Maria. Ecco il suo ricordo che affiora alla mente. Non potrei mai dimenticarmi di lei. Come si potrebbe mai dimenticare una persona del genere? Era dolce, gentile, amava il prossimo e non serbava rancore. Nei suoi ultimi minuti di vita non mi ha chiesto vendetta. No, lei voleva che io fossi felice sulla Terra che lei non aveva mai visto ,se non dallo spazio, e che desiderava ardentemente visitare. Non era un’umana come gli altri. Era un angelo. Il mio angelo custode. Eppure era molto fragile. Quella sua malattia le risucchiava tutte le energie e la faceva sembrare ancora più debole di quello che non fosse già…
Maria… Anche solo pronunciare il tuo nome diventa uno strazio per il mio cuore, ammesso che io lo abbia. Si, qualcosa devo averlo nel petto. Altrimenti non potrei provare tutte queste sensazioni verso di te. Pensare che io dovevo rappresentare la cura per la tua malattia. Non sono neanche stato in grado di proteggerti… Non ho fatto ciò per cui ero stato creato…
Lei invece mi ha insegnato tutto. Mi ha sempre incoraggiato a difendere gli umani, a diventare loro amico. Eppure non posso smettere di pensare alla vendetta. L’amavo. Era come una sorella per me e quegli stupidi soldati me l’hanno portata via con un solo sparo. Non è giusto. Dovevo morire io, non lei. Loro volevano eliminare me, la forma di vita definitiva. Perché uccidere quella dolce ragazzina che non voleva altro che visitare la Terra ed avere amici uguali a lei? Perché distruggere quella vita, i suoi sogni, le sue aspirazioni. Hanno distrutto tutto di lei, tranne il suo ricordo. Non ti dimenticherò mai… Maria…