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Autore: SaWi    07/03/2011    3 recensioni
Cosa succede se Mukuro ha libero accesso a internet? Beh, maniaco come è, chi gli impedirebbe di cercarsi qualche bel sito yaoi? E di siti su lui e Hibari ce ne sono tanti, oh quanti ce ne sono.
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kyoya Hibari, Mukuro Rokudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dovreste partire dall'idea che questa è una boiata totale. Specialmente nel finale; so che Mukuro mi odierà per quello che gli è toccato. Non era mia intenzione minare alla sua virilità °^°
E comunque, dovete anche capire che probabilmente... Hibari e Mukuro saranno un po' OOC. Forse... non lo so, giudicherete voi dopo aver letto il finale, se mai ci arriverete xD








Mukuro, Hibari & Internet





Un uomo alto e longilineo, dai capelli color blu oceano, sedeva comodamente davanti a un computer acceso, lo sguardo attento puntato sul monitor e un sorriso perfido a increspare delle labbra sottili.
- Kufufu ~ -
Sembrava stesse vedendo qualcosa di divertente, tanto che quella risatina odiosa sfuggiva spesso alle sue labbra, provocando, sicuramente volontariamente, l'ira di un giovane ragazzo sdraiato poco distante su un divano. Questi, stizzito da quella dannata risata suadente, non riusciva a dormire a causa del continuo cliccare sulla tastiera. E, se lui non riusciva a dormire, si infuriava notevolmente. E se inoltre, colui che gli impediva il sonno era proprio quell'individuo, la situazione era anche peggiore.
- Che hai da ridere così tanto? - gli ringhiò dopo l'ennesimo "kufufu".
- Oya, ti ho svegliato? - gli rispose l'altro, voltandosi per scrutarlo con i suoi occhi discordanti; il destro blu, il sinistro rosso.
- Se lo avessi fatto saresti morto. -
- Sospettavo... - disse, e tornò a concentrarsi sul computer.
Al ciò, il ragazzo moro credette che il messaggio "Fa silenzio o muori" fosse giunto al compagno, poiché quello per qualche tempo non fece più alcun rumore. Ma proprio quando Morfeo stava per avvolgere tra le sue braccia il giovane sdraiato, un' un'altra risata strisciò fuori dalla bocca del più grande, questa volta con tono persino più acuto di prima. Fu la goccia che fece trabboccare il vaso.
- Ti ammazzo. - esordì secco il giapponese, spalancando gli occhi sottili e alzandosi di scatto, marciando con aria minacciosa verso l'uomo che rimase seduto e tranquillo.
- Sicuro, Kyouya, di volermi uccidere? -
Nonostante la risposta più sensata sarebbe stata un "sì" netto e deciso, quella domanda, quel sorrisetto languido e il modo con cui aveva pronunciato insolentemente il suo nome fecero arrestare la sua corsa. Lo fecero desistere dal picchiarlo a sangue, insomma. Chissà perché, ma una vocina nella sua testa gli disse che era un tranello, e che avrebbe fatto meglio ad allontanarsi immediatamente da quell'individuo.
- Non vuoi vedere prima una cosa al computer? - gli sussurrò l'italiano, lasciando che ogni sillaba scivolasse lasciva dalle sue labbra.
Hibari si ritrovò a degludire a vuoto, rimanendo immobile, come se quello sguardo asimmetrico lo avesse catturato in una ragnatela invisibile, avvinghiandolo attorno fili sottili.
Ma perché?
- Kufufu ~ Sei adorabile, mio dolce Kyouya. -
Il moro lo fulminò con lo sguardo.
Non gli piacevano i termini "adorabile" e "dolce", specialmente se nella stessa frase compariva anche il suo nome.
- Ripetilo. - lo minacciò...
- Adorabile e dolce. - ... evidentemente senza troppo successo.
Che stronzo.
- Suvvia, non alterarti... vieni qui. - Gli sorrise, facendogli cenno con la mano di avvicinarsi.
- Scordatelo. -
- Oya, come siamo maleducati... -
- Tsk. -
Non riusciva a tenergli testa.
Era incredibile come quel dannato illusionista riuscisse a renderlo così... maledettamente docile. Lui, il carnivoro della situazione, non riusciva a resistere a quello sguardo così ricco di fascino malato, intriso di libidine e malizia, di sadismo e devastazione. Lo attirava a se, senza lasciargli via di scampo: come fosse un pesciolino indifeso, attratto dalla luce mortale di una rana pescatrice. Insomma, cadeva sempre e comunque nella sua trappola. Infatti ora aveva scelto di ascoltarlo, e si era avvicinato al computer, affiancandolo. Sullo schermo, però, non c'era nulla se non il desktop con la classica immagine di Windows XP. Infondo il pc era di Hibari, e lui era minimalista. Non avrebbe certo sprecato del tempo utile per cercare uno sfondo più originale.
- Cosa c'è? - domandò dunque, spostando lo sguardo sul partner; questi lo scrutava con occhi bramosi e un sorriso malizioso che non prometteva nulla di buono.
Sentiva che avrebbe fatto decisamente meglio ad andarsene, o a picchiarlo prima che fosse troppo tardi.
Ma era già troppo tardi.
L'uomo infatti lo afferrò per un fianco, tirandolo a se e bloccando ogni tentativo di ribellione afferrandogli i polsi delle mani.
- Mukuro... - sibilò il giapponese, infuriato, tentando di liberarsi. Ma era inutile: l'italiano era, putroppo, più forte di lui.
- Shh... e ora guarda. - mormorò al suo orecchio, così vicino da sfioranre la pelle.
Posò la mano libera sul mouse e cliccò sulla finestra nella barra spaziatrice, aprendo così una pagina di Firefox dove appariva a caratteri cubitali la scritta: "Welcome to 6918 Paradise ~" e sotto, come sottotitolo "beware, smexy guys making out! 8D". Il tutto era condito da numerose immagini di cuoricini -nonché di ananas svolazzanti- e da la presenza della scritta "ENTER" in basso al centro.
Il moro, data la sua natura di giapponese carnivoro, non comprendeva bene l'inglese, e ingenuamente si chiese cosa significasse il sottotitolo e cosa volesse dire il numero seimilanovecentodiciotto.
Ma presto lo avrebbe scoperto.
Mukuro infatti cliccò ridacchiando sul link "ENTER" e si voltò a osservare il volto del compagno: non si sarebbe perso il minimo cambiamento di espressione.
Ebbene, il povero malcapitato passò in rassegna tutti i colori possibili, e, inoltre, mise a dura prova le potenzialità dei quasi 200 muscoli facciali: divenne prima pallido, poi rosso, viola, verde, nuovamente pallido e infine rosso per l'ultima volta; le sue espressioni furono invece un misto di imbarazzo, sorpresa, orrore, spavento, disgusto, rabbia, vergogna e nuovamente imbarazzo.
Ma perché queste reazioni? Che sito aveva aperto l'illusionista infame?
Suppongo che voi lo sappiate, ma ve lo spiegherò ugualmente.
Il giovane giapponese aveva visto, in rapida successione, le immagini che potevano essere considerate i cimeli di una qualsiasi yaoista supporter della coppia 6918. Aveva visto corpi nudi e sudati avvinghiarsi a vicenda, lingue saettare, labbra mordere la pelle, bocche suggere in posti non proprio consoni, bacini avvicinarsi troppo e... tanto altro. Ma il problema principale era che i soggetti di tali immagini erano loro due: Hibari e Mukuro.
Che orrore era mai quello? Stava sognando? Chi le aveva ideate? Perché? Qualcuno li pedinava? Un pazzo? Un maniaco?
E poi perché erano sul suo computer? Simili... simili... volgarità.
...
"Quella posizione però non la vevo mai vista..." questa affermazione ingenua, dettata dal basso ventre del baldo carnivoro, sfuggì dal groviglio di domande e si stampò nella sua mente, più vivida di qualsiasi altra cosa.
- Kufufu, e queste sono solo alcune. -
Da quando Mukuro leggeva anche nella sua mente?
Inorridito al solo pensiero, scosse la testa per liberarsi di tali impurità.
- Vuoi vedere anche un video? - continuò però l'altro.
Hibari sgranò ulteriormente gli occhi, terrorizzato dalla possibile esistenza di alcuni video, e tentò dunque di liberarsi dalla presa dell'uomo, desideroso di ucciderlo, magari dopo avergli rotto ogni singolo osso del corpo. E poi, dopo avelo soppresso, sarebbe andato a lavarsi gli occhi.
- Oya, credo sia un no. - rispose alla sua stessa domanda l'italiano, senza però allentare la presa attorno al giapponese; infatti la rafforzò, stringendolo ulteriormente a se e voltandolo perché lo guardasse negli occhi. - Lasciami immediatamente, schifoso pervertito. - ringhiò quello.
Ma l'altro, stranamente, non gli rispose, limitandosi a soffiargli una risata a fior di labbra.
Hibari lo maledisse, ma l'illusioniusta lo ignorò, troppo occupato nel slacciargli i pantaloni.
I suoi pantaloni.
Il messaggio giunse al cervello del moro.
- Cosa stai facendo? -
- Indovina... -
- Finiscila. -
- Dovrei? -
- DEVI. -
L'altro lo osservò, pensandoci su. Il suo volto era la brama, l'avidità e la sensualità.
Irresistibile.
- Perché non... - cominciò a parlare, ovviamnte ignorando l'ordine del carnivoro; il tono ella sua voce era basso, un sussurro vibrante. - ... proviamo qualche nuova posizione? - gli leccò il labbro inferiore, mordicchiandolo delicatamente.
- Scordatelo. - lo scanzò rudemente l'altro.
Toh, aveva le mani libere.
- Eppure qua in basso non sembra della stessa opinio—... -
L'illusionista fu brutalmente interrotto da una gomitata sui suoi gioielli di famiglia.
Come distruggere la compostezza, il fascino, la sensualità e la malizia di una persona con una sola mossa.
- Qua sì. -
E si alzò, allontanandosi a grandi passi.
Mukuro, dietro di lui, tentava di non urlare.


***


Qualche giorno dopo.

Questa volta era Hibari quello al computer ed era lui quello che si stava divertendo. Sì, il giapponese aveva finalmente trovato qualcosa che rendesse le sue giornate meno noiose.
- Vieni qui. - chiamò con tono impassibile l'illusionista, seduto a leggere uno strano libro sul kamasutra.
Quello alzò lo sguardo dal volume, gli occhi improvvisamente vogliosi.
- Oya, oya. Trovato qualche video interessante? - commentò, alzandosi e avvicinandosì al computer.
Ma la sua espressione maliziosa fu immediatamente smorzata appena comprese quando gli veniva mostrato.
Il suo volto divenne pallido.
- Ho comprato una cassa intera di succo d'ananas.- ghignò il capo del consiglio disciplinare. - Adoro gli ananas a pezzi. -
Sullo schermo, vivida, la foto di ananas martoriati rimase a lungo come wallpaper.



ENDE













_________________________________
Bene... emh, ok. Tutto ciò non ha alcuna ragione di esistere... mi chiedo perché la stia postando... è così random e orribile xD Non fa neanche ridere poi °A°
Commentatela, dite al mondo quando fa schifo! çAç
*scappa via*
   
 
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