Who’s hiding in the dark?
Avviene
sempre
nel
silenzio glaciale della notte,
vengono a farmi visita -a tormentarmi-
quei sussurri maligni
che
giacciono ove l’anima
relegò i
pianti
Insinuandosi
fra le mie molteplici maschere
cercando la crepa
da poter allargare.
Forse
è spavalderia illudersi d’esser più
forti
dei propri fantasmi la mia,
oppure
futile speranza
di dimenticare presto o tardi
Gli errori dei giorni già vissuti
che
mai riceveranno venia.
Ma la melodia ancora ronza in testa
macabro
ricordo di un passato di fumo
E le note non tacciono i dolori
che tu hai patito ed io con te.
La
nostalgia di momenti mai vissuti
mi rinfaccerà parola dopo parola
Il
non aver visto
-quanto tu mi volevi bene-