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Autore: nihil no kami    06/03/2011    12 recensioni
- Grazie ancora per la tua ospitalità.-
Otonashi entrò cautamente nella stanza di Kanade mentre lei richiudeva la porta alle sue spalle.
Una semplice one- hot sul pairing Yuzuru/Kanade, che a mio parere poteva essere approfondito molto nell'anime, peccato.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Grazie ancora per la tua ospitalità.-

Otonashi entrò cautamente nella stanza di Kanade mentre lei richiudeva la porta alle sue spalle.

- Non ti preoccupare, non mi dai alcun fastidio. - Rispose la ragazza con un filo di voce.
Per quanto fossero ormai divenuti amici il ragazzo non si era ancora completamente abituato alla voce della giovane presidentessa del consiglio, che risuonava ancora nelle sue orecchie come un bisbiglio spettrale.

Nel pomeriggio il povero Yuzuru aveva avuto la pessima idea di attaccare briga con Fujimaki, facendoli la battuta del " Lo sai che le persone come te che vanno sempre in giro con oggetti allungati lo fanno perché devono compensare certe mancanze? ".
Inutile aggiungere che Fujimaki aveva cercato di affettarlo per tutto il giorno e ora lo stava aspettando al quartier generale.

Così il ragazzo dalla lingua lunga aveva deciso di chiedere ospitalità all'unica persona che avrebbe potuto proteggerlo.

A dirla tutta Otonashi si sentiva un po' a disagio nel dover chiedere ad una ragazza, che per giunta era la presidentessa del consiglio studentesco, di poter passare la notte da lei, ma tentar non nuoce e con sua grande sorpresa Kanade aveva accettato.

La stanza non era cambiata affatto da quella notte in cui aveva fatto irruzione assieme al resto della brigata SSS: l'armadio, il letto, il computer, la scrivania, la libreria, perfino quell'orribile quadro con i fiorellini verdi era ancora al suo posto.
Era come se da quando aveva messo piede in quella stanza per la prima volta nessun'altro vi fosse più entrato, e ciò un po' lo disturbava.
La giovane Tachibana aveva l'aria di essere una di quelle ragazze molto tranquille, amanti dell'ordine e sempre ligie al loro dovere, ma quello gli sembrava eccessivo.

Kanade si muoveva silenziosa nella camera, come se stesse verificando che fosse tutto in ordine.
Il ragazzo rimase ad osservarla per un istante, per poi voltarsi di scatto prima che i suoi occhi venissero intercettati da quelli della ragazza dalla candida chioma.

- Dove mi metto? - domandò dubbioso Otonashi.

In effetti nella stanza non vi erano molti posti dove poteva stendersi: sul bianco tappeto che copriva quasi integralmente il pavimento della camera oppure sul letto dalle rosacee lenzuola, insieme a lei.
Dormire sul pavimento sarebbe stato orribile, ma non quanto essere affettato da uno psicopatico munito di alabarda.

- Sul letto, è ovvio. -

Yuzuru si sentì avvampare:

- E tu? -

Kanade gli lanciò un occhiata che Otonashi pensò essere quasi un insulto.

- Nel letto, è ovvio. -

Quindi lui avrebbe dormito con lei, ma sarebbero stati separati dalle lenzuola.

- Ah, ok... - concluse lui.

La giovane presidentessa del consiglio si avvicinò al grosso armadio dalle ante bianche e spalancandolo ne tirò fuori quello che pareva un pigiama.
Con grande sorpresa di Yuzuru la ragazza iniziò a levarsi la divisa scolastica e a disporre ordinatamente gli indumenti all'interno dell'appendiabiti.
Prima si sbottonò la maglia color caffèlatte, poi iniziò a togliersi la candida maglietta che portava sotto...

Otonashi si voltò dall'altra parte: non sapeva se quella di kanade fosse una provocazione, o , se nella sua innocenza, non trovava nulla di sbagliato nello spogliarsi davanti ad un... amico.

Poteva definirsi amico di Kanade?

Certamente lei non era ben vista dagli altri membri della brigata, e le interazioni che aveva con gli NPC's non potevano certe essere considerate come amicizia.
Alla fine l'unica persona che conosceva con cui lei poteva essere in buoni rapporti era proprio lui.

Kanade aveva finito di cambiarsi e ora indossava uno splendido pigiama dello stesso colore delle lenzuola, con delle striature bianche che lo percorrevano un po' ovunque, mettendo in risalto i suoi tratti infantili e donandole un aspetto davvero delizioso.

Un momento, aveva appena definito Kanade deliziosa?

- È ora di dormire. - disse lei sempre con la sua voce che pareva un sussurro.

La ragazza sollevò le coperte e vi scivolò dentro, mentre il ragazzo, perplesso, si avvicinò a lei.
Kanade lo osservò per un istante per poi fare qualche movimento per avvicinarsi al margine del letto, quanto bastava affinché Yuzuru potesse sdraiarsi accanto a lei.
Otonashi non poté fare altro che togliersi le scarpe e accomodarsi anche lui sul letto.

Appena ebbe appoggiato la testa sul cuscino il braccio della ragazza sorvolò il suo volto per poi atterrare su un interruttore posto sotto l'orribile quadro che affiancava il letto. La luce scomparve immergendo la stanza in una completa oscurità.

Yuzuru non riusciva a rendere sonno.
I capelli argentei di Kanade gli finivano continuamente in faccia, costringendolo ad inspirare il suo odore, quello che a lui pareva essere il profumo più buono del mondo.
Il battito ritmico del suo cuore e i sibili del suo respiro scandivano i minuti della notte, riempiendo la sua testa di strani pensieri.
Specialmente il suono proveniente dal suo petto la disturbava, come se quella melodia celasse qualcosa che non poteva sapere.

La sensazione di avere la giovane Tachibana così vicina, il calore del suo corpo che si diffondeva attraverso il tessuto sino a raggiungerlo, era qualcosa che gli sembrava così sbagliato, eppure aveva come la sensazione di averlo sempre desiderato.

Avrebbe tanto voluto afferrare quelle candide labbra e baciarle, stringerla forte a sé e sperare che quel momento non finisse mai.

Senza accorgersene Yuzuru si era sollevato e ora si stagliava sopra all'assopita Kanade, la sua figura si intravvedeva appena nell'oscurità.

Senza preavviso Kanade aprì gli occhi, fissando il ragazzo dritto nei suoi.
Otonashi poteva sperare che l'oscurità celasse la sua presenza, ma sentiva che quei bellissimi occhi color ambra stavano scrutando il suo volto alla ricerca di spiegazioni.

Quello sarebbe stato il momento perfetto per baciarla, per dichiararle il sentimento che stava germogliando nel suo cuore, o almeno per cercare di spiegarsi perché ai suoi occhi potesse parere che fosse intenzionato a violentarla.

Ma Yuzuru non fece in tempo a fare nulla di tutto ciò, quando sentì il peso di Kanade premergli sul petto, mentre la ragazza si adagiava sulla sua divisa riportandolo in una posizione supina.

- Probabilmente è sonnambula. - pensò tra sé e sé il ragazzo.

-Kanade, in ogni caso ti starò sempre accanto, promesso. - e dicendo così passò la sua mano tra i capelli della ragazza in un gesto rassicurante, ignaro del piccolo sorriso che si stava scolpendo sul volto di lei, celato dal buio della notte.

  
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