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Autore: Kate 96    05/03/2011    10 recensioni
“Sei in trappola detective” disse con aria di sfida.
eccomi tornata con una One-shot potrebbe esserci un seguito ma x ora e solo questo.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Irreale

Dopo una giornata come quella mi serviva proprio una tazza di caffè fumante.
Vado nella stanza della macchinetta e ne preparo una.
Lasciai che l’odore mi inebriasse.
Quando è pronto torno alla lavagna. Quella lavagna con solo le foto della scena del crimine, nessun indizio, nessun sospettato.
Quel caso mi avrebbe fatto impazzire.
Volevo solo chiuderlo per potere tornare a casa.

“Castle! Che ci fai qui?” sapeva che non poteva venire, non più.

“Sono venuto ha trovarvi. Alexis è fuori e io mi annoiavo.” Mise il solito broncio da bambino che aveva disubbidito ai genitori.

“ Sai che non puoi stare qui”  risposi seria, non volendo ammettere che la sua presenza mi rilassava e aiutava molto.

“Andiamo, voglio solo aiutarvi! Non la penserai così quando ti avrò detto che ho risolto il caso!” addio muso, benvenuto sorriso strafottente.

“Vediamo questa tua fantastica intuizione. Ma ti avviso, se include la CIA o qualunque altra organizzazione governativa è meglio se risparmi il fiato.”
Mi guarda con il solito sorriso, facendo passare i secondi apposta. Colpa della sua vena teatrale. Finalmente iniziò a parlare.

“Il suocero” disse semplicemente. Come se fosse la cosa più ovvia.

“Il suocero?”

“Il suocero!” anche se le sue teorie avvolte erano stralunate, mi sorprendeva sempre come riusciva a tirare fuori qualcosa dal niente.

“Sentiamo” dissi rassegnata appoggiandomi alla mia scrivania. Lui si era messo di fronte, tra me e la lavagna.

“Perché il suocero avrebbe dovuto uccidere il suo genero?”

“Secondo le vostre indagini la vittima era stato licenziato già da un paio di mesi e la moglie non ne aveva la minima idea, il suo conto era in rosso, ma improvvisamente tre settimane fa appaiono 5.000$. non era vittima di uno strozzino, altrimenti prima di arrivare a ucciderlo lo avrebbe fatto – incoraggiare - dai suoi scagnozzi, l’unico che poteva dargli una somma del genere era suo suocero! Vedendo che non stava facendo niente per trovare un nuovo lavoro per riuscire a mandare avanti la sua famiglia decide che non vuole un uomo del genere nella vita di sua figlia e lo uccide!” finisce la sua spiegazione molto soddisfatto di se. Proviamo a smontarlo un po’.

“ Chi ti dice che non sia stato un suo amico a prestargli quei soldi?” lo guardai con aria di sfida ma per lui era come se non avessi aperto bocca.

“ Naaaa, così e più interessante!” risponde semplicemente scrollando le spalle.
Niente, era inutile provare a smontare Castle. Alzo gli occhi al cielo è rido.
Vedo Esposito e Ryan che si girano velocemente e vanno verso l’ascensore.
Castle guarda alle mie spalle e a quel punto mi prende la mano e mi trascina verso la stanza del caffè.
Mi fa entrare e chiude la porta alle mie spalle.
I miei occhi sono incatenati ai suoi, quegli occhi che mi fanno perdere la testa.
Fa qualche passo verso di me è io in risposta indietreggio fino a sbattere contro la porta.
Appoggia le mani all’altezza della mia testa. I nostri sguardi non si sono smossi di un centimetro.
“Sei in trappola detective” disse con aria di sfida.
Volevo rispondere ma la mia mente divenne immediatamente confusa quando le sue labbra toccarono le mie, all’inizio lentamente e con calma ma la passione prese il sopravvento. Sentivo il suo respiro nella mia bocca.
Gli morsi il labbro inferiore e lui sorrise continuando a baciarmi.
Le sue mani scesero sui miei fianchi e le mie, che fino a quel momento erano rimaste distese lungo il corpo si spostarono sul suo petto aggrappandosi alla sua camicia costringendolo ad avvicinarsi sempre di più.
Restammo così, immersi in quel bacio per alcuni minuti senza mai separarci.
Quando ci staccammo avevamo entrambi il fiatone, mi guardò per alcuni istanti.
Mi mordevo il labbro inferiore per la reazione che lui aveva su di me.
Capendo il mio pensiero mi diede un altro bacio, veloce ma al tempo stesso dolce.
I suoi occhi erano ancora nei miei e avevo le idee un po’ confuse ma ha riportarmi alla realtà ci pensarono Ryan e Esposito che entrarono nella stanza.
Nel momento più bello.
Che novità!

“Abbiamo interrotto qualcosa?”  allontano Rich di qualche centimetro, per non sembrare completamente attaccati come i realtà eravamo.
Ci pensò Castle a rispondere girando leggermente verso di loro con il solito sorriso malizioso sul viso.

“Nooo, quando mai VOI interrompere qualcosa? Stai scherzando?” scoppiammo tutti a ridere a quella battuta.
In effetti sembrava che lo facessero apposta!
Guardai fuori dalla porta il capitano ci stava cercando probabilmente voleva le novità sul caso.
Lanciai uno sguardo ai miei colleghi che capirono al volo.
Ritornarono nell’altra stanza superai Richard di qualche passo ma tornando subito indietro per dargli un altro bacio.
Sembravano non bastare mai.

“Ci vediamo questa sera”

“Non vedo l’ora. Alexis dorme da un’amica e mia madre è fuori città per un provino” sollevo le sopracciglia e si morse il labbro.
Il solito sguardo che assumeva quando lasciava a intendere altro . . .  risi insieme a lui.
Una delle sue migliori qualità era quella di saperti far ridere e stare bene.
Ormai erano passati più di 5 mesi da quando stavamo insieme.
Purtroppo dopo esserci fatti beccare da. . . indovina un po’? Ryan e Esposito non gli era più permesso seguirmi. Mi avvicino al suo orecchio.

“Non ai idea di cosa ti aspetta!” dico piano, e per aumentare la sua sorpresa gli mordo leggermente l’orecchio.

“Huuu, non la facevo così detective!” scherzammo qualche altro secondo anche se lui conosceva bene quella parte di me.

“Beckett, abbiamo delle novità”

“Arrivo” un ultimo saluto e raggiungo Ryan.

“Torna a casa Castle” gli dico di spalle immaginandomi il suo broncio.
Qualche secondo dopo lo vedo vicino l’ascensore e prima che le porte si chiudano mi sorride. Come sempre.  
Dopo che lui è andato via mia avvicino a Esposito.

“Esposito, indaga meglio sui suoceri. Non convincono molto. Passato, spostamenti bancari tutto e anche gli spostamenti delle ultime 2 settimane. Quello che riesci a trovare.”  Mi guarda incuriosito.

“Castle?” lo guardai di rimando.

“Castle” dissi con tono di conferma.
Ridendo al pensiero della sua faccia dopo avere saputo che lo avevo ascoltato.
  

   
 
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