La spiaggia era veramente meravigliosa alle prime luci dell’alba, ogni cosa aveva una luminosità diversa: il mare scintillava e i granelli di sabbia emettevano un bagliore incredibile. Osservava tutto da dietro la tenda scostata, i movimenti erano minimi, non voleva svegliare l’uomo al suo fianco. Lo guardava dormire e non poteva fare a meno di pensare alle ore precedenti: loro soli nella hall dell’albergo che si scambiavano tenerezze e suonavano il pianoforte, o meglio House suonava il pianoforte, lei si limitava a seguire le sue indicazioni con rapidi cenni del capo. Era una scommessa, gliel’aveva chiesto lei e lui era stato felice di acconsentire un po’ per prenderla in giro e un po’ per studiare le sue espressioni mentre imparava; in effetti tutto questo gli ricordava i tempi dell’università, quando la conobbe e scoprì che pur essendo una matricola seguiva già lezioni del terzo anno e quelle espressioni appunto gli rimasero impresse nella mente.
Cuddy si divincolò dalla stretta, voleva andare alla finestra per godere appieno di quello spettacolo che la natura stava regalando quando lui si voltò verso di lei e nel dormiveglia la baciò teneramente, le labbra appena socchiuse e l’altra mano che dolcemente le carezzava la spalla. Non riuscì a muoversi, si sentiva finalmente completa e in pace col mondo così senza svegliarlo mise una mano sulla sua barba ispida e cominciò a muovere le dita seguendo il suo profilo. House sentì una bella sensazione, aprì leggermente gli occhi e sorrise, lei gli sorrise di rimando continuando ad accarezzargli il volto. Due magnifici occhi azzurri la fissavano lasciando trasparire tutto l’amore che provava per lei; mai avrebbe immaginato che un giorno si sarebbe svegliata accanto a lui e che non avrebbe desiderato altro.
Oramai il sole era sorto e un rumore improvviso destò entrambi dal torpore delle coperte: Rachel si era svegliata e aveva spalancato la porta che divideva il suo lettino da quello dei due medici; con fare maldestro si intrufolò tra le coperte iniziò a saltellare stringendo tra le braccia il suo prezioso coniglietto di peluche, House per tutta risposta le fece il solletico a tradimento finchè non riuscì a farla sedere. House si era sciolto nei confronti della bambina che non smetteva di ricompensarlo con generosi sorrisi ogni volta che il diagnosta interagiva con lei.
Lisa a quell’immagine rise di gusto, aveva una famiglia finalmente. Trovò che quello fu il momento che aspettava da un po’ e pensò di non farselo assolutamente sfuggire.
“House…mi vuoi sposare?”