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Autore: cutuletta    06/03/2011    14 recensioni
Castle e Beckett sono alle prese con i drammi adolescenziali di un'amica di Alexis, riusciranno a non farsi coinvolgere troppo quando verrà fuori un amore segreto tra due amici e un terzo incomodo?!
Alcuni riferimenti alle puntate 2x24 e 3x16.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come un’adolescente

Castle era al distretto, seduto alla sua sedia, alla scrivania di Kate, giocherellava con un pezzo di carta in attesa che la detective tornasse con un mandato che sembrava non voler arrivare. Ad un certo punto sentì la voce di Alexis, si voltò come se fosse frutto della sua immaginazione, con la fronte corrugata e le labbra strette in avanti, come era solito fare quando era dubbioso, e invece era proprio Alexis, non  si era sbagliato.
Alexis: Papà, ciao!
Alexis camminava a fatica, sostenendo il peso di una sua amica singhiozzante sulla spalla
Castle: Che ci fai qui? Non hai scuola, e perché Kelly sta piangendo?
Alexis: Non sapevo più che fare, va avanti da ore, non riesco a calmarla, così ho detto alla Signorina Tiggle che non si sentiva bene, e abbiamo saltato l’ora di ginnastica
Castle provò a mettere una mano sulla spalla della ragazza che piangeva ma in quel momento l’amica di Alexis singhiozzò ancora più forte e pronunciò un mugolo di suoni intraducibili che però fecero voltare tre poliziotti qualche metro distanti.
Castle: Vieni, andiamo in ufficio così mi spieghi…
Poi rivolgendosi agli agenti…
Castle: Va tutto bene ragazzi, adolescenti! (disse  solo con le labbra, senza voce)
Entrarono nella stanza in cui Kate e Richard erano soliti esaminare prove o fare  briefing sui casi e Castle si chiuse la porta alle spalle.
Castle: Ma che succede?
Alexis: Ho provato a calmarla ma ho esaurito le idee e non sapevo dove altro andare, di solito tu riesci a tranquillizzarmi per cui ho pensato di venire qui, scusami se ti disturbo mentre sei a lavoro
Intanto Kelly continuava a piangere ininterrottamente, lasciando Castle sgomento e Alexis senza risorse.
Castle: tesoro non preoccuparti, hai fatto bene, ma che cos’ha?
Intanto Kate era tornata, ancora senza mandato e aveva visto che Castle era in compagnia, entrò in stanza dopo aver bussato
Kate: Hei Alexis, ciao!
Kelly singhiozzava sempre più forte
Kate lanciò un’occhiata preoccupata a Castle che di rimando sollevò le spalle e allargò le braccia sottintendendo di non sapere nulla, così Kate chiuse la porta, entrò e cercò di capire cosa stesse succedendo
Alexis: Ciao Kate, scusala, la mia amica Kelly è fuori controllo
Kelly: non sono fuori controllo (disse in maniera distinta stavolta), sono solo disperata (e continuò a piangere buttandosi con la testa sul tavolo)
I tre si guardavano perplessi, non sapendo che fare
Kate: vado a prenderle un bicchiere d’acqua
Poi uscì dalla stanza
Alexis: senti mio padre è un uomo, dici di non capire gli uomini, ora ne hai uno di fronte, perché non provi a chiedere a lui, è piuttosto bravo ad ascoltare e a dare consigli
Castle sorrise contento che sua figlia lo ritenesse uno da cui andare per chiedere consigli. In quel momento Kelly alzò di scatto la testa dal tavolo, come colta da un’illuminazione, Kate rientrò in stanza con un bicchiere d’acqua in mano.
Kelly si asciugò le lacrime con il braccio, annuì insistentemente e disse: hai ragione!
Allungò la mano verso Kate che le porse il bicchiere, lo prese e bevve tutto d’un fiato, pronta a raccontare il suo dramma esistenziale, finalmente… Kate intanto si era seduta accanto a Castle che si era spostato un po’ per farle spazio…E Kelly iniziò a parlare…
Kelly: Si tratta di Brad
Poi fece una pausa come se si aspettasse che tutti avessero capito di cosa parlava ma evidentemente non era così, a parte Alexis che già sapeva tutto. Castle continuava a guardarla con la fronte corrugata e l’aria persa e anche Kate era dubbiosa
Kelly: Dio devo spiegarvi tutto? E’ un ragazzo…
Kate fece una di quelle facce che di solito faceva quando Castle enunciava una delle sue teorie sulla Cia e Castle invece fece un’espressione tra il sollevato e il preoccupato perché non aveva idea su cosa la ragazza volesse chiedergli un parere; e se fosse stato uno di quegli argomenti “tabù” che con Alexis aveva una gran paura di affrontare? Cominciò ad irrigidirsi e Kate avvertì un po’ di tensione che all’inizio la fece sorridere. Poi gli mise leggermente la mano sulla gamba per tranquillizzarlo, lui la guardò, annuì e fece un cenno con la testa a Kelly per invitarla a proseguire.
Kelly sembrava aver ripreso pieno possesso delle sue facoltà e aveva smesso di piangere, come se il parlare di quella storia le avesse dato la carica
Kelly: Brad e io ci conosciamo da due anni, ricordo la prima volta che ci siamo visti..
Lo interruppe Alexis
Alexis: ehm Kelly magari racconta la versione sintetica, la detective e mio padre hanno del lavoro da fare…
Kelly: Senti è la mia storia ok, quindi decido io… E comunque i dettagli sono importanti per capire bene come stanno le cose!
In ufficio Castle e Beckett avevano provato negli ultimi cinque minuti per quella ragazzina prima tenerezza, poi angoscia poi terrore e ora non sapevano cosa provare, Kelly aveva assunto un’aria presuntuosa e arrogante, che quasi li indisponeva, ma ormai erano lì e non si sarebbero certo tirati indietro, non per lei, ma per Alexis.
Kelly: Brad e io siamo amici, all’inizio non lo sopportavo ma poi qualcosa è cambiato e ora credo di essermi innamorata di lui…
Castle: Ok e qual è il problema?
Kelly:  Il problema è che Brad è il classico ragazzo dietro a cui corrono tutte, è assolutamente infantile ma è anche dannatamente brillante e ha quegli occhi azzurri così sexy
Si voltò verso Alexis e disse sotto voce
Kelly: posso dire sexy di fronte a tuo padre?
Alexis: credo che tu l’abbia già fatto!
Kelly: insomma lui era convinto di poter fare con me quello che faceva con le altre ma si sbagliava di grosso, ho sempre mantenuto un certo distacco nei suoi confronti, anche se da quando il prof di chimica ci ha messo nello stesso progetto siamo costretti a passare quasi tutti i pomeriggi insieme e ho spesso pensieri che hanno poco a che fare con la chimica…
Castle sollevò le sopracciglia e Kate cominciò a sentirsi a disagio, un ragazzo e una ragazza che si conoscono, lei mantiene il distacco lui è un playboy dal fascino magnetico, la cosa le sembrava fin troppo familiare…
Kelly: insomma siamo diventati amici, lui mi porta sempre il caffè ogni pomeriggio
Le porta il caffè, pensò Kate, DECISAMENTE era troppo familiare e si sentì in imbarazzo all’idea che la sua storia potesse essere simile a quella di una ragazza di quasi 20 anni meno di lei tanto che arrossì appena, e quando si accorse che Alexis la stava guardando si mise la mano davanti la faccia dando l’impressione che stesse riflettendo, invece voleva solo mascherare l’imbarazzo.
Kelly: ok il problema è che io non riesco più a sostenere questa farsa, lui mi piace avrei voluto dirglielo ma lui si è fidanzato con un’altra, una bionda oca senza cervello
Ok, Kate aveva completamente perso il binario Kelly e aveva bruscamente messo la retromarcia verso gli Hamptons e la scorsa estate, sapeva esattamente cosa stava passando Kelly, era come se qualcun’altra stesse dicendo a voce alta quello che aveva provato lei.
Kelly: e non so che fare, lui è dolcissimo con me e tutti pensavano che fra noi ci fosse qualcosa e che lui fosse innamorato di me, ma poi è spuntata questa dal niente e io non so che fare
Anche Castle nell’elaborare aveva colto vaghe analogie con la sua relazione con Kate e anche lui si sentiva più vicino alla ragazza che a Brad, perché era in quella fase in cui avrebbe voluto dire a Kate i suoi sentimenti ma lei era già impegnata con Josh…
Kelly: in più c’è la nostra amicizia di mezzo, che faccio? Parlo e rischio di rovinarla per di più lui sembra coinvolto da questa ragazza, si hanno avuto problemi, stavano per lasciarsi ma li hanno risolti, insomma, sono al palo, cosa mi consiglia di fare Signor Castle?
Castle era completamente bloccato, avrebbe voluto lui fare quella domanda a qualcuno, non aveva la più pallida idea di cosa risponderle senza sembrare troppo coinvolto, per di più la presenza di kate non rendeva le cose più facili. Cercò appena con lo sguardo Kate per vedere che espressione avesse e la detective sembrava in difficoltà quanto lui, con lo sguardo perso nel vuoto e l’aria incerta.
Castle si fece coraggio, tirò un respirò e decise che avrebbe risposto in base a ciò che sentiva era giusto fare, per sé, per Kelly, non riusciva più a distinguere un confine
Castle: ok, Kelly, vedi la situazione è com.. complicata me ne rendo conto. Insomma tu e Brad avete costruito un’amicizia da premesse non favorevoli e c’è il rischio che con una rivelazione del genere vada tutto in pezzi, in più lui sta con un’altra..
Kate lo guardava particolarmente attenta a quello che stava dicendo e Castle si sentiva addosso i suoi occhi tanto che a volte balbettava un po’ su alcune parole ma poi fu deciso nel dire:
Castle: se ami qualcuno devi essere pronto anche a lasciarlo andare, credo che tu debba rispettare la sua scelta e tenere per te quello che provi.
Un momento di silenzio…
Poi Kate sbottò…
Kate: COSAA?
Castle si voltò di scatto e aveva l’aria preoccupata, come se Kate stesse per sfoderare la pistola dalla fondina
Castle: cc… cosa, cosa?
Kate: non dovrebbe dirgli niente?
Kate si sentì un po’ ipocrita mentre parlava, in fondo anche lei non aveva detto nulla a Castle non appena Gina si era palesata di fronte ai suoi occhi e aveva preferito tenersi tutto dentro ma stavolta aveva l’occasione di parlare e per di più apparentemente per conto di qualcun altro, era la sua occasione di pareggiare i conti.
Castle: a cosa servirebbe?
Kate: l’amicizia si basa su una cosa Castle chiamata onestà, dovrebbe essere sincera con lui, lo deve a Brad e lo deve a se stessa, non può tenersi questo peso dentro
Castle: questa non è onestà è egoismo, Brad ha una ragazza, non è interessato a lei, non in quel modo almeno (si volta verso Kelly), ops scusa Kelly
Kelly: ah faccia pure (con aria seccata)
Castle: quindi dirle quello che prova servirebbe solo ad alleggerirle la coscienza ma finirebbe per complicare le cose tra loro due e per confondere Brad.
Ormai Castle e Beckett parlavano guardandosi negli occhi, lei si era tirata su le maniche della camicia e le guance le si erano imporporate, lui sentiva il cuore schizzargli in gola e la voce che si alzava di un tono frase dopo frase.
Alexis e Kelly guardavano con le bocche semi-aperte la scena con le teste che si spostavano dallo scrittore alla detective man mano che prendevano parola l’uno o l’altra, come in una partita di ping-pong
Kate: magari anche lui prova qualcosa per lei, ha il diritto di sapere.
Castle: e se prova qualcosa per lei perché è fidanzato con un’altra? Perché non le ha detto niente?
Kate: magari per paura di rovinare la loro amicizia
Le ragazze continuavano a seguire la diatriba come se ormai non riguardasse più Kelly e commentarono tra loro
Kelly: ma stanno ancora parlando di me?
Alexis: ah non ne ho idea!
Kelly: sembra quella puntata di Grey’s anatomy in cui Derek e Meredith litigano e poi fanno sesso sulla scrivania... Ma da quanto stanno insieme?
Alexis: non stanno insieme!
Kelly: ah ecco ora si spiega tutto….
I due continuavano a litigare quando Kelly li interruppe
Kelly: ok, ok ragazzi, RAGAAAZZIII!
I due si bloccarono…
Kelly: grazie, credo di aver capito cosa fare! Dai Alexis andiamo
Castle e Beckett erano confusi, in fondo non avevano risposto, avevano solo dato spettacolo di fronte a due ragazzine attonite.
Castle: Maa, insomma, non…
Kelly: Non si preoccupi Signor Castle, ora ho le idee più chiare…
Fece una pausa poi riprese
Kelly: Ora capisco che essere adulti non è più facile che essere adolescenti e fossi in voi chiunque sia il Brad che avete intorno, perché evidentemente ce n’è uno, io ne parlerei.
Kate stava per morire di vergogna e Castle si sentì come se qualcuno gli avesse dato una scoccata a scherma, colpito in pieno torace, proprio mentre era pronto alla controffensiva. Nessuno dei due riusciva a guardare l’altro, disarmati da quanto la ragazzina avesse colto nel segno.
Alexis: bene noi andiamo, grazie di tutto (si affrettò a dire, poi prese per un braccio kelly ed uscirono)
Kate si voltò appena verso Castle che la guardava con la bocca semi-aperta come se fosse pronto a dire qualcosa, si guardarono un momento senza che nessuno avesse il coraggio di parlare per primo e quando Castle stava per proferire qualcosa arrivò Esposito che aprì la porta e disse: abbiamo il mandato!
Kate deglutì come se avesse un sassolino in bocca e Castle avvertì di nuovo quella sensazione fastidiosa di non aver saputo cogliere l’attimo, come quando in quarantena erano stati interrotti dal tizio con la tuta arancione.
Lei si voltò verso Castle e disse: Andiamo!
E lui annuì…
   
 
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