Concordo soprattutto nella seconda parte del suo discorso. Cercherò di trarne insegnamento. - È da cinque minuti che me ne sto in silenzio. - Ah! Davvero!? È che stavo riflettendo su quello di cui mi ha parlato. - È da due anni che lei viene da me e ormai la conosco. Mi dica cosa c’è. Non ce la faccio a resistere sevo dirglielo! Devo sapere chi è la signorina – mini. - No è che mi stavo domandando chi era la paziente di prima. - E perché mai? - Curiosità. Come si chiama? Ha dei gravi problemi? - Sabrina non posso dirtelo. - Era curiosità…solo curiosità. - Comunque, riguardo ciò che stavo dicendo, mi prometta di rifletterci. - Cioè! - Non hai bisogno delle mie sedute e credo che sarebbe meglio smettere. - COSA! Ma come può dirmi ciò! Io sono piena di problemi! Piena! Per esempio oggi mi ha lasciato Luca e poi sono andata a quel bar dove il cameriere mi ha fatto gli occhi dolci io ho fatto cadere il tavoli ho sbattuto troppo i cigli e ora ho un complesso riguardo le mie armi di seduzione inoltre c’è il fatto che non riesco ad ammettere che Luca mi ha lasciato ma sostengo che sono io che l’ho lasciato e poi perché mi ha lasciato cioè era una frana in tutto quel ragazzo sarei dovuto essere io a scaricarlo ma non scarico mai a nessuno inoltre c’è il lavoro come sempre e i problemi con i miei genitori e poi la signorina – mini come se non bastasse ma chi è? Ma che vuole? Vuole fregarmi l… - Ok! Ho capito. Io credo che i suoi problemi non sono più gravi di quelli di molti altri, ma se non sei pronta ti aiuterò. Mi fa piacere ascoltarla. - Ora mi sento sollevata! Sollevata! Per niente! Questo vuole dare le mie ora alla signorina – mini. Bastardo! Come tutti gli uomini! - Tempo scaduto! Alla prossima! - Grazie, arrivederci. TEMPO SCADUTO!? ALLA PROSSIMA!? Ma chi si crede di essere. Con la bionda tettona non si preoccupa di rubare dieci minuti dalle altre sedute. Devo trovarmi un altro analista. No! La verità è che devo trovarmi altri problemi! Devo inventarmi qualcosa! Per avere problemi devo trovare un uomo! Stasera esco con Daniela. Oh! Casa dolce casa. Ora mi faccio un bel bagno. Devo radermi per essere al meglio…per attuare un nuovo piano intitolato…”MISSION FIDANZATO N° 4”. Devo essere più bella di Daniela…non che ci voglia molto. Un bel bagno mi rilasserà! Oh NO! Mi è tornato il ciclo! Accidenti a questo maledetto corpo da donna! Voglio essere un uomo! Ora tutti i miei piani vanno a farsi friggere. Accidenti… niente gonna! Non è possibile! Ieri non ho visto nessun gatto nero, non sono passata sotto nessuna scala… che cosa ho fatto di male! La porta! - Chi è? - Sono Cristian! - Cosa ho fatto ora! - Apra questa porta! - Mi dica. - Ieri sera ho sentito dei rumori… tanti rumorii molto… diciamo rumoreggianti. Sembravano quasi… tacchi, si erano tacchi sicuramente. Mi sono svegliato e mi sono detto: “Magari ancora è mezzanotte e quindi non fa niente di male”, poi ho guardato la sveglia ed erano le tre di notte. Ma lei crede che io sarei qui per così poco? No! Altrimenti sarei qui tutti i santi giorni. Il problema erano le urla! Non sono riuscito a riaddormentarmi! - Poverino! Comunque stavo lasciando il mio ragazzo! Sono scusata per stavolta. - Finalmente anche il numero 3 l’ha lasciata! - Io! Io l’ho lasciato! - Si come no! Io la conosco meglio delle mie tasche. Probabilmente mi sta dicendo questo per il suo problema. - Che problema? - Quello che a volte racconta le cose diversamente…si insomma rigira la frittata! Dev’essere per la bambola di sua madre! - E lei che ne sa!!! - Non sa quanto vorrei non saperlo! - Ma lei è un maniaco! Lei mi ascolta, mi spia, oddio! - Si decida a mettere la moquette e non saprò più niente di lei! - Provvederò immediatamente. - Se avesse un lavoro se la potrebbe permettere. AIUTO! Mi sento nuda! - Se lei avesse una vita sociale non sentirebbe PROPRIO tutto. Te la sei meritata la porta in faccia! Ma chi si crede di essere questo? Certo che ne sa di cose a mio riguardo! Mi conosce meglio del mio analista! Cristian. Primo piano. È uno scrittore o cose del genere. A volte fa anche commedie teatrali. È uno di questi poeti maledetti. Tremendamente carino, ma tremendamente odioso. Siamo sempre a litigare. Non lo sopporto! Daniela dice che è carino. Come fa a piacerti uno che si sveglia e non di pettina! Tre anni che lo conosco e gli ho visto addosso tre maglie diverse. È una doppia F: fallito fallimentare. Non so bene cosa significa ma gli si addice a pennello. Lo odio!
  
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