La mia vita non aveva un significato fino a quando.. All’età di otto anni nel 1998 in televisione passò la canzone “Oblivion” cantata da un ragazzo stupendo.. i 30 Seconds To Mars li adoravo .. nel giro di poco tempo ho imparato a memoria ogni canzone del primo del secondo e del terzo album.. Sono cresciuta con loro ed erano la cosa a qui non potevo rinunciare in assoluto.
2010ormai ero cresciuta avevo vent’anni e ancora un sogno nel cassetto.. Loro.. Le uniche persone che potevano tirarmi su di morale .. Ma io non ero come le altre fans scatenate io pensavo a loro come musica e non solo ai tre ragazzi boni che in realtà erano.. Era la loro musica che rendeva il mio mondo più bello .
Marzo 2010 il giorno prima del concerto
 “Allora ..I pantaloncini bianchi ..La canottiera  scollata rossa ..E converse con la bandiera americana!” E’ così complicato scegliere dei vestiti abbastanza decenti per fare ciò che desideravo.. Infondo lavoravo come cameriera da Arold ne hanno appena aperto uno qui a Milano ed è un po’ come lo Starbuks di New York mi piace lavorare lì ma preferirei cantare.. O fare l’attrice la mamma diceva che ero portata..
                                                            **************************
Dopo essermi messa la divisa di Arold corsi a prendere un taxi. Odiavo quei sedili che puzzavano di tabacco e la pelle calda e odiosa di quei sedili, fortunatamente non ci volle molto ad arrivare .. Non appena entrai mi ritrovai immersa nel lavoro “Queen tavolo  4 è da un po’ che aspettano !!” “Vadoo!!” Corsi velocemente con la penna e il blocchetto delle ordinazioni al tavolo 4 “Salve signore cosa posso portarle?” Sorrisi senza sollevare gli occhi dal blocchetto “One caffè please..” Riconobbi subito quella voce e finalmente ebbi il coraggio di sollevare gli occhi dal blocchetto ,Lo guardai ed i nostri occhi si incontrarono per un secondo e la penna mi scivolò dalle mani  mi chinai a prenderla rossa come un pomodoro e guardai il pavimento “Ok.. Arriva”
Mi girai ma lui mi prese per un polso.. “What’s happened?” “Notthing..”  tentai di andarmene ma lui mi fermò ancora “I’m  Jared Leto I’m not god! “ Sorrise malizioso e mi porse la mano , la strinsi non molto tranquilla ma questo è normale e lui sorrise come se fosse conscio dell’effetto che fa a chiunque lo veda!  Con quel poco di razionalità che mi era rimasta sorrisi e andai a portare le ordinazioni al bancone nel frattempo andai a prendere altre ordinazioni anche se mi capitava di far volare tazzine sul pavimento lui se ne accorgeva e sorrideva appena che odioso! Appena fu pronto gli portai il suo caffè “Qual è il tuo nome ? “
“Sono Queen..” Lo guardai “Dovresti essere più attenta.. Queen ti stanno chiamando..” Oh cazzo che figura.. “Hem.. Si già.. Mi scusi.” “Queen non mi dare del lei!” Sorrisi distratta dai suoi occhi “Oh Scusa Jared.. Ora però devo andare..” Mi voltai “Un ultima cosa..” “Si?”Chiesi curiosa “Siamo già a due scuse.. Non voglio sentirne una terza ok?!” Sorrise malizioso “Ok Jared..” Sorrisi anche io