Don't embrace the past
Avevo bisogno di stabilità.
Andare su e giù per gli hotel non sarebbe stato molto proficuo. Avevo bisogno di una casa.
Un mese dopo quel pensiero, mi trovavo da solo in uno squallido appartamentino.
Grazie a Dio i paparazzi non mi avevano scovato grazie all’anonimato che avevo ricevuto dall’agenzia immobiliare. Ma in cuor mio sapevo che non sarebbe durato a lungo.
Prima o dopo i paparazzi mi avrebbero trovato.
In quel periodo particolare poi stavo malissimo, e se i fotografi mi avrebbero perseguitato proprio ora… sarei crollato.
Stavo beatamente mangiando M&M’s guardando la tv in boxer e nient’altro addosso, quando il campanello suonò.
Sobbalzai e andai verso la porta. Osservai dallo spioncino.
Fuori dalla porta c’era una giovane ragazza dai capelli neri e lisci. Era abbastanza bassa, portava degli anfibi malconci, un paio di jeans corti –cortissimi- e una t-shirt smanicata ed aderente con l’immagine della bandiera americana. Aveva un piercing sul naso e sul labbro,in bocca aveva una sigaretta, e nella mano aveva due bottiglie di birra.
-Arrivo!-Urlai dalla porta. Trovai un paio di jeans malconci e li indossai.- Hey!- Disse aprendo la porta. La sconosciuta mi squadrò soffermandosi sul mio petto nudo e sorridendo.
-Ciao, sono Alice, abito qui di fronte.- Disse accennando alla porta dietro di lei.- Vedo che ti sei trasferito da poco… e … niente volevo darti il benvenuto. Oh, non ti ho ancora chiesto come ti chiami!- Disse ridendo.
-Ehmmm… sono Robert. Pattinson. Robert Pattinson.- Dissi confuso e passandomi una mano tra i capelli. La prima ragazza che non sclerava vedendomi . Strano. Molto strano. Anzi, quella Alice era strana pensai.
-Bhè Robert, dato che ti sei trasferito da poco, ho pensato di portarti qualcosa da mangiare.- La guardai confuso.- Avrei portato qualcosa da mangiare, se non facessi così schifo in cucina. E l’unica cosa che ho a casa a parte delle merendine scadute è la birra.- Disse seriamente.
La feci entrare.
-Uh ci sai fare Rob.- Disse Alice accendendosi la sigaretta. Eravamo a letto. Sì. Avevamo scopato. E ci conoscevamo da sei ore.
-Senti io…. Non volevo.- Borbottai.
Alice alzò un sopracciglio.- No, non volevo dire questo… è solo che… cazzo ci conosciamo da sei ore!- Esclamai.- Io non faccio queste cose.- Continuai.
-Neppure io. Forse adesso pensi che sia una puttana. Ma non lo sono. Forse sì.- Disse sorridendo.
-Comunque sei un attore vero?- Disse guardandomi ed aspirando una boccata dalla sigaretta.
-Come fai a saperlo?- Domandai stupito.
-Mi sono ricordata della tua faccia tutto qui.- Disse alzando le spalle.
-Dubito che continuerò.- Mormorai piano.
Alice mi osservò.- Sbagli se lo pensi.- Disse semplicemente.
-No. Io… io non lo reggo più. Non reggo più i paparazzi, il Robsten, la summit. Odio essere Edward Cullen e odio me stesso per aver accettato questa parte.- Continuai.
-Sai cosa?- Disse Alice alzandosi e cercando le sue mutandine che indossò velocemente.- Sbagli. Smettila di rimpiangerti addosso. Smettila di ricordare. Il passato è passato. Pensa al futuro.- Continuò. – E comunque…- Pausa. Si mise i jeans con la sigaretta in bocca e si allacciò il reggiseno.- Non sei messo male. Io devo fare la cassiera in un fottuto wall-mart mentre tu guadagni quanto? Cinquemila volte più del mio stipendio.- Disse sorridendo.
Si infilò la maglietta e prese in mano gli anfibi.
-Ti rivedrò?- Domandai.
-Sì. Forse.- Continuò sorridendo.- Buona fortuna Rob.-
E sapete cosa? Non ebbi rimpianti per esserci andato a letto. E neppure per aver interpretato Edward. Alice? Non la rividi più. Ma mi piace ricordare quella frase. Il passato è passato.
Spazio autrice: Ok. Non mi uccidete. Perfavore. Ho ancora così tante fanfiction idiote da scrivere xD ok, sì, andare a letto con una tipa che non conosce non è da Robert, che come dice lui: odia la vagina xD Comunque, dopo aver letto la traduzione dell'intervista di Rob su Vanity Fair, il bell'attore londinese mi è sembrato molto depresso. Una botta di vita fa bene anche al Roberto no? xD Un bacio Anna