Un
istante ed io
sospesa
in un sospiro spezzato
tra amore e dolore
tra unione e rottura
sento questo cuore
[ch’è ammasso di
carne ruvida
pulsante, di
vene e sangue
che s’ingorgano]
che si ferma e r
i l
m a z
b a.
Trema la gola, ma tu
non lo vedi,
senti il costante digrignare di denti
nervosi e gridi parole che non puoi.
Non puoi ma le gridi
perch’è lo stomaco a parlare.
perch’è quel vuoto nero che
hai dentro che ti comprime i polmoni.
Io lo so. E tu sai che so.
Voglio ridere e piangere
ma trattengo lacrime e sorrisi
e ingoio il cibo. E ascolto.
Dio, il tempo che ho impiegato per accettare tutti questi pensieri confusi,
tutto il tempo passato ad aspettare queste parole.
Io sono già diversa, sono già il futuro migliore e duro.
…ma tu non hai la forza. E piangiamo.
In camere separate
perché le mie lacrime non possono
asciugare le tue e i tuoi abbracci sono solo
richieste di aiuto che non vorresti fare.
Siamo sole.
E lo sappiamo.
Siamo sole.
E non ci possiamo aiutare.
Sarà sempre così.
Con me sospesa e te
schiacciata.
Senza la forza di
reagire.