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Autore: KillerQueen86    04/03/2011    7 recensioni
Il Dottore, Rose e Martha fanno una piccola sosta a Cardiff, ma succede qualcosa che porta il Tardis lontano, molto lontano.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Doctor - 10, Rose Tyler
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Terza Stagione con Rose'
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Utopia

 

Capitolo uno

Qualcosa d’inaspettato

 

Rose entrò nella sala centrale, il Dottore come al solito era intento a qualche lavoro di manutenzione sotto la console.

“Ehi.” Salutò la ragazza avvicinandosi, il Dottore saltò in piedi come se aspettasse il suo arrivo.

“Finalmente!” si lamento mettendo via il cacciavite sonico, Rose lo guardò stranita.

“Sai che hai dormito più del solito?” le fece notare infastidito.

“Non è colpa mia.” Disse incrociando le braccia al petto.

“Sei stato tu che mi hai svegliato perché volevi fatto il te.” Si lamentò lei, il Dottore, le sorrise senza risponderle, da una tasca interna della giacca tirò fuori un sacchetto di cioccolatini.

“Per farmi perdonare.” Disse consegnandoli.

Rose lo guardò attentamente, lo prese in mano e controllò bene per poi alzare lo sguardo su di lui.

“Hai fatto un viaggio senza di me?” chiese allarmata la ragazza.

“Cosa?” rispose lui, tirandosi indietro.

“Io… ecco ... io …. Li ho …. come dire …. Trovati.” Balbettò imbarazzato.

“Li hai trovati?” chiese ancora Rose con ironia sapendo benissimo che mentiva.

“Dove li hai presi?” chiese ancora la ragazza.

“Non mi hai sentito, li ho trovati.” Disse mostrandosi più sicuro di prima.

Rose gli mostrò l’etichetta con un simbolo alieno, al Dottore non restò che arrendersi.

“Ok … d’accordo … ho fatto un piccolo viaggetto … solo per comprarti questi.” Disse indicando i cioccolatini.

“Quanto piccolo?” chiese ancora lei.

“Sono stato davvero poco … davvero … nulla di emozionante.” Continuò a spiegare, ma Rose non sembrava per niente convinta.

“Beh … forse c’è stato quel piccolo avvenimento.” Rispose iniziando a divagare, mentre si grattava la nuca.

“Che cosa è successo?” chiese lei.

“Beh … nulla di emozionante … sai le solite cose …” rispose ancora cercando di minimizzare.

“Dottore?” lo richiamò lei.

“D’accordo … Forse e ripeto forse …  ho aiutato a far cadere il governo reggente.” Spiegò senza dargli molta importanza.

“Non è giusto!” si lamentò la ragazza, mettendogli il broncio.

“Perché sei andato senza di me.” Continuò, il Dottore le sorrise e le cinse la vita con le braccia.

“Oh su Rose, volevo solo farti una piccola sorpresa.” Si giustificò con la voce bassa, mentre cercava il suo sguardo.

“Sai bene che senza di te non mi diverto.” Disse con dolcezza mantenendo la voce bassa.

“Per farmi perdonare ti porto in un bel posto, d’accordo?” propose sapendo bene la risposta. Rose gli sorrise timidamente guardandolo negli occhi.

“Che cosa devi farti perdonare?” chiese Martha entrando in quel momento, i due si separarono bruscamente imbarazzati.

“Nulla!” rispose in fretta il Dottore.

“Uhm cioccolatini … buoni.” Disse Martha avvicinandosi a Rose, che in mano teneva ancora il pacchettino.

“Li volevi tutti per te?” chiese ironica, Rose guardò verso il Dottore.

“Comunque dove volete andare?” chiese lui avvicinandosi allo scanner.

“Non lo so per me va bene tutto.” Disse Martha, mentre mangiava uno di quei cioccolatini.

“Oh” disse il Dottore pensieroso.

“Qualcosa non va?” chiese Rose avvicinandosi, il Dottore nel mentre fece partire il Tardis.

“Tranquilla, dobbiamo fare solo una piccola deviazione.” Spiegò girando attorno alla console.

“Dove si va? Nel passato? Su qualche pianeta sconosciuto?” chiese Martha.

“Cardiff.” Disse il Dottore fermando la sua navicella, Martha guardò stranita sia il Dottore sia Rose.

“Cardiff?” chiese delusa.

“Cardiff.” Disse invece Rose entusiasta, Martha la guardò.

“Tranquilla è meglio di quello che può sembrare.” Le rispose Rose, continuava a muoversi attorno alla console.

 “Vedi Cardiff è costruita su una fessura spazio temporale.” Spiegò la ragazza con entusiasmo.

“Come Los Angeles che si trova sulla Faglia di Sant’Andrea.” Aggiunse il Dottore.

“La fessura però trabocca di energia così noi ci fermiamo per un po’ qui, mentre i motori del Tardis si riempiono.” Continuò la spiegazione Rose.

“Quindi, è un pit-stop.” Concluse la ragazza, osservando i due divertita.

“Chiamo Mickey, così farà un salto qui.” Disse Rose prendendo il telefono.

“Uhm… non credo che farà in tempo …” disse pensieroso.

“Che vuoi dire?” chiese Rose confusa.

“Ci vorranno solo 20 minuti … la fessura è stata attiva recentemente.” Disse avvicinandosi allo schermo.

“Qualcosa di preoccupante?” chiese Rose avvicinandosi.

“No, tutto tranquillo, sembra che qualcun altro ci abbia pensato.” Rispose con calma.

“Aspettate un attimo. C’è stato un terremoto un paio di anni fa, siete stati voi?” chiese Rose e il Dottore si guardarono divertiti.

“Non proprio.” Rispose la ragazza.

“Un problema con uno Shliteen … Uh … una vita fa.” Disse ricordando quella sera.

“Letteralmente una vita fa.” Scherzò Rose, Martha non capì subito la battuta, il Dottore si spostò nuovamente e ritornò allo scanner.

“Pronti per partire.” Disse, ma Rose lo vide farsi serio improvvisamente, mentre guardava lo schermo.

“Qualcosa non va?” chiese avvicinandosi nuovamente, ma lui porto lo scanner lontano dalla sua vista, facendo partire il Tardis.

Improvvisamente uno scossone li fece cadere a terra, dalla console uscirono diverse scintille.

“Cos’è stato?” chiese Martha, il Dottore la ignorò, si aggrappò alla console tra gli scossoni del Tardis, seguito dalle due ragazze.

“Perché fa così?” chiese Rose accanto al Dottore.

“Non lo so.” Le rispose senza nascondere la sua preoccupazione, un'altra scintilla uscì dalla console e le due ragazze si allontanarono, mentre il Dottore rimase davanti allo schermo.

“Stiamo accelerando … verso il futuro. Anno un miliardo.” Spiegò sorpreso.

“5 Miliardi … 5 trillioni.” disse ancora più sorpreso.

“50 trilioni?Cosa?” la sua voce sorpresa fece preoccupare ancora di più le due ragazze che si guardarono.

“Anno 100 triliardi? E’ impossibile!” aggiunse ancora.

“Cosa succede in quell’anno?” chiese Martha guardando lo schermo del computer.

“Stiamo andando alla fine dell’universo.” Affermò, Rose guardò verso la colonna della console.

“Complimenti per la destinazione.” Disse in tono ironico, cercando di nascondere la sua paura che cresceva sempre di più.

Improvvisamente come erano iniziati, gli scossoni finirono, il Tardis era arrivato a sua destinazione, ma nessuno dei tre sembrava volersi muovere, le due ragazze guardarono il Dottore immobile a fissare lo schermo.

“Beh … siamo atterrati.” Disse mettendosi le mani in tasca.

“Co … cosa c’è li fuori?” chiese Martha.

“Non ne ho idea.” Confessò il Dottore, le due si guardano sorprese.

“Non pensavo che avresti mai detto una cosa del genere.” Cercò di sdrammatizzare Rose.

“Nessun Signore del Tempo è arrivato così lontano.” Ammise alle due compagne.

“Dovremmo andarcene. Dovremmo andare. Dovremmo proprio, proprio …” disse cercando di essere convincente, ma Rose sapeva bene che le intenzioni del Dottore erano diverse da quello che voleva far credere.

“E se invece dessimo un occhiata in giro?” Propose Rose sorridendo, il Dottore la guardò divertito, dopo di che le prese la mano tirandola fuori, Martha era subito dietro di loro.

 

Fine

Capitolo I

   
 
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