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Autore: Deep Submerge85    06/03/2011    16 recensioni
Haruka era seduta sulla spiaggia,i piedi scalzi affondati nella sabbia,e Michiru accanto a lei,con la testa appoggiata sulla sua spalla,e la mano destra intrecciata nella sinistra della compagna. “Questo è il compleanno migliore della mia vita…” le disse piano,quasi intimorita nel dover spezzare quell’incanto. Haruka sorrise e le sfiorò la testa con le labbra,per poi affondare il naso tra i suoi capelli e assorbirne il profumo. “Lo riconoscerei tra mille,questo profumo…” le sussurrò lieve. Michiru alzò lo sguardo verso di lei,e ancora una volta i suoi occhi color del mare,sprofondarono nelle iridi verdi della compagna.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Haruka/Heles, Michiru/Milena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Finalmente quella giornata di scuola era finita. Non che le pesasse andarci,anzi. Michiru era la studentessa più brillante di tutto l’Istituto,e senza neanche bisogno di fare troppi sforzi;adorata dai professori e rispettata dai compagni,a scuola c’era sempre andata volentieri,tranne quel giorno. Sin dal risveglio era stata piuttosto distratta,tanto da arrivare fino a metà della strada che faceva per andare all’Istituto che frequentava,senza accorgersi di aver dimenticato  a casa la borsa con i libri. Era stata costretta a una corsa mattutina completamente inedita per lei,sempre così puntuale,e fu solo per il rotto della cuffia che riuscì a non arrivare in ritardo nonostante tutto. Una volta iniziate le lezioni il suo umore non migliorò di certo:passò tutto il tempo contando mentalmente le ore,anzi,i minuti che la separavano dalla fine della giornata scolastica.  Tanto che quando suonò la campanella che segnava la fine delle lezioni e quindi la libera uscita,si alzò dalla sedia con uno scatto impressionante,come se fosse stata morsa da una tarantola,e corse via dall’aula ancor prima che gli altri avessero avuto il tempo di sistemare le loro cose nelle borse. Si,perché quello era un giorno speciale per lei e per ben due motivi:innanzitutto era il suo compleanno,compiva quindici anni;inoltre,ed era la cosa che aspettava con più trepidazione,proprio per questo motivo,Haruka le aveva promesso una sorpresa speciale. Da cinque settimane ormai,da quando l’aveva salvata dalle grinfie di quel demone,rivelandole così la sua natura di guerriera Sailor,Haruka era diventata la sua ombra. Pur frequentando scuole diverse e pur essendo entrambe oberate di impegni,si vedevano ogni giorno;passavano pomeriggi interi insieme,a parlare della loro missione certo,ma anche di argomenti completamente diversi e più frivoli:come ad esempio l’assoluta riluttanza della violinista nell’andare in moto con la bionda.  Quando stavano insieme riuscivano a parlare per ore,ad aprirsi completamente,loro che erano universalmente considerate persone fredde e solitarie;e anche quando avevano impegni scolastici da mantenere,si vedevano ugualmente,dedicandosi ognuna alla sua attività,godendo anche nel silenzio della reciproca compagnia. Senza contare poi,che a settembre si sarebbero trasferite entrambe all’Istituto Mugen,dal momento che la guerriera di Nettuno aveva rilevato proprio lì,una forte concentrazione di energia negativa;la loro amicizia quindi,si sarebbe saldata ancora di più. Peccato che la bella violinista pensasse ad Haruka con termini che non avevano niente a che spartire con l’amicizia.  Quando se la ritrovava d’avanti doveva sempre combattere con l’irrefrenabile voglia di toccarla,di accarezzarle i capelli,le mani,di assaggiare le sue labbra. Quelle labbra la stavano facendo impazzire:sognava lei che la esplorava lentamente,che sfiorava con quelle labbra ogni centimetro del suo corpo. Ormai gli incubi che l’avevano tormentata per mesi avevano lasciato il posto a sogni di tutt’altro genere,ma che la lasciavano ugualmente spossata;e il bello è che anche di giorno,non riusciva ad impedirsi di fantasticare su come poteva essere baciarla,stringerla tra le proprie braccia,sentire il contatto della sua pelle con la propria. Stava letteralmente perdendo la testa. Ma si era sempre guardata bene dal palesare alla bionda il minimo interesse,anche perché dall’altra parte c’era assoluta indifferenza da quel punto di vista. Michiru uscì da scuola,persa proprio in questi pensieri quando la vide e non potè fare a meno di sorridere:Haruka se ne stava appoggiata alla portiera dell’auto,con le mani in tasca,illuminata dai raggi del tiepido sole di marzo;le sembrava un’angelo. Un angelo dall’aria decisamente conturbante. Si morse velocemente il labbro,per poi correrle incontro,fermandosi a soli pochi centimetri da lei  “Ciao Haruka..!!” le disse radiosa.  La bionda di rimando sfoderò uno dei suoi sorrisi migliori,si staccò dall’auto e si avvicinò pericolosamente alla sua bocca,per poi scartare di lato e sussurrarle all’orecchio “Buon compleanno!”,concludendo il tutto con un casto bacio sulla guancia della malcapitata. Si,perché la violinista intanto si era completamente dimenticata di respirare e al morbido contatto delle labbra della bionda con la sua guancia,arrossì violentemente.  “Ehi Kaiou!!Sembri un pomodoro..!!Su,respira..!!” la canzonò Haruka chiamandola per cognome,come faceva ogni volta che voleva prenderla in giro.  “Si bè…mi hai preso alla sprovvista…- tentò di ricomporsi Michiru- Tutta questa dolcezza non è da te,ecco..!!”  “Non ti ci abituare…è giusto per l’occasione…” la rimbeccò aprendole la portiera dell’auto.  Michiru si accomodò e aspettò che anche l’amica prendesse posto,per poterle fare la domanda su cui rimurginava da una settimana. “Allora,adesso vuoi dirmi dove andiamo?” chiese curiosa.  “Spiacente Kaiou,ma è una sorpresa!!” le fu risposto con tanto di occhiolino finale. Ovviamente Michiru non era il tipo di persona che potesse essere scoraggiato con un piccolo rifiuto,e così tempestò Haruka di domande per una buona ora,finchè la bionda disperata non minacciò di abbandonarla sul ciglio dell’autostrada.  “Ma quanto sei antipatica..!!” le disse Michiru mettendole il broncio.  “E tu sei -troppo carina quando metti il broncio-  troppo curiosa!!Se ti dico che è una sorpresa,è una sorpresa..!!” obbiettò Haruka,e per tutta risposta ottenne una bella linguaccia. Viaggiarono per altre due ore circa,punzecchiandosi a vicenda,come spesso facevano.  Michiru ogni tanto si voltava verso il suo finestrino,per cercare di capire dove stessero andando,e Haruka approfittava di quei momenti per contemplarla.  Anche con la divisa della scuola era divina:in qualunque posto si fosse trovata,seppur circondata da migliaia di persone,Michiru si sarebbe sempre inevitabilmente distinta,per quell’eleganza naturale,quella grazia che traspariva da ogni suo gesto e per quella sua aria così dannatamente innocente,eppure così sensuale allo stesso tempo. Ogni volta che si soffermava a guardarla  Haruka  si ritrovava con strani problemi di salivazione,e puntualmente si doveva impegnare a trovare qualcos’altro a cui pensare,per evitare di saltare letteralmente addosso all’amica. Si,perché questo rappresentava per Michiru. Solo un’amica. E del resto era logico: figurarsi se una bellissima ragazza come lei,così piena di talento,così perfetta com’era la violinista,potesse interessarsi ad una persona del suo stesso sesso,e nello specifico a lei. Quando Michiru si rivolse di nuovo verso di lei,non fu abbastanza veloce nel distogliere lo sguardo,così la ragazza dagli occhi color del mare le sorrise e le chiese maliziosa.  “Perché mi guardavi con quella faccia?”   “Quale faccia?!Io ne ho solo una,la mia…” le rispose serafica  la bionda,per poi aggiungere subito dopo “Ecco,siamo arrivate..!!”  Michiru si voltò di scatto e di fronte a lei vide la costa stagliata nella luce del tramonto appena iniziato. Qualche attimo dopo Haruka posteggiò l’auto a pochi metri dalla spiaggia,e la violinista scese subito senza dire neanche una parola,avviandosi verso la riva  come attratta da una calamita. Adorava il mare,soprattutto in quella particolare ora del giorno che muore,quando il sole si inabissa per lasciare spazio alla sera.Si perdeva in tutte le sfumature dei colori che pian piano assumeva il cielo e sentiva la sua anima vibrare,innalzarsi libera nell’etere,quando non riusciva più a capire dove finiva il sole e iniziava il mare.Si estraniava in un mondo tutto suo ogni volta,così quando Haruka le poggiò leggermente la mano sulla schiena,avvicinandosi a lei,trasalì.  “Ho pensato di portarti qui,visto che ti piace tanto il mare…dicono che la baia di Wakasa sia una delle più belle del Giappone…” le sussurrò con dolcezza.  Michiru alzò il capo lentamente verso di lei e per degli attimi interminabili si guardarono negli occhi,senza dire una parola,eppure aprendo i loro cuori come mai prima. Haruka si spostò lentamente di fronte a lei,continuando a tenerla per la vita e senza mai staccare lo sguardo dai suoi occhi. Sentiva il cuore salirle in gola e l’eccitazione crescere sempre di più:stavolta non poteva,non voleva resistere;doveva liberarsi di quel desiderio,liberarsene una volta per tutte. “O la va o la spacca!” pensò,mentre prese ad accarezzarle delicatamente la guancia,per poi avvicinare la sua bocca a pochi millimetri da quella della violinista. “Buon compleanno…” le disse in un sussurro e la baciò. Si aspettava come minimo uno schiaffo e degli insulti,e invece ci fu solo l’oblio. Le labbra di Michiru rispondevano perfettamente al movimento delle sue,e sembravano appartenere ad un’essere soprannaturale,tanta era la dolcezza e la bramosia che le trasmettevano contemporaneamente,catapultandola in un vortice di sensazioni talmente forti da toglierle il fiato.  Fu un bacio lungo,dolce,vero,passionale,carico di sentimenti a lungo repressi,un bacio che entrambe avevano idealizzato nelle loro teste da tanto tempo,ma che non era nemmeno lontanamente paragonabile a quello che stavano vivendo in quel momento;quando si staccarono,avevano entrambe gli occhi lucidi e il fiato corto.  “Volevo farlo dal primo istante che ti ho visto…” disse Haruka,con la voce rotta dall’emozione.  “Io da ancora prima…da quando ti sognavo…” le rispose Michiru con un sorrisetto malizioso,per poi riprendere a baciarla  con trasporto,avvinghiando il collo della compagna tra le sue braccia,senza nemmeno rendersene conto.  Si persero entrambe di nuovo,in un turbinio di emozioni che non avevano nulla in comune con altre sperimentate in passato,e si lasciarono sorprendere così dalla notte,accoccolate sulla spiaggia,a saziarsi dei reciproci respiri.                                      
 



Mi basta il primo bacio,                                                                                                                                                      
uno con te,                                                                                                                                                                                              
in silenzio poi a guardare                                                                                                                                                   
che rimane di me.



 

Haruka era seduta sulla spiaggia,i piedi scalzi affondati nella sabbia,e Michiru accanto a lei,con la testa appoggiata sulla sua spalla,e la mano destra intrecciata nella sinistra della compagna.  “Questo è il compleanno migliore della mia vita…” le disse piano,quasi intimorita nel dover spezzare quell’incanto.  Haruka sorrise e le sfiorò la testa con le labbra,per poi affondare il naso tra i suoi capelli e assorbirne il profumo. “Lo riconoscerei tra mille,questo profumo…” le sussurrò lieve. Michiru alzò lo sguardo verso di lei,e ancora una volta i suoi occhi color del mare,sprofondarono nelle iridi verdi della compagna. “Haruka…questa è…la prima volta che…”   “…baci una ragazza?” la interruppe subito la bionda.  Michiru rimase un’attimo interdetta,ma poi si abbandonò ad una risata cristallina,e lasciandole velocemente la mano si distaccò un po’,per assumere una posizione più composta. “Veramente…Stavo per dire che è la prima volta che…sono così presa da una persona…-disse seria  tornando a guardare Haruka negli occhi- Però in effetti,è anche la prima volta che bacio una ragazza..!!” concluse scoppiando nuovamente a ridere.  Haruka si unì alla risata,poi le si buttò letteralmente addosso,facendo distendere la violinista sulla schiena e tenendole i polsi,le bloccò le braccia  ai lati della testa.  La guardò negli occhi intensamente,perdendosi in quello sguardo così profondo da farla stare male;ogni volta che guardava in quegli occhi,le sembrava di annegare in un’abisso fatto di passione,e dolcezza,e calore,e ogni volta si costringeva a tirarsene fuori per non far succedere l’irreparabile.  Adesso quell’abisso era lì a portata di mano. Con lei. Per lei. E voleva solo perdersi al suo interno,sprofondare in quegli occhi blu oltremare. Iniziò a depositarle piccoli baci sul collo,provocando  un leggero gemito da parte dell’altra;poi scese più giù,fermandosi all’altezza dell’incavo del seno,mentre il respiro dell’altra si faceva sempre più corto. Allora la ragazza tornò di colpo a guardarla negli occhi “Io…non sono presa da te,Michiru…- le disse con la voce roca dall’eccitazione- Io ti amo…”  Per degli istanti interminabili rimasero così,in quella posizione,poi Michiru sfilò il braccio dalla presa di Haruka,fattasi più lenta,e le accarezzò i capelli,facendo pressione fino a che le loro fronti non si toccarono “Anch’io ti amo…”
 




Mi basterebbe un bacio
rubato da te,
sentendomi la notte
urlare nella testa,
ma basterebbe un bacio
per spegnere il rumore
e non aver paura del buio intorno a noi.
Mi basterebbe un bacio
vivendo con te
un'esperienza che senza parole nè rumore,
ma basterebbe un bacio
e saprei di noi
bambini nel buio ad illuminare il mondo.                                                                                                                                                                                                             
(Ilaria D’amore - Mi basterebbe un bacio)

 





Mia piccola one-shot senza molte pretese,dedicata al compleanno di Michiru-chan che cade oggi…:) Spero vi piaccia,anche perché il genere romantico non è propriamente nelle mie corde…-_-‘’’  Un forte abbraccio a chi ha letto e magari gradito!!:))

Protetta da Nettuno, pianeta del mare profondo, sono la guerriera dell'abbraccio Sailor Neptune!
 

 
 
 
   
 
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