Camminavo per le vie di Londra, in silenzio, la piccola strada era percorsa da tante dame coi loro figli.
Notai un piccolino che si era ferito a un ginocchio : forse era caduto... Lo aiutai sorridendo mentre timidamente mi ringrazia tornando dalla propria madre, che tenera coppia... tsk!
Raggiunta la mia meta , bussai alla porta della bottega aprendo lentamente la porta
Oggi è venuto lui a trovarmi, alle tre di notte sento bussare alla mia finestra mentre leggo uno dei miei tanti libri, mio fratello Aaron stavolta dorme nel mio letto perchè ha litigato per l'ennesima volta con papà .
Cosa gli salta in mente? Non vorrà mica..? Ha perso la ragione..?!
Serro le labbra e allontano il viso, rossa come un pomodoro gli tiro un cazzotto in pieno stomaco che lo blocca con facilità.
Ride divertito alla mia reazione per poi zittirlo con una delle mie mani.
Mi risveglio vicino a mio fratello, mormorando con un filo di voce , stanca
Arrivati alla bottega esco immediatamente dall'auto scaraventandomi nel negozio
Non riesco a parlare, non riesco a muovermi, tutto intorno a me si è fermato mentre quel rumore agghiacciante si fa sempre più vicino alle mie orecchie; Vengo percossa da un brivido sulla schiena , un tocco spaventoso, terrificante.
Mi alzo di botto prendendo la prima cosa che mi capita a tiro : un porta candele, un bisturi, un bastone , non so..
Punto l'oggetto davanti a me mente scorgo la figura di undertaker che poco dopo accende una candela , il suo volto è preoccupato
Scivolo a terra scoppiando in lacrime mentre lui si piega verso di me abbracciandomi, mormorandomi con voce rassicurante <è tutto ok... Tranquilla... C'è il tuo becchino svitato qui...> Mi stringo velocemente a lui , tremante, impaurita, le lacrime ormai mi hanno riempito tutto il viso.