-Vieni- disse prendendo delicatamente la mano alla ragazza

Indossava un lungo vestito bianco, strettissimo in vita risaltava i suoi seni e, sotto ad un’alta fascia bianca ma di un altro tessuto, un‘ esplosione di stoffa ricoperta da veli trasparenti tagliati a diversi livelli costituiva la campana. Il tessuto, sulla scollatura e sulla schiena, era unito dalle due parti da un delicato nastro bianco candido, che disegnava grosse croci che andavano restringendosi. I capelli erano raccolti da un lato, scoprendo una delle piccole e fini orecchie della dama, ricadevano sulla spalla opposta in ordinati boccoli castani. Si sporse verso il ragazzo stringendosi contro il suo petto e sussurrando il suo nome –Dominic-

Il giovane, anch’egli elegantissimo, le cinse un fianco e cominciarono a danzare, seguendo le note del loro amore.

Voltavano con una tale leggiadria da fare invidia ai più esperti ballerini, soli in quel paradiso. L’enorme gazebo ricoperto di fiori lasciava scorgere giusto la Luna e punti luminosi nel cielo scuro, che si riflettevano nell’acqua dell’oceano creando stupefacenti giochi di luce.

I due corpi sembravano unirsi in un unico, tant’era la coordinazione; gli occhi dei due innamorati si fondevano in un unico oceano di amore e emozioni.

Dominic avvicinò a sé la bellissima dama accompagnandola in un casquet e sfiorando le labbra sulla fronte di lei. Poi la sollevò delicatamente e appoggiò le labbra alle sue, davanti alla brillante luna piena.

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Si svegliò di soprassalto, madido di sudore. Lui sentiva quella ragazza. Loro erano insieme a ballare in quel paradiso, non poteva essere stato un sogno. Nello stesso momento, dall’altra parte del mondo, anche la misteriosa dama aprì i suoi profondi occhi scossa da quel sogno.

Si sarebbero cercati all’infinito, ma senza mai trovarsi. Perché si sa, è facile dire di non smettere mai di sognare, ma non si può perdere il contatto con la realtà di ogni giorno. E loro non si sarebbero mai incontrati nel mondo reale, ma solo in quello dei loro sogni, del loro amore. Irreale: sì. Ma più forte di qualsiasi legame terreno. Un amore platonico, un amore impossibile, un amore incosciente. Ma pur sempre un amore sincero. 


Fatemi sapere che ne pensate ;) Per il resto mi sembra di aver detto tutto nella trama/anticipazione...comunque si tratta di una delle tante storielle che invento, non metto mai per iscritto e finisco per dimenticare, magari ritirandole fuori dopo una vita come in questo caso. Spero che questa ambigua one-shot vi sia piciuta =) Giulia